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venerdì 21 agosto 2020

Chiara Strappa porta 10.000 Euro alla Biblioteca di Montegranaro. Quando l'impegno e la professionalità avvantaggiano una comunità.


Chi conosce Chiara Strappa sa di quale grande professionalità è dotata. La direttrice della Biblioteca Comunale di Montegranaro è riuscita a non far rimpiangere il precedente titolare e fondatore della stessa, al quale La struttura è dedicata, Enzo Conti dimostrando competenza capacità non solo professionali ma anche di relazione col pubblico. Un'ottima professionista, quindi, con una marcia in più: la passione.
È proprio grazie a questa passione e alla dedizione con cui la dottoressa Strappa compie il proprio lavoro che oggi a Montegranaro arrivano  10000 Euro di contributo dallo Stato utilizzabili per acquistare nuovi volumi destinati alla biblioteca. La direttrice è stata attenta nel captare immediatamente la possibilità di concorrere a questa occasione è molto abile nell' inserirsi nella graduatoria. In questo modo Montegranaro arricchisce ulteriormente la propria biblioteca, già tra le più fornite del territorio.
Per fare un buon servizio alla propria comunità occorrono capacità e competenze,  quando a queste si aggiunge l'amore per il proprio lavoro e per la propria comunità, i risultati sono questi. I miei complimenti più vivi a Chiara Strappa e il ringraziamento da cittadino per l'impegno che mette in quello che fa.

Luca Craia 

martedì 17 gennaio 2017

La Banda ha bisogno di soldi. Ma il Comune dove sta?




Ero tra i fondatori della Banda Omero Ruggieri. Lo Statuto dell’associazione l’ho scritto io di mio pugno e ho presieduto io la prima assemblea dei soci, quella costituente. Lo stesso logo dell’associazione è una mia creazione grafica. Ci hanno militato entrambi i miei figli fina dal primissimo momento e uno ancora si esibisce con la Banda, pur nella difficoltà di ritagliare i suoi tempi con quelli del gruppo. È quindi logico che io abbia un forte legame affettivo con questo progetto che ho visto nascere, dall’idea di Annalena Matricardi, ed evolversi fino ad arrivare a oggi.
Credo, però, che sia giunto il momento di cambiare marcia. Sono uscito dall’associazione qualche anno fa per motivi personali e ho perso di vista quello che è il lato decisionale dell’associazione, ma penso che la Banda Omero Ruggieri abbia bisogno di scuotersi, di scrollarsi di dosso tanti fardelli che si porta dietro dal passato e guardare al futuro come una realtà importante, anzi, imprescindibile per la città di Montegranaro.
Le varie vicissitudini che il progetto ha vissuto, dovute alla necessità di fondi sempre più pressante e alla difficoltà di reperirli, hanno lasciato strascichi. Attualmente la Banda vede una partecipazione di un’altra associazione, gli Amici della Musica, che sono una sorta di azionisti di maggioranza, come un loro socio ha affermato in una conversazione con me qualche tempo fa. Questo, e la continua necessità di ricercare di fondi, tengono la banda lontana dal resto del mondo associativo e, dopo tanti anni, le impediscono di diventare davvero quello che dovrebbe essere per sua natura: un patrimonio comune.
La soluzione è una sola: eliminare i problemi economici. Le strade privatistiche oggi sono impercorribili ed è totalmente utopico quello che l’ex presidente Sandra Conti chiede alla cittadinanza di Montegranaro: l’azionariato popolare, per essere efficace, dovrebbe essere diffusissimo e, vuoi per la crisi, vuoi perché la banda stessa stenta a farsi riconoscere come patrimonio comune, non vedo questa come una strada percorribile. L’unica vera strada è che il Comune di Montegranaro riconosca l’utilità sociale e culturale del progetto e lo finanzi in toto.
La banda è preziosissima perché fornisce educazione musicale, e l’educazione musicale è fondamentale per la costruzione di una personalità aperta, intelligente e disciplinata. Nel contempo svolge una funzione sociale in quanto fornisce ai giovani, in quest’epoca di vuoto emozionale e morale, un obiettivo alto e prezioso. Infine svolge un’innegabile funzione culturale, diventando strumento utilissimo per ogni sorta di manifestazione cittadina. Tutto questo venga riconosciuto dal Comune e sia motivo perché la Banda venga finanziata pubblicamente. Del resto di soldi buttati via su progetti bislacchi ed effimeri ne abbiamo visti anche troppi. Questo è un investimento per Montegranaro. Si abbia il coraggio di farlo e si tolga dal pantano questa bella realtà che, altrimenti, potrebbe avere un futuro piuttosto fosco.
                                           
Luca Craia