Visualizzazione post con etichetta enrico ciccola. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta enrico ciccola. Mostra tutti i post

mercoledì 25 gennaio 2017

Due Montegranaresi al vertice di Confindustria. Complimenti a Ciccola.



Innanzi tutto vorrei fare i miei complimenti ed esprimere soddisfazione per l’elezione di Enrico Ciccola alla guida della Sezione Calzaturieri locale. Ciccola, come ho già avuto modo di esprimere in passato, ha enormi capacità imprenditoriali e riesce a coniugarle con una grande passione in tutto ciò che fa (lo ricordiamo battagliero leader del comitato per la salvezza dell’ospedale montegranarese) accompagnata da una non trascurabile onestà, bene che sta diventando sempre più raro. Il suo ruolo non sarà certo facile, come si vede chiaramente degli albori del suo incarico disturbati da dichiarazioni velenose e dannose per tutta la categoria, ma non ho dubbi sulla sua fermezza e determinazione. Del resto se ha deciso di spendersi in questo ruolo importante è perché evidentemente conta di portare un contributo rilevante.
È un momento particolare per la calzatura in generale e per il distretto fermano, patria e culla di questa produzione industriale e artigianale così importante per l’export italiano. Siamo in una fase estremamente difficile, forse come mai nella storia è stato registrato. Per questo ritengo che avere due concittadini ai vertici, l’ottimo Giampietro Melchiorri che già sta dando bella prova di sé da qualche tempo, e il nuovo eletto Ciccola, sia un fatto molto positivo per la città. Certo, nessuno dei nostri due imprenditori possiede la bacchetta magica, ma se sapranno lavorare in sinergia, come credo sia nelle cose, porteranno senz’altro effetti positivi alla nostra economia cittadina prima e territoriale poi. Servono idee, iniziative, propositività e la coppia Melchiorri-Ciccola pare avere tutte queste caratteristiche.
Per cui auguro a entrambi di trovare la giusta sintonia e andare avanti a testa bassa per il risultato, incuranti dei giochetti dei poteri forti che già stiamo vedendo in azione, e dei tentativi di strumentalizzazione di basso conto come il prossimo inutile Consiglio Comunale montegranarese sulla crisi. Il mondo della calzatura ha bisogno d’altro.
                                      
Luca Craia

giovedì 20 ottobre 2016

Tra il dire e il fare. Lo sfogo di un imprenditore sul profilo Facebook di Endrio Ubaldi.



È sintomatico della dicotomia tra quello che l’Amministrazione Comunale montegranarese dice e quello che fa lo sfogo di un imprenditore sul profilo Facebook del Vicesindaco Endrio Ubaldi, postato al di sotto della condivisione del consueto comunicato “Luce de noatri” relativo all’incontro sulla crisi della calzatura organizzato dal patron di Romit, Enrico Ciccola. Ferma restando l’atavica propensione di Sindaca e compagnia di attaccarsi sul petto ogni medaglia si trovi in giro, rimane la rilevanza di quanto scritto dall’imprenditore (del quale, per rispetto, non farò il nome) e del suo ragionamento che copio-incollo qui sotto. Buona lettura.

Un comune serio e degli amministratori seri e costruttivi che si preoccupano del disagio che le aziende del suo territorio sta attraversando è giusto che partecipi a convegni sulle problematiche del settore ma il loro primo compito è quello di agevolare le iniziative o le strategie che ogni singola azienda mette in campo per superare questa crisi. Tanto meno aggravare la loro situazione con multe assurde senza usare il minimo buonsenso che sarebbe auspicabile in questo periodo così difficile. E' assurdo danneggiare una piccola azienda artigiana che da lavoro a 10 famiglie e che ogni giorno con grande sacrificio cerca di galleggiare per non essere risucchiata dal vortice della crisi con una multa di circa 350 euro perchè ha affisso un'insegna identificativa sul muro di proprietà sopra la porta d'ingresso della propria azienda (perchè era un problema per clienti e fornitori trovarla). LA LEGGE E LE REGOLE VANNO RISPETTATE…però il buonsenso avrebbe suggerito a quel vigile che ha svolto il suo dovere di suonare al campanello dell'azienda e avvisarla di provvedere alla dovuta documentazione necessaria in questo caso altrimenti doveva fare la multa. Invece no....si è voluto aggravare la già difficile situazione con una multa che anche se è giusta in base alle norme vigenti è ingiusta in base a delle norme di buonsenso che le amministrazioni locali dovrebbero applicare tramite i loro incaricati specialmente in questo periodo di crisi finanziaria che le nostre aziende stanno attraversando.

Luca Craia

martedì 18 ottobre 2016

Il ritorno di Righetto



Enrico Ciccola è un uomo di indubbie qualità, un uomo onesto prima di tutto, un uomo caparbio, che si pone un obiettivo e lo persegue per il massimo che può fare, un uomo che generalmente sa cosa vuole. È anche un uomo che è stato in politica e ne conosce i meccanismi. Lo ricordiamo prima a capo del Comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Montegranaro e poi assessore alla sanità. È un uomo che unisce, quindi, l’esperienza imprenditoriale di successo a quella politica. Un uomo che sa di poter essere utile.
Non so cosa stia spingendo Ciccola a tornare sulle scene dopo anni di assenza, anni in cui, per quanto sappiamo, si è dedicato esclusivamente al suo lavoro e alla sua azienda. Però si sta riaffacciando. Prima ha sostenuto l’iniziativa del Comitato “Buon Senso”, contrario al progetto di risistemazione di viale Gramsci. Ora lo vediamo organizzatore di un incontro politico-economico sul tema della crisi del comparto calzaturiero.
Un incontro che ci voleva, che era ora che qualcuno proponesse la cui organizzazione, ferma restando la lodevole iniziativa, sarebbe spettata più alle istituzioni che all’imprenditore. Ma, quando le istituzioni dormono beate, qualcuno deve pur muoversi e ben venga Ciccola, tanto più se riesce a farlo senza incorrere nelle ormai proverbiali ire funeste della Sindaca.
Però, se io fossi in politica, questa attività di Enrico Ciccola la osserverei con attenzione: ricordiamoci che le elezioni non sono così lontane, e uno come Righetto, fosse mai interessato a intervenire direttamente in politica, farebbe saltare un bel po’ di certezze e strategie. Vedremo.

Luca Craia