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mercoledì 29 luglio 2015

Gente lasciata sola: ammazzatavi pure, per la società siete autorizzati.



Fa sensazione nel nostro paesello la notizia di un uomo che, tentando il suicidio, ha rischiato di far saltare in aria una palazzina saturando il proprio appartamento col gas. Pare che il protagonista di questa vicenda, dopo essere stato abbandonato da moglie e figli, avesse già tentato di togliersi la vita, non riuscendoci, tagliandosi le vene e che fosse da poco stato rimandato a casa dopo le cure dovute al precedente tentativo di uccidersi. Allora mi domando: una persona in evidente stato di prostrazione, tanto depresso da voler morire, viene dimesso dall’ospedale e rimandato da solo a casa propria. È normale? È normale che una società civile lasci completamente solo e in balia di se stesso un uomo che ha appena cercato di uccidersi? È normale che quest’uomo venga messo tranquillamente nella condizione di farlo di nuovo? È normale che non si consideri anche la possibilità che, nel farlo, potrebbe diventare pericoloso non solo per se stesso ma anche per gli altri? La depressione è una malattia e va curata. Un uomo con un cancro lo si cura. Un uomo con un infarto non lo si rimanda a casa finchè non si è sicuri che non sia più in pericolo di vita. Perché un uomo depresso e pericoloso per sé e per gli altri sì?

Luca Craia