Visualizzazione post con etichetta giuseppe. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giuseppe. Mostra tutti i post

lunedì 29 settembre 2014

Nuciari è un patrimonio.



Con Giuseppe Nuciari non vado perfettamente d’accordo e credo sia normale: senza peccare di immodestia, siamo entrambi persone creative e talvolta abbiamo idee diverse su cosa e come fare, idee che possono anche entrare in contrasto. E spesso, in contrasto, ci siamo andati, fermo restando il rispetto personale che non è mai mancato. Gli ho sempre riconosciuto, comunque, grandi capacità e di queste voglio parlare ora.
Nuciari è l’anima del Veregra Street, è l’uomo che ha trasformato una sagra paesana in un evento di portata internazionale che tutti ci invidiano e che molti imitano non riuscendo, però, ad ottenere i risultati che, sotto la guida del nostro Direttore Artistico, a Montegranaro si ottengono ogni edizione di più. Le sue capacità le ha dimostrate ultimamente a Monte San Giusto, innalzando il livello del festival Clown & Clown in corso in questi giorni in maniera sostanziale. La sua competenza lo ha portato alla guida della Federazione Nazionale Artisti di Strada. Direi, quindi, che quest’uomo rappresenta indubbiamente un patrimonio per il nostro Comune. Da tenersi stretto.
Non è una sviolinata la mia, con Nuciari probabilmente continuerò ad avere un rapporto conflittuale come è sempre stato. Per questo scrivo per fargli i complimenti e testimoniare ancora una volta la mia stima che, nonostante gli scontri passati e futuri, non è in discussione.

Luca Craia

domenica 22 giugno 2014

Il giorno dopo la festa il paese è pulito.



Ieri sera Montegranaro era invasa dalla gente. Persone dappertutto, gente che mangiava, beveva, rideva, scherzava, che si godeva gli spettacoli del Veregra Street Festival o, semplicemente, si lasciava trasportare dal flusso della festa. Tanta gente, insomma, nonostante che, contemporaneamente, sulla costa si festeggiavano le bandiere blu e, di conseguenza, la “concorrenza” di altri festeggiamenti era forte.  Ma ormai Veregra Street è diventato qualcosa di davvero importante, che richiama appassionati e curiosi da tutto il territorio e, quindi, nonostante forse una leggera flessione di pubblico considerando che fosse sabato, la prima serata del Festival è stata un successo di pubblico indiscutibile.
Nonostante le tante persone che hanno girato per Montegranaro, però, stamattina la città era pulita a specchio: non c’erano cartacce, bicchieri, bottiglie vuote. Sembrava quasi che non ci fosse stato nulla la sera prima. Ora, non credendo a certi miracoli, mi resta difficile pensare che la gente sia stata tanto educata da non sporcare. Immagino, invece, i nostri operai comunali che, nonostante la giornata di domenica, da stamattina presto si sono adoperati per rendere a Montegranaro un aspetto civile. Lasciatemi plaudire loro, quindi, anche in considerazione dell’organico risicato di cui il nostro comune dispone. Bravi, bel lavoro, continuiamo così.

Luca Craia

mercoledì 5 febbraio 2014

E Veregra Street come se la cava?



Tutte queste batoste giudiziarie che cadono sul Comune di Montegranaro, che si chiamano tecnicamente “debiti fuori bilancio”, proprio sul bilancio vanno a influire e le conseguenze le andremo a pagare più o meno tutti. Preoccupante è quello che potrebbe riflettersi sul comparto culturale, che già non è che fosse stato potenziato più di tanto dalla passata amministrazione eccezion fatta per il Veregra Street Festiva, l’evento punta del nostro programma culturale annuale, diventato negli anni una kermesse di livello internazionale e punto di riferimento del settore.
In sostanza, se a Montegranaro c’è una sola cosa che funziona questa è proprio il Veregra Street, che può essere criticato quanto vogliamo ma la cui importanza è fuori discussione. Ed è proprio il Veregra Street festival a destare preoccupazioni in conseguenza degli enormi esborsi cui il Comune è chiamato a causa della pessima politica degli ultimi quindici anni. Come influirà tutto questo sulla disponibilità economica del comparto cultura? È molto probabile che qualche conseguenza ci sarà, ma si auspica che non si vada a ledere la qualità del festival. Dopo l’annullamento del carnevale causa soldi, ci mancherebbe far perdere di valore l’unica cosa buona rimasta. Speriamo si trovino soluzioni adeguate per salvaguardarlo, magari abbassandolo un po’ di tono, ma senza sminuire il fiore all’occhiello della città. Sia occasione per migliorarlo, semmai.


Luca Craia