Tra una strizzatina d’occhio al Movimento 5 Stelle, che pare stia
molto simpatico al gruppo consiliare di Ubaldi, e uno sputacchio di veleno
contro l’ex sindaco Gismondi, leggiamo non senza meraviglia l’ennesimo
comunicato di Liberi per Montegranaro, ancora una volta pubblicato sulla pagina
Facebook di Gioventù Libera, questo organismo interno agli ubaldiani che ancora
non siamo stati capaci di capire cosa sia e, soprattutto, chi ne sia
responsabile. Un comunicato che, come sempre, più che spiegarci la politica
della maggioranza di cui Liberi per Montegranaro fa parte, attacca duramente l’opposizione
e non per quello che fa ma sulle persone. Dicono che non sono interessati ad
essere simpatici e questo pare molto evidente, ma al di là di questo vorremmo
capire anche le linee politiche di questa maggioranza, e non il solito elenco
dei faremo e degli abbiamo fatto.
Vorremmo capire, per esempio, quale sarà il criterio che muoverà le
prossime asfaltature di strade, perché 10 e non 100 e non 1000 visto che le
nostre strade sono tutte in condizioni pietose. Vorremmo capire perché questo
irrigidimento sull’intervento di viale Gramsci quando la popolazione si sta
dimostrando contraria. Vorremmo comprendere quale è la logica che porta a
parlare di consumo di suolo 0 senza fare un piano per incentivare il recupero
del patrimonio edilizio esistente. Vorremmo capire perché il centro storico è
scomparso dai programmi. Vorremmo sapere quali politiche sociali si vogliono
intraprendere, visto che, oltretutto, Liberi per Montegranaro esprime l’assessore
ai servizi sociale (ancorché il più taciturno nella storia del nostro Consiglio
Comunale).
Di tutto ciò, però, il comunicato non dice. Dice che Gastone è brutto
e cattivo, ricorda commissariamenti e cose non fatte. Ma le risposte che la cittadinanza
vorrebbe non vengono date. Ci si limita a spiegarci che non si punta a essere
simpatici e questo lo avevamo capito da soli. E quello che si evince è che
ancora la sindrome dell’opposizione perenne non è passata. E forse mai passerà.
Luca Craia