Molto si è parlato e
troppo si è detto in questi giorni, quando le scosse del terremoto ancora
troppo scuotono il nostro territorio, circa la sicurezza in cui versa la Scuola
di Santa Maria.
Non ci sembra normale
che, nonostante le tante richieste pervenute dal Consiglio di Istituto e da
molti genitori, solo con un accesso agli atti amministrativi effettuato dal un
consigliere di ViviAmo Montegranaro si è avuta conoscenza che l’edificio
scolastico di Santa Maria, edificato negli anni ’70, è stato oggetto di un
importante progetto esecutivo di miglioramento sismico, redatto dall’Ing.
Renzi, consegnato al Comune nel febbraio 2016 il cui adeguamento imporrà una
spesa di oltre 500.000 euro.
La verifica di vulnerabilità
sismica attuale dell’edificio attribuisce un indice di rischio pari a 0,36,
ossia 1/3 del valore ottimale (che ovviamente è 1)
La cosa ci preoccupa e
non poco.
Alcune domande a questo
punto si impongono alla Sindaca di Montegranaro:
1) Perché si sente solo
ora la necessità di informare la popolazione, dopo circa 1 settimana
dall'inizio della scuola?
2) Perché la
riunione indetta, che è stato bene fare, non è stata fatta nell'imminenza del
terremoto ed in ogni caso prima che la scuola iniziasse?
3) Perché si minimizza e
rassicurano i genitori quando la Scuola è stata dichiarata dalla Protezione
Civile parzialmente inagibile visto che 4 aule e il refettorio sono stati
considerati a rischio crollo?
4) Perché altri Comuni
vicini, tra cui Monte Urano, in condizioni di stabili scolastici in parziale
inagibilità come il nostro hanno prudenzialmente reputato di chiudere l’edificio?
5) Perché si è deciso di
aprire una scuola parzialmente inagibile, dove alcuni muri sono pericolanti, precludendo
agli alunni ed al personale la possibilità di fruire dell’aula della mensa?
6) Perché, dopo i
drammatici eventi dello scorso 24 agosto, ci si ostina a far credere che non vi
sia rischio per gli alunni visto che l’edificio, oltre alla parziale
inagibilità, presenta le medesime problematiche da vari anni a questa parte?
7) Perché si è detto che
la verifica della Protezione Civile è stata fatta solo a scopo cautelativo
mentre esiste una rigorosa normativa che la impone?
8) Perché non si è seguito
le indicazioni del Dirigente Scolastico dell’ISC che diligentemente aveva
approntato un piano alternativo di riapertura delle Scuole cittadine che non
prevedeva l’uso di quella di Santa Maria?
9) Perché non spiegare
ai cittadini che il miglioramento sismico degli edifici pubblici, soprattutto
di quelli scolastici, è un concetto che deve essere primario dell’azione amministrativa?
10) Perché si sta
facendo credere che dare priorità immediata alle opere di miglioramento sismico
all’edificio di Santa Maria, prima che i contributi pubblici siano pervenuti,
faccia perdere la possibilità di ogni forma di accesso a tali fondi?
Carissima Sindaca, l'apertura
della scuola, checché se ne dica, è stato un atto frettoloso ed avventato.
Posto, ed ancora non è stato dimostrato alla cittadinanza, che la struttura non
abbia riportato lesioni dal terremoto, l'apertura della scuola è stata fatta
precludendo agli alunni ed al personale la possibilità di fruire di alcune vie
e scale di emergenza.
La sensibilità che si
chiede ad un politico, con il dramma del terremoto ancora in corso a poca
distanza da noi, è quella di dare massima importanza alle opere di risanamento
e miglioramento sismico quale è il progetto fatto per Santa Maria sospendendo
ogni altra priorità.
Se tutto questo
significa creare allarmismo, incutere dubbi o non essere politicamente
corretti, siamo ben lieti di esserlo e sappiate che daremo voce e faremo nostre
le istanze dei cittadini che chiedono che la sicurezza dei figli venga prima di
ogni altra opera pubblica.
ViviAmo
Montegranaro