Non sono io
il primo a fare questa domanda né è la prima volta che la faccio ma, vista la
recente pubblicazione, da parte del Comune di Montegranaro, dei dati relativi
alla raccolta differenziata da gennaio a oggi, me la pongo di nuovo. Intanto,
però, non comprendo il motivo di tanta fretta per la pubblicazione dei dati,
visto che siamo a fine anno e si poteva tranquillamente aspettare la fine di
dicembre per avere il quadro completo. Probabilmente l’assessore è rimasto un po’
a secco di visibilità e ha opportunamente creato una finestra per
tranquillizzarci e farci sapere che ancora esiste, bontà sua.
La domanda,
però, è un’altra. Ho fatto un conto col pallottoliere sulla base di questi
dati, quindi prendetelo con beneficio di inventario, con le molle, le pinze e
tutto il resto in quanto non ho la minima pretesa di avere cifre esatte. Le
cifre, in questo caso, ci servono solo per ragionare. Comunque, prendendo tra
le vari voci di rifiuti differenziati a base di cellulosa (carta e cartone) e
sommandole mi risultano 384 tonnellate di materiale differenziato che può
essere immesso sul mercato. Prendendo poi i dati diffusi dal COMIECO per il
mese di ottobre 2016, considerando il grado 1.04 di qualità del macero, che è un
grado intermedio tra il più buono e il meno buono, mi risulta un prezzo medio
di 77 Euro a tonnellata. Moltiplicando i due fattori abbiamo un introito
potenziale di 29.568 Euro che, in un quinquennio, diventano 147.840 Euro. Ho
considerato solo carta e cartone, ma anche per gli altri materiali
differenziati si possono fare conti analoghi.
Ma a me, dicevo, le
cifre precise interessano poco, mi interessa il ragionamento che è questo: se
commercializzando i nostri rifiuti differenziati riusciamo ad avere una voce di
bilancio interessante come questa, non si capisce perché la dobbiamo lasciare
al gestore del servizio piuttosto che goderne direttamente. Conosco la
risposta: in cambio abbiamo servizi che prima non avevamo. Mi sento di
controbattere preventivamente: tralasciando la qualità di detti servizi, sulla
quale stenderei un pietoso velo, ricordo che abbiamo già pagato un cospicuo
aumento del costo del servizio base col quale si potevano tranquillamente
coprire i servizi supplementari. La commercializzazione dei rifiuti e gli
introiti conseguenti, perché non ce li teniamo noi?
Luca
Craia