Continua nel
suo delirio di onnipotenza il nostro inarrestabile assessore al tutto o quasi,
compreso l’ambiente, Roberto Basso. Leggiamo dall’ ennesimo comunicato Luce (ma
già lo sapevamo dalla convocazione del Consiglio Comunale, dove è iscritto all’ordine
del giorno) che è stato redatto, aggiungerei finalmente e viviadio, il
regolamento per la raccolta differenziata che introdurrà, anche qui finalmente
e vivaddio, norme su come conferire i rifiuti e sanzioni per chi non le
rispetta.
Allora voi
direte: cos’è che non ti sta bene? Non mi sta bene il solito modo poco
democratico e assolutamente non partecipato con cui si fanno le cose. Posto che
il regolamento è indispensabile e mi auguro che sia ben fatto e poi fatto
rispettare severamente, vista la pessima educazione di alcuni residenti a Montegranaro,
dall’espressione amministrativa di Montegranaro Riparti mi sarei aspettato,
ancora una volta da povero illuso, il rispetto di quanto promesso in campagna
elettorale, ossia la partecipazione.
La gente
denuncia continuamente, anche tramite le mie pagine, i tanti episodi di
maleducazione e inciviltà per quanto riguarda l’immondizia. Questo vuol dire
che la gente sente molto il problema, è cosciente. Allora perché non provare a
sentire la gente? Perché non fare delle riunioni? Perché non usare Facebook, col
quale è noto il rapporto di amore e odio che nutrono i nostri amministratori,
compreso il giovane Basso, per cercare di capire le esigenze e i problemi reali dei cittadini?
Infine: in Consiglio
Comunale che ce lo portano a fare questo regolamento, se Basso dice: “arriverà
il 4 agosto in Consiglio comunale il regolamento sulla raccolta differenziata
con sanzioni salate per chi, contrariamente a quanto stabilito, non vuole
ancora provare a differenziare”. Quindi ne diamo per scontata l’approvazione
così com’è, senza che nessuno, né l’opposizione né tantomeno i cittadini, sono
a conoscenza del contenuto. Quindi non sembra siano previsti emendamenti o suggerimenti dall'opposizione. Quindi, ancora una volta, viva la democrazia.
Luca Craia