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lunedì 1 agosto 2016

Veloci alla meta. A qualunque costo.



Mi ha fatto riflettere la domanda fattami da un giovane qualche tempo fa, di ritorno da una gita a Siena in corriera che abbiamo organizzato come Arkeo. Il ragazzo mi chiedeva come mai avessimo percorso solo strade interne per arrivare a Siena, perché non avessimo preso l’autostrada. Ho spiegato che non c’è alternativa, che non ci sono strade più veloci per andare a Siena.
E poi in corriera pensavo a Colfiorito e a tutti i paesini che ora si attraversano per andare dalle Marche all’Umbria. Ripensavo a quella strada percorsa spesso da solo, prima dell’alba, per andare in Toscana per lavoro, al ghiaccio d’inverno, alle stelle lucenti d’estate, al gusto della guida impegnativa, dell’uso intenso del cambio e del volante.
Mi sono anche ricordato di quella volta in cui, in pieno inverno e con un freddo feroce, andando ad Assisi con la famiglia, ci siamo fermati per pur caso in uno strano negozio di Colfiorito a cercare qualcosa da mangiare al volo. C’era una stufa a legna che mandava un tepore godurioso e un profumo di cose buone che stuzzicava appetiti non solo gastrici. Era un negozio senza bancone, con un cucinino sul retro dal quale uscì un ragazzo che prese le nostre ordinazioni e ci fece accomodare su delle panche coperte da cuscini intorno alla stufa accesa, in attesa che ci preparasse i nostri panini. C’era anche uno scaffale con dei libri. Attendendo si poteva leggere. Un’atmosfera strana, bella, d’altri tempi e di cose particolari, intime, legata a profumi e a immagini del passato, immagini inconsuete, senso di pace, idea di tempo immobile.
Ora che la superstrada Civitanova-Foligno è stata ultimata e aperta non attraverseremo più Colfiorito per andare alla versante tirrenica. Ora c’è un nastro di asfalto dritto, gallerie, corsie di sorpasso. Si guadagna almeno mezz’ora per valicare. Ma così dimenticheremo Colfiorito e gli altri paesini. Forse quello strano negozio con la stufa chiuderà perché non ci si fermerà più nessuno per caso. Bisognerà andarci apposta. Bisognerà uscire dalla superstrada per andare di proposito a sedersi davanti a quella stufa accesa.
Io non lo farò, lo so già. Mi farò sedurre dalla possibilità di metterci mezz’ora in meno per andare alla meta. E anche se l’idea di un panino col prosciutto, col pane fresco e il prosciutto affettato a coltello, mangiato in silenzio al caldo del fuoco di legna potrà in qualche modo tentarmi, sono certo che tirerò dritto, perché si va veloci, sempre.
La nostra civiltà va sempre più veloce, non concepisce di dover fare delle curve, delle salite e delle discese, per arrivare alla meta. Non concepisce di imbattersi per caso in qualcosa di bello. Le cose belle le conosciamo, scegliamo di andarci e ci andiamo velocemente, il più velocemente possibile. Siamo abituati a correre, a prendere sempre la strada più dritta e veloce. Arriveremo a Siena risparmiando mezz’ora di tempo. E del negozietto con la stufa rimarrà forse soltanto il vago ricordo di un tepore che appartiene alla fantasia.

Luca Craia

lunedì 23 maggio 2016

Sabato si inaugura la nuova ala della casa di riposo



Sono terminati i lavori di ampliamento del Residence per Anziani di Montegranaro, lavori importanti e onerosi, necessari per mettere a norma la struttura e per rendere il soggiorno degli ospiti più confortevole. È stato un grande impegno economico per il Consiglio di Amministrazione, con la collaborazione del Comune di Montegranaro, ma anche un impegno di tempo, come dice lo stesso Presidente, Lucio Melchiorri, che ha seguito personalmente l’andamento dei lavori con la stessa diligenza con cui dirige la sua azienda.  
Lucio Melchiorri
Sabato 28 maggio, quindi, alle 15.30 si inaugura l’ampliamento della struttura. Il programma è molto semplice: ci saranno gli interventi di rito dello stesso Presidente e del Sindaco, ci sarà la benedizione del Parroco e un buffet al quale è invitata tutta la cittadinanza. Credo sia motivo di orgoglio per Melchiorri aver portato a termine questo progetto, nonostante tante avversità e qualche trabocchetto politico al quale ha saputo reagire con stile e sobrietà. Ora che il suo mandato è davvero in scadenza, così come quello di tutto il Consiglio di Amministrazione, è giusto che riesca a prendersi questa soddisfazione.

Luca Craia

giovedì 5 maggio 2016

Inauguriamo la chiesa a rate



Tra ieri e oggi a Montegranaro sono accadute e stanno accadendo cose inimmaginabili, ai confini della realtà. Stiamo assistendo a scene che volevamo vedere ma per quali stavamo perdendo la speranza. Oggi operai del Comune hanno rasato l’erba nelle aiuole sotto la torre dell’acquedotto, ripulito via Volontari e via Solferino e, udite udite, aggiustato il muretto sopra l’avvistamento UFO che giaceva spezzato a terra da mesi.
Tutto questo perché domenica si inaugura la restaurata chiesa dei SS.Filippo e Giacomo e da quelle parti passerà un sacco di gente. Certo, non ci fosse stato questo evento, l’erba avrebbe potuto crescere indisturbata superando il metro d’altezza e il muro crollato sarebbe rimasto come vestigia per i posteri delle antiche popolazioni montegranaresi, già predisposto per ritrovamenti archeologici dell’anno 4000.
Ma siccome domenica arriva gente, e la gente vede, chiacchiera e dice male, e siccome i nostri amministratori sono molto sensibili a chi dice male, onde evitare ecco il pronto intervento. Poi possiamo lasciare che tutto torni come prima.
Da qui la mia proposta: anziché inaugurare la chiesa tutta insieme, perchè non la inauguriamo a rate, una cappellina ogni due mesi per esempio, un altare ogni tanto? Così magari quelli di piazza Mazzini sarebbero costretti a venire a fare l’ordinaria manutenzione in maniera ordinaria e non straordinariamente per un evento che non ricapiterà più.

Luca Craia