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domenica 29 gennaio 2017

Il Caso Calepio e i silenzi “curiosi”



La risposta all’esposto alla Procura della Repubblica presentato dal Movimento 5 Stelle di Montegranaro circa il caso Calepio e le dichiarazioni dell’Assessore Beverati lascia perplessi. Si parla di cose “curiose”, come il fatto che all’asta fosse stata ritenuta valida una sola offerta, o che le fidejussioni fossero garantite da una specie di compagnia assicuratrice fantasma nella piena coscienza dell’Amministrazione Comunale. Solo, cari miei, è tutto prescritto, per cui, per quanto curioso, non si può nemmeno indagare e approfondire.
Rimane il dato politico. È un dato politico che parla di responsabilità dell’allora maggioranza, nella quale partecipavano elementi anche dell’attuale, nonché dell’attuale opposizione, e della minoranza di allora che tutto ha visto o dovrebbe aver visto ma ha taciuto. E qui prendono rilevanza politica, anche se non giudiziaria, le parole di Beverati che affermò per ben due volte e in pubblica assise del Consiglio Comunale, di aver saputo e taciuto.
Perché, se chi amministra assume la responsabilità delle scelte politiche che compie, e queste scelte, lo dice la storia, sono state scellerate, chi sta all’opposizione deve controllare e se non lo fa diventa corresponsabile delle scelte errate della maggioranza. Così se Beverati non ha responsabilità giuridiche, secondo il giudice, ne ha politiche e queste sono incancellabili. E come lui ce le hanno i suoi colleghi di giunta attuali che allora erano all’opposizione e che non hanno vigilato come richiesto al loro ruolo.
Non è caduto nel vuoto, quindi, l’esposto dei Pentastellati che, anche non producendo effetti giuridici, ha evidenziato le reali responsabilità politiche degli attuali amministratori. Di quelli di allora le responsabilità erano già note, ma ora abbiamo un quadro abbastanza chiaro di come queste responsabilità si spalmino su tutto l’arco del Consiglio Comunale.
Altra cosa curiosa di cui il magistrato non parla: come mai la magistratura, in altri casi estremamente solerte, in questo, dopo tanti anni, non ha mai ravvisato nulla di “curioso” se non dopo l’esposto dei 5 Stelle?
                                      
Luca Craia

mercoledì 17 febbraio 2016

E giù botte pure ai 5 Stelle



Il Movimento 5 Stelle, pur muovendo accuse pesanti neo confronti dell’assessore Beverati, aveva usato toni pacati, volendo forse lasciare ancora uno spiraglio al dialogo e alle spiegazioni civili. La risposta dell’Amministrazione Comunale, firmata congiuntamente dallo stesso Beverati e dall’assessore ai Lavori Pubblici Perugini, invece, chiude, anzi no, sbatte la porta in faccia a qualsiasi tentativo di dialogo e di pacificazione, sputando veleno a schizzi ai quali siamo sì abituati ma che, francamente, ci aspettavamo fosse terminato con l’avvento dell’esperto di comunicazione.
Invece no, Perugini e Beverati imbracciano il bazooka e fanno fuoco sui pentastellati. E lo fanno in maniera sterile, perché leggendo bene tra il vittimismo e le accuse di sudditanza all’altra opposizione, accuse che ritengo, da osservatore piuttosto attento quale credo mi si possa riconoscere di essere, del tutto infondate tanto che, io stesso, ho mosso agli amici del Movimento 5 Stelle l’accusa opposta, ossia di essere troppo blandi nel fare opposizione.
Dicevo della sterilità della risposta, che tra uno schizzo di veleno e l’altro non spiega affatto quello che invece i Cinquestelle e anche noi vorremmo sapere, ossia cosa intendesse Beverati con le sue parole. Insomma, fare chiarezza mai, sparare a zero sempre, facendo opposizione all'opposizione. Cambia il comunicatore ma non cambia la comunicazione.

Luca Craia

martedì 16 febbraio 2016

BEVERATI AVEVA RAGIONE. Sarebbero potuti andare in Procura. Comunicato del M5S

Da qualche settimana è stato nominato il nuovo Coordinatore del Gruppo Movimento 5 Stelle Montegranaro. E' Mauro Foresi, classe 1968, noto imprenditore di Montegranaro, che prende il posto di Paolo Conti. Così come accordato all'interno del gruppo vieni così rinnovata semestralmente la figura che organizza e rappresenta il meetup veregrense del MoVimento Cinque Stelle di Montegranaro. Oltre a valore di rappresentanza degli attivisti per quanto riguarda le attività e le scelte del gruppo, Foresi sarà il nuovo elemento di garanzia e contatto tra gli stessi e il loro portavoce in consiglio comunale, Carlo Pirro.
Insieme a Pirro, quindi, saranno le voci ufficiali del movimento: Foresi organizzerà e gestirà le riunione settimanali e tutte le scelte che il gruppo porterà avanti mentre Pirro, accogliendo le idee e le decisioni di Foresi e degli altri attivisti, le trasformerà in azioni politiche e proposte nel consiglio comunale cittadino.
La prima che ormai sta per concretizzarsi è quella dell'esposto alla Procura della Repubblica inerente la vicenda del Villaggio del Lavoro nata dalle gravi affermazioni dell'ass. Beverati. L'esposto è pronto e attualmente è al vaglio di alcuni legali di fiducia del MoVimento, nonché in mano ai parlamentari marchigiani del M5S. “Il fatto”, chiariscono Foresi e Pirro, “è che abbiamo accolto l'invito di Beverati nelle sue dichiarazioni di replica alle nostre accuse. Non ci siamo limitati a denunciare quelle che sembrerebbero gravi inadempienze dell'allora minoranza, ma abbiamo studiato a fondo tutta la vicenda Calepio 20022009, analisi complicatissima e intricata, che ci ha però condotto ad un agghiacciante conferma: Beverati aveva proprio ragione. Sarebbero potuti andare in procura.” Infatti dai verbali delle sedute del consiglio comunale è chiarissimo quanto sia alto il livello di conoscenza e di dettaglio che Perugini e Beverati dimostrano nel more della vicenda sin dai tempi in cui era ancora operante la Calepio Scavi spa. Ecco. “Ora noi cerchiamo di rimediare a quella che, secondo il nostro parere, è stata una grave inadempienza. Ovvio che spetterà al procuratore valutare se ci sono risvolti penali nella mancata denuncia della minoranza così come sulla gestione amministrativa della vicenda Villaggio del Lavoro, che dalle carte a nostra disposizione, mostra più di un'ombra per la modalità con cui è stata condotta.”
Per dirla usando lo stesso modo di dire che usò Beverati replicando tempo fa alle nostre accuse.. non ci siamo limitati a guardare il suo dito, ma abbiamo dato un ampio e profondo sguardo anche alla luna. Sguardo che avrebbero dovuto dare loro, prima di noi, in maniera molto più coraggiosa anteponendo la loro funzione di controllo a quella di amicizia e conoscenza degli accusati.

Mauro Foresi – Carlo Pirro

venerdì 29 maggio 2015

La politica sempre più in basso



Il caso del volantino elettorale di Gismondi sta diventando, di minuto in minuto, sempre più serio e grave e segna marcatamente come la politica nostrana sia scesa a un livello infimo, dal quale credo sarà davvero difficile risalire per recuperare rapporti umani e rispetto ormai definitivamente compromessi. Ma veniamo ai fatti:
È in circolazione in questi giorni un volantino elettorale in cui il candidato Gastone Gismondi, nel fare propaganda a se stesso per le elezioni regionali, attacca piuttosto duramente l’amministrazione Mancini contestandone diverse scelte. Ripeto: l’atteggiamento tenuto da chi ha redatto il volantino è piuttosto duro ma, a mio giudizio, rimane nel novero della dialettica politica, contestando i fatti e non le persone. La durezza è probabilmente conseguente all’altrettanto dura presa di posizione contro Gismondi da parte del Sindaco e del Vicesindaco, letta sulla stampa, nella quale, però, si scendeva in maniera anche pesante sul piano personale (Gastone è cattivo).
La notizia di oggi è che è stato depositato, presso la Polizia Municipale e i Carabinieri, un esposto contro l’associazione Viviamo Montegranaro il cui presidente, Simone Pirro, sembra essere stato convocato in maniera informale dalla Polizia Municipale per essere informato della cosa. Il motivo dell’esposto non è il fatto che nel volantino vi siano ingiurie o notizie diffamatorie, come qualcuno dell’entourage del vicesindaco sta cercando di far credere sul solito Facebook, ma semplicemente che sul foglio non è riportato, come la legge prescrive, il nome del committente. Mi pare un peccato veniale, tutto sommato, che non giustifica le parole di fuoco usate dal vicesindaco, sempre su Facebook:
Mi riferiscono, perché qualche coniglio non ha avuto il coraggio di lasciare il volantino anonimo contro il Sindaco, il sottoscritto ed il collega Perugini a casa mia, che girerebbero per la città delle grandi menzogne accompagnate da foto diffamatorie contro di noi e la nostra amministrazione comunale, con L'espresso invito a votare per Spacca e dando la preferenza ad un ex sindaco commissariato già sonoramente bocciato alle urne nel 1995 e nel 2014 e che quando è stato in lista insieme al sottoscritto ha sempre preso la metà delle mie preferenze. Ebbene, proprio da questo vile gesto anonimo, dove non si ha il coraggio di apporre la propria firma, tutti i nostri concittadini ed i fermani in genere, dovrebbero convincersi ancor di più, che non bisogna dar fiducia a chi fa veicolare i volantini anonimamente ed a chi non ha saputo assolutamente amministrare Montegranaro. Se li conoscete evitateli, se non li conosciute informatevi e leggete i bilanci del comune, regolarmente sottoscritti dal revisore dei conti e passati al vaglio del consiglio comunale. Purtroppo per loro a Montegranaro gli è stato rotto il giocattolo...”.
Stiamo, credo, scrivendo un tristissimo capitolo della storia del nostro paese, un capitolo in cui la politica è diventata enormemente distante dagli interessi reali dei cittadini aggrovigliandosi in faide che non appartengono alla cultura della nostra terra. Uno scontro bassissimo che non va sui contenuti e sulle proposte ma va cavillando alla ricerca del pretesto per far male all’avversario. Tutto questo è la punta di una piramide sommersa fatta di piccole grandi cattiverie, meschinerie, lingue lunghe, chiacchiere da bar ma anche ingiurie, voci diffamatorie diffuse sottobanco, velate minacce anche ai cittadini che in qualche modo vogliono dire la loro.
È un modo di fare che si è immediatamente innescato dopo l’elezione dell’Amministrazione Mancini e forse è dovuto proprio all’ormai manifesta incapacità di calarsi nel ruolo di governo mentre è rimasta attaccata a questa maggioranza la forma mentis dell’opposizione, dopo anni di non governo. Alcuni personaggi in particolare, come il vicesindaco, non riescono a calarsi nel ruolo ma reagiscono malamente ad ogni critica spostando il tutto sul piano personale. Le conseguenze sono disastrose.
Non è mia intenzione difendere Gastone Gismondi che, credo, è in grado di difendersi benissimo da solo anche perchè, effettivamente, mancando l'indicazione del committente, un qualcosa di scorretto c'è. Ma l’esposto per una tale sciocchezza mi pare una mossa sporca che trascina la dialettica, se così si può chiamare, a un livello talmente basso da farla uscire dalla definizione politica. Lo sfogo del vicesindaco su Facebook poi è puerile, meschino e, non facendo mai nomi come consuetudine, piuttosto vile. Io non so chi sia l’autore dell’esposto, ma è un gesto che condanna la politica montegranarese a un declino forse inesorabile. Qualcuno dovrà assumersene la responsabilità.

Luca Craia