In un colpo solo a Montegranaro si sono compiuti due atti di grande gravità.
Nella notte tra il primo e il 2 marzo, due autobus della STEAT parcheggiati a Montegranaro,
nei pressi della chiesa di Santa Maria, e destinati alle tratte scolastiche del
mattino dopo sono stati seriamente danneggiati da ignoti. In uno dei due mezzi sono
state spaccate le vetrate laterali mentre l’altro è stato aperto e gli interni
cosparsi di immondizia. Infine, con un estintore presumibilmente in dotazione
agli autobus stessi, i sedili sono stati spruzzati con la polvere ignifuga
rendendoli inutilizzabili.
È l’ennesimo segnale di un paese, Montegranaro, che sta scivolando
sempre più verso una situazione di ordine pubblico ingestibile. Non sappiamo e,
forse, mai sapremo chi siano gli autori di questo gesto inqualificabile che,
più di tutto, lede la dignità dei Montegranaresi. Quello che, però, è evidente –
e lo testimoniano le cronache – è che, nonostante telecamere e rassicurazioni
da parte della politica, la situazione pare sempre più fuori controllo. Servono
pattugliamenti, serve una maggior presenza delle forze dell’ordine, serve che
Montegranaro venga inclusa nelle zone più a rischio e controllata maggiormente.
Ma c’è un altro sviluppo negativo in questa vicenda ed è il
comportamento della società di autotrasporti proprietaria dei mezzi
danneggiati: con la motivazione che non ci sarebbe stato tempo per chiamare
altri autobus da Fermo, visto che i danni sono stati scoperti alle 6,45, quindi
al momento della partenza, uno dei due mezzi è stato fatto viaggiare nonostante
fosse ingombro di sporcizia e materiale potenzialmente tossico. Quindi i nostri
ragazzi sono andati a scuola in mezzo a sporcizia e polvere, ammassati lungo il
corridoio del mezzo perché non era possibile sedersi sui sedili impolverati
dall’estintore, con la bocca coperta da fazzoletti per il cattivo odore. Per questo non esiste giustificazione.
Luca Craia