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mercoledì 5 ottobre 2016

Incendio all’Hotel House di Montegranaro. Ma è vuoto.



Non trova pace neanche dopo lo sgombero, il palazzo Botticelli. La scorsa notte, intorno alle 3.00, è divampato un incendio in un appartamento. Sembra che a prendere fuoco siano stati dei cartoni, unica cosa ancora presente nell’alloggio che è stato svuotato a seguito dello sfratto ordinato dal Tribunale che detiene la titolarità dello stabile. Un appartamento vuoto e, per di più, senza corrente che prende fuoco fa decisamente pensare alla natura dolosa dell’incendio senza bisogno di tante perizie.L'appartamento è stato dichiarato inagibile.
Episodi preoccupanti ci sono sempre stati in quello stabile, ma che perdurino anche senza che vi abiti quasi più nessuno è cosa ben strana. In effetti c’è rimasta una sola famiglia a viverci, cittadini stranieri che non sono stati oggetto dello sfratto perché regolari nel pagamento dell’affitto e, si dice, gente molto tranquilla. Quindi chi e perché abbia dato fuoco ai cartoni è un bel mistero, anche se qualche supposizione è lecita.
L’episodio, comunque, va ad aggiungersi a un quadro piuttosto preoccupante. Montegranaro è troppo spesso teatro di fatti di cronaca nera e questo è tutt’altro che tranquillizzante, tanto più che l’amministrazione comunale minimizza e, addirittura, pur incontrando il prefetto, non pone il problema.

Luca Craia

giovedì 17 dicembre 2015

Vietate i botti di fine anno.



Lo fanno già in molte città e paesi italiani: vietare i botti è segno di civiltà, visto che non c’è la civiltà di non utilizzarli. I botti creano gravi danni agli animali domestici, possono danneggiare il patrimonio architettonico e artistico delle città, possono causare incendi, sporcano le strade e costituiscono un costo per ripulirle, soprattutto sono pericolosi per l’uomo, in particolare per i piccoli.Ogni anno contiamo i danni, i feriti e i morti. Per eveitare tutto ciò basta un provvedimento del Sindaco.
A Macerata un’ordinanza del Sindaco vieta l’uso di botti, petardi e fuochi d’artificio in tutto il territorio comunale dal 24 dicembre al 7 gennaio. È un provvedimento perfettamente legale e tutela i cittadini, i loro beni e i loro amici a quattro zampe. Certamente non sarà poi facile far rispettare l’ordinanza ma intanto c’è e chi non la osserva infrange la legge. Sarebbe buna cosa si facesse lo stesso a Montegranaro.

Luca Craia

martedì 27 ottobre 2015

La Perla. Prende fuoco la parola “cinema”. Tentato suicidio?



Intorno alle 13 la scritta Cine Teatro La Perla, posta sopra l’ingresso di viale Gramsci del teatro montegranarese, ha preso fuoco. In particolare è stata la parola CINEMA a incendiarsi, sprigionando fumo e annerendo la parete retrostante. Spiegazione razionale: trattasi di cortocircuito. Può capitare, anche se la domanda sorge spontanea: è così facile, in un teatro appena ristrutturato e in procinto di essere re-inaugurato, che qualcosa prenda fuoco?
Ma c’è un’altra spiegazione. Forse più realistica ma non meno preoccupante. La parola cinema è depressa da tempo: sono anni che la sala è chiusa e anche negli anni precedenti la chiusura le cose non andavano affatto bene. Qualche tempo fa il vicesindaco ha candidamente ammesso che, per quest’anno, di cinema non se ne parlerà perché il Comune non ha richiesto i contributi regionali per l’adeguamento della sala al digitale. E così la depressione della parola Cinema è peggiorata, al punto che oggi, la poverina, piangendo e disperandosi, gridando “non mi vogliono più, per me non c’è più posto!” si è data fuoco. È grave, ma gli elettricisti non disperano di salvarla.

Luca Craia