Visualizzazione post con etichetta direzione didattica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta direzione didattica. Mostra tutti i post

martedì 19 luglio 2016

La Sindaca Direttrice Didattica decide per conto suo



La decisione, che Il Corriere Adriatico già dà per assunta, di spostare la scuola per l’infanzia all’interno dell’edificio scolastico di via Marconi, le storiche scuole rosse, sancisce ancora di più la volontà di questa amministrazione comunale di far morire di morte lenta e dolorosa il centro storico di Montegranaro. È da tempo che assistiamo a decisioni (o a mancate decisioni) che influenzano e influenzeranno in maniera estremamente negativa il futuro del paese antico, partendo dalla mancata volontà di intervenire sui regolamenti di assegnazione delle case popolari per finire con l’assurdo di deviare il traffico in piazza Mazzini. In mezzo a questi due enormi errori di valutazione (se di errori si tratta) c’è il mancato investimento, una politica per il centro storico che non esiste così come non esiste, se non quando va sul giornale a fare la solita comparsata, l’assessorato al centro storico.
La decisione relativa alla scuola va nella stessa direzione. Anziché cercare soluzioni per poter incrementare il numero degli iscritti verso un plesso che, numeri alla mano, dà risultati eccellenti a livello didattico, si va verso la strada più facile, breve e in discesa: la rinuncia. Il Sindaco rinuncia a qualsiasi intervento e a qualsiasi progetto alzando bandiera bianca: le sezioni sono queste, non ci interessa aumentarne il numero, negli spazi vuoti mettiamo la scuola materna. Questa decisione potrà portare, nel medio-lungo periodo, alla fine del plesso.
Quello che poi balza agli occhi è il fatto che questa decisione non spetterebbe al Sindaco bensì alla Dirigente Scolastica che, però, nell’articolo di giornale non viene mai menzionata. Sarà almeno stata consultata? O il Sindaco ha assunto l’interim mentre questa sta in vacanza? Sappiamo che la dottoressa Mancini è insegnante e abbiamo sempre avuto il sospetto che il suo sogno segreto fosse dirigere la scuola più che il paese. A quanto pare sta riuscendo a fare l’una e l’altra cosa. Complimenti.

Luca Craia

mercoledì 9 dicembre 2015

Doposcuola privati nel pubblico e la politica sociale



Trovo singolare che il Comune di Montegranaro organizzi, all’interno della struttura scolastica, un doposcuola tenuto da una ditta privata. Trovo strano che questo doposcuola sia a pagamento. Trovo strano che la direzione didattica non venga citata. Insomma, secondo me la faccenda è strana.
La prima cosa strana riguarda il sociale: si richiede una “retta” per l’iscrizione dei bambini al serivizio ma il servizio viene svolto all’interno di una struttura pubblica. Chi non può permettersi la retta, però, è fuori. Quindi la struttura pubblica discrimina in base al reddito. La discriminazione, poi, si trasmette in automatico sull’offerta formativa in quanto il servizio, secondo quanto leggiamo sul manifesto, offre “potenziamento cognitivo”, “doposcuola specialistico DSA” e “laboratori”. Quindi chi partecipa al doposcuola organizzato dal Comune avrà dei vantaggi formativi che chi non potrà partecipare per motivi economici non potrà avere. Per me si tratta di discriminazione.
Altra cosa strana: il servizio viene svolto da un privato in una struttura pubblica, ossia pagata da tutti gli utenti, anche quelli che non partecipano. Il privato trae un evidente vantaggio. Il pubblico che vantaggio trae, se il servizio è a pagamento?
Ultima stranezza: la scuola non figura. Il nuovo Consiglio di Istituto si insedia oggi, quindi non può essere stato reso partecipe della scelta. Il vecchio non è al corrente di niente. Il Dirigente Scolastico sarà stato informato? In che modo questa iniziativa si inserisce all’interno dei piani per l’offerta formativa?
Sono alcune domande che mi pongo, niente di più, però forse meriterebbero qualche risposta, se non altro per la famosa trasparenza di cui tanto si parla ma della quale si vedono poche, pochissime tracce.

Luca Craia