Il fregio centrale - si notano i danni dell'acqua |
È una buona notizia quella che
apprendiamo dalla pagina Facebook dell’assessore Roberto Basso: è stato
finalmente ripulito il primo piano del Palazzo Comunale, chiuso da anni per una
ristrutturazione mai avvenuta e abbandonato al più totale degrado, con un tetto
che fa acqua da tutte le parti e aperture che hanno permesso ai piccioni di
darne un habitat ideale con conseguente ingente deposito di guano. Il primo
piano del Municipio ospita, tra l’altro, quello che era il Teatro Novelli, un
delizioso teatrino di fine ‘800 che fu distrutto quasi totalmente per dare
spazio all’ufficio anagrafe e, su un soppalco, all’archivio comunale. Del
vecchio teatro rimangono due palchetti, diversi fregi tra cui un bellissimo
rosone a tempera al centro del soffitto.
La dottoressa Letizia Vallesi e l'ingegner Fabio Alessandrini durante l'ultimo sopralluogo |
Già nel 2011 Arkeo si era
occupata del teatro, proponendo all’allora Sindaco Gismondi un progetto di
recupero dello stesso finanziato da sponsorizzazioni già reperite. Il progetto
però fu inspiegabilmente rifiutato dall’amministrazione comunale. Lo scorso
marzo facemmo istanza al Commissario Prefettizio Maurizio Ianieri di un atto di indirizzo che
dava priorità assoluta al restauro del teatro. L’istanza fu recepita e fummo
incaricati dal Commissario stesso di effettuare un sopralluogo insieme al
responsabile dei Lavori Pubblici l’ingegner Alessandrini. Durante tale
sopralluogo, avvenuto il 14 maggio 2014, si rilevò lo stato di degrado
gravissimo dell’intero piano con particolare riferimento ai fregi del teatro e
alla volta in camorcanna dello stesso che, interessati da importanti
infiltrazioni d’acqua, rischiano il collasso. Si rilevò anche come fosse
improcrastinabile un intervento di rimozione del guano di piccione e di
chiusura dei pertugi tramite i quali i volatili potevano annidarsi
nell’edificio.
Il guano di piccione e carcasse di animali morti. Tutto ciò oggi è stato finalmente rimosso. |
Con la notizia di oggi data da
Basso, che apprezzabilmente spiega che l’iniziativa parte dal commissario e non
dall’attuale amministrazione, si è fatto un primo piccolo passo verso il
recupero di questo bene culturale importantissimo per Montegranaro, fermo restando
che l’intervento di ristrutturazione non è rinviabile e, come asserito in
campagna elettorale dall’attuale maggioranza di governo, dovrà essere
prioritario.
Luca Craia