Il progetto di risistemazione di viale Gramsci e aree circostanti non
piace a nessuno, è evidente. Non piace ai cittadini che sono intervenuti all’incontro
col Sindaco e hanno dimostrato la loro contrarietà, non piace ai commercianti
del centro che lo hanno bocciato anche con una lettera aperta. È un progetto
inutile, illogico, non prioritario. Ma l’Amministrazione Mancini non sembra
intenzionata a tornare sui propri passi. Il motivo? Molti ufficiali, uno solo
reale: è un progetto che darà visibilità elettorale. Quello che costerà alla
collettività, in termini economici ma anche e soprattutto di scelte a discapito
di altre scelte è una cosa che interessa poco. Solo che questo non si può
dichiarare per cui le motivazioni che vengono date sono altre.
Una di queste è quella legata al programma elettorale: si dice che,
essendo il progetto presente nel programma, l’amministrazione è vincolata al
rispetto del medesimo. Peccato che, nello stesso programma, c’erano molte altre
cose che vengono disattese e che non sembra siano nelle intenzioni dell’amministrazione
comunale. Vediamole:
1) creazione nuovi spazi verdi
nei quartieri: per ora non se ne vedono né pare siano in programma;
2) manutenzione delle aree a
verde esistenti: manco l’ombra;
3) piantumazione in economia
delle aree a ridosso del centro urbano: ma come ci pensi;
4) predisposizione di un
progetto generale per la creazione del parco fluviale del Chienti: siamo al
paradosso, stanno facendo il contrario;
5) realizzazione di un piano per
l’abbattimento dell’inquinamento luminoso: questo lo stanno realizzando non
sostituendo le lampadine bruciate e lasciando intere zone al buio;
6) ristrutturazione palazzo
comunale: dicono che lo faranno, forse lo faranno, ma senza fretta. Intanto
chissà che ne è del teatro Novelli, che già due anni fa, l’ultima volta che ci
sono entrato, era in condizioni pietose;
7) creazione polo culturale nel
vecchio ospedale: pare complicato, visto che l’hanno trasformato in un
califfato;
8) recupero urbano e spazi di
aggregazione: niente, nada, nulla;
9) recupero del patrimonio
edilizio esistente: niente di fatto;
10) consumo di suolo zero: vero
solo per chi non sta loro simpatico;
11) riqualificazione degli
impianti sportivi: fatto, solo che non sono utilizzabili dalla cittadinanza
perché appannaggio esclusivo delle società sportive. Persino la scuola ne è
stata estromessa;
12) riconversione dello
scheletro del palazzetto dello sport: questa, più che altro, è una
barzelletta che non fa ridere;
13) “ultimo tassello per costruire
un paese a misura d’uomo è la manutenzione e la valorizzazione delle strutture
esistenti”: su questo, davvero, eviterei ogni ulteriore commento perché potrei
scendere molto di livello col linguaggio;
14) favorire l’imprenditorialità
giovanile: nulla di fatto;
15) creazione di un marchio di
distretto: nulla di fatto;
16) effettuare un censimento
delle arti e dei mestieri; realizzazione di una banca dati delle arti e dei
mestieri: nulla di fatto;
17) sostegno al commercio:
nulla di fatto;
18) piano di recupero del centro
storico: non ci investono un centesimo per il secondo bilancio consecutivo;
19) riorganizzazione degli
uffici comunali: finora abbiamo visto solo purghe, trasferimenti
immotivati, esternalizzazione dei servizi; abbiamo visto dipendenti preziosi e
rispettati trattati da sguatteri salvo poi intitolargli la biblioteca dopo
morti;
20) partecipazione dei cittadini
alle scelte: stendiamo un pietosissimo velo;
21) riapertura dell’ospedale per
20/40 posti letto: silenzio assoluto;
22) potenziamento delle attività
ambulatoriali: stiamo andando in direzione contraria;
23) potenziamento dei servizi
sociali: stanno facendo il contrario;
24) migliorare la qualità della
refezione scolastica: la stanno eliminando, più migliorata di così;
25) potenziare la politica
culturale: hanno litigato con tutte le associazioni culturali. La politica
culturale è quasi assente se non per l’opera delle associazioni;
26) avviare un programma
culturale che metta in moto idee e spazi: in realtà si è cercato di
affossare tutto l’esistente, a parte le due o tre associazioni che si sono
asservite;
27) restituire alla Proloco il
ruolo di coordinamento e promozione eventi: la Proloco è stata uccisa;
28) rifiuti come risorsa
economica: abbiamo solo aumentato la spesa per la raccolta differenziata;
29) tutela dell’ambiente nelle
zone agricole: nulla di fatto, se non diverse strade vicinali diventate
impercorribili;
30) sviluppo del turismo:
con un centro storico massacrato come il nostro non è minimamente pensabile; so
sono buttati via anni di esperienza in questo campo per favorire amici e amici
di amici; si sono spesi soldi a pacchi per iniziative estemporanee e inutili;
31) sicurezza e legalità:
eccetto le telecamere che non servono a nulla non si è fatto niente di niente;
32) grande impegno per l’educazione
stradale e per il rispetto del codice della strada: no comment.
Tutto questo è contenuto nel programma di Montegranaro Riparti, non
solo il progetto per viale Gramsci. Non si capisce, quindi, perché i nostri
amministratori si sentano vincolati da questo solo progetto, mentre il resto
del paese sta andando in malora
Luca Craia