Visualizzazione post con etichetta furto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta furto. Mostra tutti i post

mercoledì 25 gennaio 2017

I ladri di merendine e l’utilità della videosorveglianza



La videosorveglianza serve a poco se non c’è un operatore in tempo reale a controllarla. E a Montegranaro non c’è. La videosorveglianza serve a poco se, una volta identificato il delinquente, questo rimane a piede libero. Questo accade nella stragrande maggioranza dei casi. Non dico che la videosorveglianza non serva, dico che serve a poco se non ci sono azioni e politiche concomitanti e di supporto, e queste non ci sono.
La dimostrazione l’abbiamo avuta oggi, con la notizia dell’ennesimo furto del “ladro di merendine”, per citare Camilleri, in Comune. Questa banda di piccoli delinquenti, probabilmente minori, colpisce ormai da tempo e sempre con le stesse modalità. Attacca edifici pubblici, entra rompendo qualche infisso debole, svaligia la macchinetta delle merendine e racimola gli spiccioletti che trova in giro lasciando tutto sottosopra.
L’ultimo colpo prima di quello al Municipio lo hanno compiuto poche settimane fa alle scuole elementari rosse. Stesso modus operandi, sono molto probabilmente sempre loro. Solo che, alle scuole elementari, ci sono diverse telecamere a monitorare il perimetro dell’edificio. Come mai questi delinquentelli sono ancora a piede libero? Come mai ancora possono compiere i loro misfatti? La domanda, ovviamente, è puramente retorica.
                                      
Luca Craia

A Montegranaro non passa il delinquente. Bravi i Montegranaresi.



La storia della Panda rubata che ha tenuto testa alle discussioni di ieri, oltre al fatto di cronaca, se vogliamo, singolare, ci propone una riflessione secondo me importante: Montegranaro, questo paese che preoccupa per il suo manifesto torpore e per questa incapacità latente di creare – o di ricreare – comunità, questa volta ha dimostrato coesione e unità muovendosi all’unisono contro qualcosa che ammala la società, che rende il paese insicuro, che mina il nostro modo di vivere. Grazie alle nuove tecnologie, in particolar modo a Facebook che, questa volta, è stato utilizzato come strumento positivo, si è riusciti a ottenere due risultati importanti: il ritrovamento della macchina rubata e la dimostrazione che i Montegranaresi non accettano il crimine come normalità.
I fatti li sapete: la macchina del Consigliere Comunale Anna Lina Zincarini è stata rubata davanti alla sua attività commerciale, con estrema facilità perché Anna Lina, da Montegranarese verace, ancora ha fiducia nel prossimo e lascia le chiavi a bordo. Prontamente gli amici prima, e molti altri subito dopo, hanno diffuso, su Facebook e altri mezzi di comunicazione web, l’appello a prestare attenzione, a cercare la macchina, a non accettare questo fatto come irrisolvibile. La mattina dopo uno di noi, un abitante del centro storico, una persona di Montegranaro al 100% nel sangue e nell’anima, Tullio Di Chiara, ha visto la macchina e ha avvisato Anna Lina. Allertati immediatamente anche i Carabinieri ci si è resi conto che, sul posto, c’era una delle telecamere di videosorveglianza del Comune e si è andati a visionare le immagini che hanno mostrato il volto del ladro: una donna magrebina che, una volta utilizzata l’auto per farci chissà cosa, l’ha tranquillamente parcheggiata sotto casa.
Per tutta la giornata l’appello per ritrovare la macchina ha girato all’impazzata su Facebook e in giro per Montegranaro c’era una grande attenzione, una specie di gara a chi notasse la vettura in giro. E qui Montegranaro ha mostrato una grande forza, una grande coesione che prevarica la rilevanza del gesto criminale in sé. Un gesto criminale che ha fatto male alla vittima ma che, se analizzato, vede un’ingenuità disarmante da parte dell’autore, un modus operandi strano e difficile da spiegare. Ma i Montegranaresi sono stati grandi.
Il ruolo della telecamera è stato importante per individuare l’autore del gesto, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare ed evitiamo il solito giochetto (già in atto) di prendersi meriti non propri: il merito è di Montegranaro, nella fattispecie dell’amico Tullio che per primo ha notato la macchina ma anche di tutti coloro, e sono tanti, che hanno fatto girare l’appello su Facebook. La telecamera è servita solo a smascherare questo “pericolosissimo criminale” che parcheggia la macchina rubata sotto casa. Comunque, nessuna polemica: voglio solo rimarcare come Montegranaro, quando vuole, sa ritrovarsi unita nonostante tutto.
Prendiamo spunto da questa storia e continuiamo così. C’è ancora una speranza per tenere vita questa comunità, insistiamo, lavoriamoci, riprendiamoci il nostro paese. Abbiamo dimostrato che non vogliamo che ci venga tolta la nostra tranquillità, il nostro modo di vivere, la nostra libertà di lasciare le chiavi sul cruscotto senza che qualcuno ci rubi la macchina. Continuiamo così, facciamo in modo che sia chiari il messaggio: a Montegranaro non si passa.
                                      
Luca Craia

martedì 24 gennaio 2017

Le telecamere smascherano il ladro d’auto. Stavolta hanno funzionato. Incredibile la storia



Dopo tanti casi in cui, nel momento in cui servivano, le telecamere di videosorveglianza del Comune di Montegranaro non hanno funzionato, diventando per questo leggendarie tra la popolazione, per una volta sono servite a identificare l’autore di un gesto criminale. L’auto rubata al Consigliere Comunale Anna Lina Zincarini ieri, infatti, è stata ritrovata stamattina, come saprete, nei pressi delle scuole rosse, in via Marconi. È una zona che ricade sotto il raggio di azione di una telecamera di videosorveglianza fatta installare da un privato e poi allacciata alla rete comunale e l’apparecchio questa volta ha fatto il suo dovere, inquadrando il ladro.
Si tratta di una donna di origine magrebina residente nella zona. Pare che la donna abbia tranquillamente parcheggiato l’auto rubata vicino casa, verso la mezzanotte di ieri, per poi andarsene tranquillamente a casa, distante un centinaio di metri. La storia appare incredibile perché non si capisce cosa volesse fare la donna. Ora saranno i Carabinieri a cercare di capire cosa frullasse in testa a questa ladruncola improvvisata; sicuramente lo scherzetto le costerà qualche conseguenza penale, anche se, come al solito, in pratica e molto probabilmente non succederà niente.
                                      
Luca Craia