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giovedì 10 novembre 2016

Perché non ci teniamo i soldi della differenziata?




Non sono io il primo a fare questa domanda né è la prima volta che la faccio ma, vista la recente pubblicazione, da parte del Comune di Montegranaro, dei dati relativi alla raccolta differenziata da gennaio a oggi, me la pongo di nuovo. Intanto, però, non comprendo il motivo di tanta fretta per la pubblicazione dei dati, visto che siamo a fine anno e si poteva tranquillamente aspettare la fine di dicembre per avere il quadro completo. Probabilmente l’assessore è rimasto un po’ a secco di visibilità e ha opportunamente creato una finestra per tranquillizzarci e farci sapere che ancora esiste, bontà sua.
La domanda, però, è un’altra. Ho fatto un conto col pallottoliere sulla base di questi dati, quindi prendetelo con beneficio di inventario, con le molle, le pinze e tutto il resto in quanto non ho la minima pretesa di avere cifre esatte. Le cifre, in questo caso, ci servono solo per ragionare. Comunque, prendendo tra le vari voci di rifiuti differenziati a base di cellulosa (carta e cartone) e sommandole mi risultano 384 tonnellate di materiale differenziato che può essere immesso sul mercato. Prendendo poi i dati diffusi dal COMIECO per il mese di ottobre 2016, considerando il grado 1.04 di qualità del macero, che è un grado intermedio tra il più buono e il meno buono, mi risulta un prezzo medio di 77 Euro a tonnellata. Moltiplicando i due fattori abbiamo un introito potenziale di 29.568 Euro che, in un quinquennio, diventano 147.840 Euro. Ho considerato solo carta e cartone, ma anche per gli altri materiali differenziati si possono fare conti analoghi.
Ma a me, dicevo, le cifre precise interessano poco, mi interessa il ragionamento che è questo: se commercializzando i nostri rifiuti differenziati riusciamo ad avere una voce di bilancio interessante come questa, non si capisce perché la dobbiamo lasciare al gestore del servizio piuttosto che goderne direttamente. Conosco la risposta: in cambio abbiamo servizi che prima non avevamo. Mi sento di controbattere preventivamente: tralasciando la qualità di detti servizi, sulla quale stenderei un pietoso velo, ricordo che abbiamo già pagato un cospicuo aumento del costo del servizio base col quale si potevano tranquillamente coprire i servizi supplementari. La commercializzazione dei rifiuti e gli introiti conseguenti, perché non ce li teniamo noi?

Luca Craia

sabato 8 ottobre 2016

Montegranaro sperimenta la carta di identità elettronica. E i donatori?



Montegranaro è uno dei Comuni italiani che sperimenteranno la nuova carta di identità elettronica. Si tratta di un’innovazione importante perché nel nuovo documento, che avrà la forma di una tessera il policarbonato, è contenuto un microchip nel quale è possibile immagazzinare, oltre ai dati identificativi del titolare, anche molti altri elementi come, per esempio, le impronte digitali. Il nuovo documento costerà al cittadino la bella somma di 22,20, altro balzellino niente male, considerando che lo Stato si prende 16,79 Euro e il Comune 5,41. Tutto questo per essere schedati meglio.
Ci sono, però, anche dei vantaggi, come la possibilità di inserire, tra i dati contenuti all’interno della memoria del documento, anche la volontà di donare gli organi. È una cosa che l’Aido chiede da tempo e la Sindaca ha sempre risposto picche adducendo come giustificazione che, per stamparlo sul documento cartaceo, servisse un fantomatico macchinario non meglio specificato. Ora che l’Ufficio Anagrafe verrà dotato di programmi e attrezzature per l’emissione del documento elettronico non ci sono più scure.

Luca Craia

lunedì 1 dicembre 2014

Diffusi i dati delle contravvenzioni. Curiosità e perplessità.



Sono stati diffusi nei giorni scorsi dal Comune di Montegranaro i dati raccolti dalla Polizia Municipale e relativi alle contravvenzioni del Codice della Strada rilevate sul territorio comunale nell’arco del 2014 (ovviamente escluso dicembre). I dati parlano del numero delle multe elevate, degli articoli contravvenuti ma anche di età dei multati, di fasce orarie e di zone maggiormente “indisciplinate”.
Intanto è interessante notare che la stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda la violazione di articoli relativi a sosta e fermata. Tutti sappiamo come si parcheggi male, irrispettosamente, incivilmente nel nostro paese e i dati confermano questa convinzione. Del resto basta farsi un giro nelle ore di punta per rendersi conto di quanta maleducazione esista nel parcheggio delle vetture.
Altro dato che conferma quanto si sapeva è che la gran parte delle contravvenzioni sono cadute in viale Gramsci dove, si sa, il parcheggiatore incivile da il meglio di sé.
Interessante anche vedere le fasce orarie e l’età dei multati. Sono dati forse non così importanti ma che indicano una realtà su cui ragionare. E quindi ragioniamo.
Intanto è curioso che le multe per eccesso di velocità siano pochissime. Andiamo tutti piano (ma non mi pare) oppure non vengono effettuati controlli in questo senso?
L’età dei maggiormente multati va dai 30 ai 66 anni. I giovani sono così bravi o gli orari in cui questi si scatenano non sono frequentati dai chi deve controllare?
Le zone in cui si concentrano le multe sono centrali, in particolare in viale Gramsci. Ma tutti sappiamo che in tutte, ma proprio tutte, le vie montegranaresi si parcheggia male. Forse è il caso di controllare anche le strade secondarie.
Non si notano cifre rilevanti per infrazioni che pure vengono notoriamente commesse. Ad esempio l’articolo 155 non figura tra le contravvenzioni eppure di rumori stradali, specie d’estate e specie da giovani alla guida di ciclomotori ce ne sono eccome.
Insomma: bene la diffusione dei dati, segno di trasparenza; molto bene che si stia finalmente intensificando il controllo e la richiesta di disciplina. Ma bisognerebbe allargare l’intervento a tutto il codice della strada.

Luca Craia

sabato 15 novembre 2014

Grotte, Arkeo e Speleo Cai – in preparazione i risultati della mappatura



È ormai in fase conclusiva il lavoro di mappatura degli ipogei montegranaresi portato avanti ormai da quattro anni da Arkeo, Gruppo Cavità Artificiali del CAI di Fermo e Il Labirinto. Le cavità più importanti sono state rilevate, studiate, catalogate (fatta eccezione per due ipogei di cui stiamo ancora cercando l’accesso).
Ora si apre la fase due che prevede l’organizzazione dei dati raccolti per poi giungere alla pubblicazione degli stessi. Stiamo già lavorando alla stesura di un testo destinato alla stampa, a firma di Massimo Spagnoli per la parte speleologica, Dino Gazzani per la parte geologica e tecnica e Luca Craia per quella storica con la fondamentale consulenza di Simone Perticarini. Nel testo saranno riportati tutti i risultati dello studio effettuato sotto ogni punto di vista, con schede tecniche e storiche esaustive e un ricco corredo fotografico.
Possiamo a questo punto affermare che Montegranaro è dotata di un sistema di cavità artificiali complesso e notevole, di origine medievale, che presenta interessantissime tracce storiche. Questo sistema è parzialmente apribile al pubblico e può essere utilizzato sia turisticamente che come struttura espositiva con investimenti relativamente bassi. Tutti i dettagli saranno presenti nella pubblicazione che stiamo allestendo e che stimiamo possa essere pronta per la prossima primavera.

Luca Craia