L’amico Massimo De Luce segnala la situazione dei cipressi del bel
viale del nostro cimitero. Le piante sembra siano state colpite da un fungo che
causa una malattia tipica di questo tipo di conifera chiamata “cancro del
cipresso” anche se, per esserne certi, sarà necessario farle visionare da un
esperto. Se si trattasse di questo staremmo parlando di un’infestazione
piuttosto seria che va combattuta tempestivamente anche perché, a quanto pare,
la forma migliore di cura è la prevenzione che, in questo caso, non è più
possibile. Per cui occorre che si prendano immediati provvedimenti prima che
perdiamo anche questo pezzo di verde che, oltre a essere importante da un punto
di vista sia naturalistico che urbanistico, è anche un pezzo della storia del
nostro paese.
Di seguito incollo alcune informazioni che ho reperito il rete circa
questa malattia.
Il cancro del cipresso è una
malattia causata da un fungo,
il Seiridium cardinale,
e colpisce diverse specie di cipresso;
la presenza di questa malattia è stata appurata per la prima volta nel 1928 in
Nord America e da allora si è diffusa anche in Nuova Zelanda e anche in Europa.
In Italia è giunta nel 1951 in Toscana, ma oggi è diffusa in tutto il Paese e
provoca ingenti danni.
Accorgersi se un cipresso ha
contratto questa malattia è abbastanza semplice: innanzi tutto la pianta ingiallisce, poi i
rametti si arrossano fino a disseccarsi; questo fenomeno si manifesta
gradualmente in tutta la pianta e può avvenire dall’esterno all’interno e
dall’alto verso il basso.
Sui rami colpiti, soprattutto
alla base, si nota la fuoriuscita della resina e il legno appare di colore più
bruno rispetto a quello delle parti non colpite dal fungo. Con l’aggravarsi
dell’infezione, la presenza del cancro del
cipresso si nota anche a livello della corteccia, nella quale si
presentano spaccature e cavità.
Il fungo che provoca il cancro del cipresso si propaga
con il vento, le piogge, la resina e altre piante infette; il fungo riesce a
penetrare all’interno della pianta servendosi di eventuali lesioni o attraverso
altri insetti o, ancora, tramite le ferite provocate dalla potatura.
I periodi più favorevoli per la
diffusione del fungo
sono l’autunno e la primavera, in quanto su
sviluppa meglio in presenza di un’elevata umidità ambientale; anche i Coleotteri
presenti nella pianta possono fungere da vettori accidentali della diffusione
del fungo.
Per combattere il fungo del cipresso bisogna ricorrere soprattutto alla prevenzione, facendo
attenzione a non comprare piante potenzialmente infette ed eliminando le parti
della pianta colpita dal fungo; è bene trattare i tagli dovuti dalle potature
con appositi prodotti e disinfettare gli attrezzi usati per quest’operazione.
Sono utili anche dei trattamenti a base di sale di rame o contenenti
benzimidazolici, due sostanze che, in caso di particolare gravità dell’attacco,
possono essere miscelate insieme. (http://www.pollicegreen.com/cancro-del-cipresso/10362/)