Visualizzazione post con etichetta giacomo beverati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giacomo beverati. Mostra tutti i post

domenica 5 febbraio 2017

La rabbia delle associazioni



Traspare molto chiaramente dagli articoli usciti dopo la conferenza stampa di venerdì sera, la rabbia che noi responsabili delle tre associazioni che si occupano di centro storico, Arkeo, Città Vecchia e Labirinto, proviamo. Del resto era esattamente quello che volevamo comunicare: rabbia, senso di impotenza, sentimento di sconfitta dopo anni di impegno, sacrificio, lavoro duro e a volte ingrato per poter ridare vita a un centro storico moribondo. La proviamo perché cominciamo a non vedere la via d’uscita, di fronte a un nulla reale, a una totale assenza di un piano, un progetto, una visione di insieme.
Con l’assessore Beverati sembra inutile parlare. Città Vecchia ha sicuramente un dialogo migliore del mio, ma si sta arrendendo, visti i risultati, le promesse mancate. Del resto lo abbiamo visto subito dopo la prima conferenza stampa delle tre associazioni consorziate, quando l’assessore rispose a mezzo stampa parlando di un fantomatico progetto per il centro storico che i fatti hanno dimostrato non esistere: un progetto che non è finanziato non esiste, e né sul bilancio né sul piano triennale delle opere pubbliche troviamo traccia di quanto affermato dall’assessore che, quindi, o sognava o mentiva.
Stiamo davvero toccando il minimo storico per quanto riguarda l’impegno del Comune per il centro. È proprio questo che ci ha fatto accantonare le divergenze e ci ha fatto rimettere a lavorare insieme. Un fatto positivo, senz’altro, ma certamente non per merito di Beverati che se ne vantava. Il vero motivo è che ci siamo resi conti che i problemi sono diventati talmente gravi che le cose che ci dividevano ora appaiono irrilevanti.
Ma dobbiamo tenere accesa la speranza. Noi continueremo a lavorare su una proposta, continueremo a studiare il problema e a cercare la soluzione. Ci auguriamo che Beverati e l’Amministrazione Comunale cambino atteggiamento e si mettano a lavorare con noi. Altrimenti sarà la fine per il nostro centro storico. È l’ultima occasione.
                                      
Luca Craia

mercoledì 1 febbraio 2017

Quanto costa il turismo di Beverati? Quali risultati?



Quanto costa il “progetto” turismo dell’assessore Beverati per Montegranaro? Intanto diciamo che un progetto non c’è, che si va a tentoni, sperimentando, affidandosi a destra e a sinistra in un settore in cui, visti i risultati dopo tre stagioni estive pressochè inesistenti, si può dire che si ha davvero poca competenza.
Turisti a Montegranaro se ne sono sempre visti pochi, lo dico a ragion veduta visto che per anni mi sono impegnato nella promozione turistica del paese senza chiedere un centesimo alle casse comunali e ottenendo risultati apprezzabili per quanto modesti. Poi è arrivato Beverati che ha deciso di percorrere altre strade e i risultati sono quelli che vediamo: i turisti a Montegranaro non vengono più. Però anche per l’anno 2016 si è rinnovata l’adesione al progetto “Noi Marche” spendendo 1200 Euro.  
Il progetto “Noi Marche” è un buon progetto e in molti comuni sta funzionando. Da noi no e c’è da chiedersi perché. Posso azzardare un’analisi: Montegranaro non ha una grande vocazione turistica ed ha poche attrazioni di livello culturale. Quelle poche, però, sono molto importanti, preziosissime, come l’ecclesia di Sant’Ugo che costituisce un unicum assoluto. Certo che, da sola, Sant’Ugo non può richiamare folle di turisti, ma inserita in un pacchetto di offerte complessive sul territorio assume un valore enorme. Questo era il progetto che, come Arkeo, abbiamo seguito per anni, lavorando in rete con altre realtà territoriali e proponendo offerte di visite non incentrate tutte su Montegranaro ma spalmante sul territorio.
La nostra esperienza e il nostro know how sono stati immediatamente messi a disposizione dell’assessorato al turismo nel momento stesso dell’insediamento del nuovo assessore, ma si è reputato affidarsi ad altre realtà che, però, erano prive della nostra esperienza. Da lì i tentativi di fare turismo fin qui falliti, ma anche l’affossamento dello sforzo da noi compiuto in anni di lavoro e sacrifici, vanificato dalla “concorrenza” del Comune che è arrivata addirittura alla manifesta volontà, espressa dal Sindaco stesso a mezzo stampa, di esautorarci dalla custodia della stessa Sant’Ugo, cosa, peraltro, riuscita.
Dopo due anni e mezzo di gestione del turismo da parte di Beverati possiamo affermare che la sua impostazione non ha prodotto risultati apprezzabili ma qualche danno. Ci sono altri due anni e mezzo davanti, prima delle elezioni. Auguriamoci una presa di coscienza e una opportuna correzione.
                                      
Luca Craia

venerdì 27 gennaio 2017

Beverati fa infuriare gli Ebrei di tutta Italia con la sua Giornata della Memoria personale.



Non era facilissimo ma c’è riuscito. Giacomo Beverati, il colto assessore alla Cultura del Comune di Montegranaro, è stato capace, in un colpo solo, di fare arrabbiare gli uomini di cultura di sinistra (i sedicenti tali sono in tutt’altre cose affaccendati), di mettere in imbarazzo l’alleato di estrema destra e di mandare su tutte le furie la comunità ebraica di Facebook. Come ha fatto? Ha invitato un suo “grande amico” (sono tutti amici suoi, quelli che invita), Diego Fusaro, a parlare di “memoria contesa” al teatro La Perla.
Io non andrò  perché avro altro da fare, quindi non posso e non voglio scendere nel merito dell’argomento trattato. Però ho molti amici ebrei che mi hanno subito fatto notare quanto fosse brutto il concetto di “memoria contesa”, come se non esistesse una verità storica ma bisognasse trovarne una che accontenti tutte le parti in lizza, revisionisti compresi.
Le reazioni del mondo ebraico sul social network sono furiose e gli epiteti si sprecano, sia per il giovane filosofo che per il nostro assessore. Ho notizia di discussioni accesissime contro l'operato del nostro su diversi gruppi Facebook di cultura ebraica. C’è però un risvolto positivo: Montegranaro è diventata famosa. Grazie Giacomo!
                                      
Luca Craia