La decisione, che Il Corriere
Adriatico già dà per assunta, di spostare la scuola per l’infanzia all’interno
dell’edificio scolastico di via Marconi, le storiche scuole rosse, sancisce
ancora di più la volontà di questa amministrazione comunale di far morire di
morte lenta e dolorosa il centro storico di Montegranaro. È da tempo che
assistiamo a decisioni (o a mancate decisioni) che influenzano e influenzeranno
in maniera estremamente negativa il futuro del paese antico, partendo dalla
mancata volontà di intervenire sui regolamenti di assegnazione delle case
popolari per finire con l’assurdo di deviare il traffico in piazza Mazzini. In
mezzo a questi due enormi errori di valutazione (se di errori si tratta) c’è il
mancato investimento, una politica per il centro storico che non esiste così come
non esiste, se non quando va sul giornale a fare la solita comparsata, l’assessorato
al centro storico.
La decisione relativa alla scuola
va nella stessa direzione. Anziché cercare soluzioni per poter incrementare il
numero degli iscritti verso un plesso che, numeri alla mano, dà risultati
eccellenti a livello didattico, si va verso la strada più facile, breve e in
discesa: la rinuncia. Il Sindaco rinuncia a qualsiasi intervento e a qualsiasi progetto
alzando bandiera bianca: le sezioni sono queste, non ci interessa aumentarne il
numero, negli spazi vuoti mettiamo la scuola materna. Questa decisione potrà
portare, nel medio-lungo periodo, alla fine del plesso.
Quello che poi balza agli occhi è
il fatto che questa decisione non spetterebbe al Sindaco bensì alla Dirigente
Scolastica che, però, nell’articolo di giornale non viene mai menzionata. Sarà
almeno stata consultata? O il Sindaco ha assunto l’interim mentre questa sta in
vacanza? Sappiamo che la dottoressa Mancini è insegnante e abbiamo sempre avuto
il sospetto che il suo sogno segreto fosse dirigere la scuola più che il paese. A
quanto pare sta riuscendo a fare l’una e l’altra cosa. Complimenti.
Luca Craia