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sabato 30 gennaio 2016

Auguri al neo assessore alla cultura. Siamo in una botte di ferro.



Volevo fare i miei complimenti al neo assessore alla cultura Giacomo Beverati. Era decisamente ora che la delega fosse assegnata, anche perché il Sindaco, che l’aveva tenuta per sé, sul piano delle attività culturali ha, fino a oggi, un autentico disastro. Ora assegna la delega a Beverati probabilmente nel tentativo di tenere buono un assessore che, col l’aria che tira, potrebbe diventare l’ago della bilancia.
Beverati come assessore al centro storico non ha fatto niente di niente in venti mesi di governo e non pare che sia lì per fare qualcosa, visto che ancora non è stato destinato un centesimo per il centro storico e non si vede uno straccio di progetto. Credo che, se l’architetto avesse un po’ di amor proprio, dovrebbe essere piuttosto amareggiato del fatto che, ad oggi, il suo assessorato è la cenerentola dell’Amministrazione Mancini.
Così ecco un bel contentino. Beverati si dice contento e direi che, tutto sommato, c’è voluto poco. Ora c’è da vedere come si muoverà, se continuerà sulla linea tenuta dal Sindaco fino a ieri e che ha prodotto il nulla o quasi a livello di programmazione culturale ma, in compenso, ha creato spaccature forse insanabili tra Comune e associazioni culturali. Certo che, se Beverati opererà come ha operato per il centro storco, siamo decisamente in una botte di ferro.

Luca Craia

martedì 1 dicembre 2015

In realtà, che ha detto Giacomino?



Sono in molti a chiedersi (e a chiedermi) cosa abbia detto l’assessore Beverati nel corso dei suoi due interventi nel Consiglio Comunale di ieri sera. È difficile seguire il nostro Architetto Dimezzato nelle sue elucubrazioni vocali perché è una delle cose più soporifere che mi vengano in mente. Io personalmente ringrazio il cielo (e i Cinquestelle) per lo streaming perché così posso risentirmi i suoi interventi, dato che, in diretta, di solito mi appisolo ben prima della metà. E così anche stamane mi sono riascoltato i suoi due ragionamenti e devo dire che sono più interessanti del solito.
A parte i suoi ben noti barocchismi lessicali, a parte la lunga serie di cose senza senso enunciate come risposta all’interrogazione di Lucentini, c’è un passaggio che, a risentirlo, e risentirlo ancora, fa venire qualche brivido. E se lo fa venire a me dovrebbe mettere una fifa blu ai colleghi di maggioranza di Giacomino. Beverati dice: “se questa amministrazione dovesse deludere me per primo su delle tematiche che ritengo importanti sarò il primo a denunciarne le criticità”. Che significa?
Significa che Beverati si sente stretto, incompreso, emarginato. Se è vero che è il decano del Consiglio Comunale, è anche vero che, in seno alla giunta, ha pochissimo peso. Se Sel lo definisce “assessore dimezzato” (è a lui che pensa Marilungo con questa definizione, ci scommetto, altro che Roberto Basso) è anche troppo generosa nell’interpretarne il ruolo in seno allo schieramento che governa Montegranaro. Da qui le parole di Beverati suonano minacciose. Dicono: guardate che, da questa sera, siete rimasti in 9, il mio voto è determinante, fate i bravi.
Gli fa eco, però, il vicesindaco che continua la sua politica di occupazione di poltrone già occupate. Probabilmente pensava a quella di Perugini, troppo impegnato in provincia, come egli stesso ingenuamente ha dichiarato dal palco del La Perla, ma Antonelli gli è venuto in soccorso e, a questo punto, vedere un Paolo Gaudenzi Presidente del Consiglio non stupirebbe nessuno. E Beverati? In tutto questo la sua figura si dimezza ulteriormente, e non c’è Calvino che tenga. Allora pensare a un diktat alla maggioranza e, contemporaneamente, a una specie di SOS lanciato dall’altra parte ci sta tutto. Del resto, visti anche i trascorsi, non ci sarebbe nulla da sorprendersi.

Luca Craia

venerdì 5 giugno 2015

Bello il cartellone degli eventi estivi di Montegranaro! E quello di Veregra Street dov’è?



Un post breve breve solo per rimarcare il fatto che, mentre altrove circolano già da tempo manifesti e locandine riportanti il programma culturale e ricreativo per l’estate, a Montegranaro ancora non se ne parla. Non si sa se esiste un cartellone o no e la cosa è piuttosto grave. Infatti se esiste e non se ne parla si è in notevole ritardo ed è il solito spreco di energie e risorse (vedi la Settimana della Cultura, che se la sono organizzata per loro stessi e i loro amici, a spese nostre). Se invece ancora non esiste il problema è ancora più serio e sottolinea ancora una volta la necessità di assegnare la delega per la cultura. E non mi si dica che c’è Veregra Street, perché dopo Veregra Street il mondo continua a girare. A proposito: nemmeno il cartellone di Veregra Street gira, e mancano due settimane.

Luca Craia