Continua a scivolare nel grottesco la questione del nuovo Consiglio di
Istituto dell’IC Montegranaro-Monte San Pietrangeli che non si è esaurita in
tutto il suo lungo e incredibile strascico di polemiche nemmeno con l’elezione
della giunta e del Presidente. Anzi, è proprio la figura del nuovo Presidente
che riaccende la polemica, in verità tutta concentrata nella parte inquadrabile
con la lista numero uno, con un bel contributo, per quanto non ufficiale, da
parte de governo cittadino, così come, almeno, afferma oggi Il Corriere
Adriatico. E se lo dice il Corriere Adriatico, sempre così bel informato sulle
cose che riguardano la Giunta Mancini, c’è da crederci.
Ora l’oggetto del contendere sarebbe proprio il Presidente, il signor
Giampiero Casenove da Monte San Pietrangeli, eletto nelle file della lista
numero quattro, e reo, secondo alcuni membri del Consiglio eletti con la lista
uno, proprio di essere di Monte San Pietrangeli. Il fatto che il Presidente non
sia di Montegranaro viene definito uno sfregio alla città di Montegranaro. Quindi
i cosiddetti progressisti, quelli che danno di buon grado le case popolari agli
stranieri piuttosto che agli Italiani e che fanno capriole per promuovere la
cosiddetta integrazione (salvo poi creare ghetti di stranieri in cui qualche
povero Italiano rimane chiuso, ma sono danni collaterali), reputano l’elezione
di uno straniero di Monte San Pietrangeli un’offesa.
Chissà perché un non Montegranarese non dovrebbe essere nominato
Presidente. Perché Montegranaro ha più abitanti di Monte San Pietrangeli? O perché
è stato eletto nella lista dell’odiato Gismondi? Si temerà che porti con sé chissà
quali oscure malattie ataviche? O che imporrà all’educazione dei ragazzi riti
tribali ancestrali che noi Montegranaresi, molto più evoluti, abbiamo
fortunatamente dimenticato? Sarà un cannibale? Sarà un terrorista?
Io credo che sia una cosa vomitevole che chi dovrà partecipare alle
scelte sull’educazione dei nostri ragazzi sia capace di un tale pensiero. Trovo
nauseante questa mentalità medievale del campanile, strumentalmente utilizzata
per fare politica, ancora una volta, sulla pelle dei bambini. Io credo che sia
ora che qualcuno in piazza Mazzini, che tanto ha sponsorizzato la lista numero
uno e che, con ogni probabilità, sta soffiando sul fuoco delle polemiche,
cominci davvero a vergognarsi.
Luca Craia