Una seduta del Consiglio Comunale piuttosto noiosa, quella di ieri
sera, come del resto era lecito aspettarsi trattandosi prevalentemente di una
discussione sui numeri. Però poteva andare peggio e qualche elemento di
interesse c’è stato, a cominciare da Gianni Basso che ha giustamente avuto da recriminare
sulla sorte delle sue amate fontane.
Lo abbiamo anche detto ripetutamente da
queste pagine: le fontane sono state tutte abbandonate e, consentitemi, è una
cosa davvero squallida quanto frequente. È il guai ai vinti moderno: quando
cambia l’amministrazione comunale tutto quello che ha fatto la precedente va
buttato via, anche se è costato caro, anche se lasciarlo marcire rende un
pessimo servizio alla città.
E a proposito di fontane è stata molto interessante l’uscita del
Sindaco che ha dichiarato al microfono che il motivo per il quale è stato
rimosso il famoso “monumento alle palle che girano”, ossia la fontana che era
al centro dei vecchi giardini di viale Gramsci e misteriosamente scomparsa, è
che pesava troppo e causava la frana. Quindi, considerando che la palla avrà
pesato cinque o sei quintali (vado a occhio), se in quel punto fanno capannello
setto o otto persone di media corporatura si rischia di far crollare tutti i
giardini nuovi, per cui occhio.E comunque, visto quanto era costata, la si poteva mettere da un'altra parte.
Il dato politico più rilevante, però, è l’ufficializzazione dell’uscita
dalla maggioranza da parte del gruppo di Sel. Si sapeva, nei fatti era già
accaduto, ma mancava che fosse dichiarato. La dichiarazione c’è stata e,
quindi, la maggioranza di governo perde un pezzo importante. La motivazione la
sappiamo ma è grave: Sel accusa l’Amministrazione Mancini di aver instaurato un
governo oligarchico, dove le decisioni vengono prese a porte chiuse da poche
persone. Non è un’accusa da poco nei confronti di uno schieramento che, in
campagna elettorale, aveva sbandierato collegialità, partecipazione e
trasparenza. Su questo fronte registriamo l’intervento, politicamente non
richiesto e non dovuto, di Roberto Basso che ha sentenziato quanto sia
liberatorio per la maggioranza il fatto che Sel la lasci. Contento lui…
Luca Craia