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giovedì 26 novembre 2015

E il tesoretto cresce - Comunicato di Gastone Gismondi, Consigliere Comunale


Caro Vice Sindaco, come sempre l’arte della mistificazione è nelle sue corde ma, purtroppo per Lei, nemmeno stavolta l’operazione di travisare fatti e numeri le è riuscita bene.
Apprendo con piacere della notizia dell’arrivo di Euro 325.000 derivanti dal bando presentato dalle amministrazioni precedenti che vanno a rimpolpare il tesoretto lasciatole dalla mia amministrazione : oltre all’avanzo di amministrazione del 2013 pari ad Euro 279.466, all’avanzo di amministrazione del 2014 pari ad Euro 375.324 oggi, con il finanziamento dell’impianto di risalita meccanica della torre ascensore, il gruzzolo che si ritrova in dote arriva a circa il milione di euro (979.790 per l’esattezza).
La notizia mi fa piacere e vede, in tal modo confermato l’adagio che i numeri sono numeri e le bugie rimangono sempre e solo boomerang che prima o poi ritornano al mittente.
Faccia uno sforzo, una volta tanto, provi ad essere più onesto con se stesso e, nel dare i giusti meriti a chi l’ha preceduta circa l’ottenimento di questo finanziamento, accantoni questo milioncino di euro che si trova in dote e non lo spenda per qualche opera che ha il solo fine di gettare fumo negli occhi alla collettività, quale quella della scarpata di via Gramsci dove si è pensato al solo arredo senza che alcuna seria opera di consolidamento sia stata realizzata.
Un consiglio infine, mi sento di darle: se è vero, come ogni 5 minuti va sostenendo, che ha eredito una situazione debitoria pesante, si ricordi di citare anche la situazione creditoria e, soprattutto, non spenda e spanda come ho visto fare ultimamente, altrimenti i cittadini inizieranno a conoscerla sempre meglio e capire che, gli spendaccioni, come i mistificatori della realtà hanno vita corta.
Stia sereno e si ricordi di dire sempre la verità.


IL CONSIGLIERE COMUNALE

Gastone Gismondi

mercoledì 25 novembre 2015

I conti della serva non mi tornano



Non sono mai stato una cima in matematica per cui in genere mi affido a chi è più bravo di me, magari perché ha fatto ragioneria e di conti, almeno economici, dovrebbe capirne di più, anche se, magari, ci ha messo sette o otto anni per diplomarsi. Quindi, in linea di massima, se mi si dice che il Comune è pieno di debiti perché la precedente amministrazione ha gestito male le casse comunali, in teoria io ci credo. Però poi accadono cose che non capisco.
Se io ho un debito devo limitare la mia spesa, altrimenti rischio di indebitarmi di più. Oltretutto se ho già un debito importante, come pare sia quello del Comune di Montegranaro, non ho la capacità di contrarre nuovi finanziamenti, le banche stesse non me li darebbero e, se non erro, se sono un Comune, anche la legge me lo vieta. Quindi diciamo che la mia azione amministrativa è fortemente limitata dal pregresso, dai debiti e da quello che è stato fatto da chi ha amministrato prima di me.
Allora proprio non capisco: com’è possibile che la capacità di contrarre mutui da parte del Comune di Montegranaro è così forte da aggiustare la scarpata di viale Gramsci e progettare una specie di rivoluzione di viabilità e urbanistica? Come fa a mettere a posto il teatro? Con che compra due pulmini quasi nuovi? E il campo sportivo? E il palazzetto? Avrà contratto dei finanziamenti. Ma allora le casse del Comune non sono messe così male come ci dicono e come ci è stato detto in campagna elettorale. Non è che, magari, la precedente amministrazione ha lasciato i conti non così in disordine come abbiamo creduto?
Faccio per dire, io di matematica ci capisco poco…

Luca Craia

giovedì 19 giugno 2014

Bilanci che fanno esultare e vergogne dimenticate



Mah, io non capisco. Personalmente, quando mi capita di fare una figuraccia, cerco con cura di evitare l’argomento, di non riportarla alla memoria, cerco, in sostanza, di far lavorare l’oblio. L’ultimo ex sindaco di Montegranaro, invece, nonostante lo smacco del buco nelle casse comunali, nonostante gli enormi debiti fuori bilancio venuti alla luce negli ultimi mesi, debiti che, in realtà, gli hanno fatto perdere le elezioni molto più di quanto non abbia fatto il suo ex padre putativo Basso e la spocchia di alcuni ex assessori che si è portato dietro, continua a vantarsi di quanto la sua amministrazione sia stata brava a far quadrare i conti.
E in realtà ha anche ragione: il bilancio si riferisce all’operato della sua giunta ed è vero che è un bilancio positivo. Infatti i debiti che stanno sconquassando le casse del Comune si chiamano, appunto, fuori bilancio in quanto nel bilancio non figurano. Il bilancio è, quindi, un bilancio attivo sennonché poi sono venute fuori magagne stratosferiche. Lodarsi, quindi, per essere stati bravi a fare le addizioni e le sottrazioni mentre i fatti hanno dimostrato che non lo si è stati affatto nel fare una politica oculata con la richiesta diligenza del buon padre di famiglia mi pare un curioso fenomeno di autolesionismo.
Io avrei evitato con cura, ripeto, l’argomento bilancio, conti e affini. Ma, si sa, la gente ha scarsa memoria e, soprattutto, in politica fa tifo calcistico quando non se ne occupa affatto, le quali due cose comportano, come effetto, la possibilità di dire tutto e il contrario di tutto senza dover temere smentite. Per cui ci sta anche che Gismondi si autocelebri come ottimo redattore di bilanci. Quello che sta fuori dal bilancio, però, lo pagheremo tutti.

Luca Craia