È evidente che il progetto di “riordino” (che ci sarà mai da
riordinare, poi?) di viale Gramsci e zone limitrofe sia una questione di tigna.
È evidente così come è evidente che il progetto dell’Amministrazione Mancini
non piace a nessuno, nemmeno a parte di quella maggioranza che lo ha votato e
tornerà a votarlo. È un progetto che non ha senso e non si capisce quali
vantaggi porti. Il commercio verrà danneggiato, col commercio danneggiato sarà
danneggiato a sua volta l’intero centro cittadino, e gli stessi Montegranaresi
non ne trarranno alcun vantaggio. Viale Gramsci non è un luogo così adatto al passeggio:
è caldo d’estate e freddo d’inverno. Non serve crearci piazze e slarghi.
Basterebbe fare le isole pedonali alla sera come si faceva una volta e ampliare
il marciapiede del lato negozi, spendendo molto ma molto meno di quello che si
vuole spendere per il faraonico progetto che sta tanto a cuore al nostro
Presidente della Provincia di Fermo.
È proprio Aronne Perugini a volere che la cosa si realizzi. Lo vuole a
tutti i costi e non intende ascoltare cittadini contrari, commercianti
contrari, colleghi di giunta contrari. Perugini sembra essere disposto
addirittura ad aprire una crisi di maggioranza qualora qualcuno dei suoi
alleati si metta di traverso. Tutto questo perché? Non lo so, ma immagino che
anche lui voglia lasciare un monumento, un qualcosa a imperitura memoria del
grande stratega politico montegranarese che ritiene evidentemente di essere.
Io credo che il monumento in vita a Perugini si farà. Si farà
nonostante la contrarietà di tanta gente. SI farà perché così si vuole, perché addirittura
c’è chi si è messo a fare ostruzionismo davanti al punto di raccolta firme a
Veregra Street, impedendo alla gente di andare a firmare. Si farà perché si
sono messe in giro voci intimidatorie circa la legalità del Comitato Buon Senso
(un comitato che diavolo potrebbe mai avere di illegale?). Si farà perché non è
costume di questa maggioranza ascoltare i cittadini. Non lo hanno mai fatto e
mai lo faranno.
E con la scusa che “è scritto nel programma” si andrà avanti con una
qualche giustificazione politica. Ma attenti: sul programma ci sono scritte
tante altre cose. Dopo dovete farle tutte.
Luca Craia