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sabato 23 aprile 2016

La petizione sul centro storico arriva in Consiglio Comunale



L’Amministrazione Mancini ha da sempre dimostrato scarsissimo interesse per la volontà popolare, per il parere della gente comune, per le legittime istanze della cittadinanza. Da sempre ha palesato fastidio per ogni forma di interlocuzione, sia essa critica o di pura interpellanza. Nulla di strano, quindi, se una petizione, anche se firmata da 269 cittadini sia stata completamente ignorata dal Sindaco a cui era diretta e dal resto della Giunta. Mi riferisco alla petizione sul centro storico, da me promossa e protocollata in data 13 febbraio 2016, più di 60 giorni fa.
Solo che, così facendo, si è contravvenuto quanto prescritto nella legge prima del Comune di Montegranaro, lo Statuto che, regolando ogni comportamento della macchina ammnistrativa, stabilisce in maniera chiara come si tratta una petizione popolare.
L’articolo 34 dello Statuto Comunale del Comune di Montegranaro dice che, in caso di petizione, il Sindaco è tenuto ad assegnarla in esame all’organo competente entro 15 giorni dal ricevimento e a darne copia ai Gruppi Consiliari (comma 3). Questo non è avvenuto, almeno non risulta che ne sia stata data copia ai Gruppi Consiliari. Se la petizione è firmata da almeno 100 persone (la nostra è firmata da 269 persone), l’organo competente deve pronunciarsi entro 30 giorni (comma 4). Neanche questo è avvenuto o, quanto meno, non ne siamo a conoscenza. Al comma 5, invece, l’articolo 34 dello Statuto stabilisce che la decisione dell’organo competente debba essere resa pubblica “mediante affissione negli appositi spazi” in modo che i firmatari possano essere informati delle valutazione e decisioni assunte. Questo non è assolutamente accaduto.
Si tratta di una grave violazione dello Statuto Comunale ma, soprattutto, di una gravissima mancanza di rispetto verso i cittadini che si sono mossi utilizzando un mezzo democratico e previsto dallo Statuto Comunale per interloquire con il governo cittadino.
Il gruppo consiliare Viviamo Montegranaro, dopo aver letto il mio precedente articolo che lamentava questa grave mancanza di rispetto, ha deciso di proporre, come prescritto dallo Statuto Comunale stesso, sempre all’articolo 34 comma 6, la discussione dell’argomento trattato dalla petizione in Consiglio Comunale. Stamattina Gastone Gismondi ha protocollato la richiesta di iscrizione di questo punto all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale.
Non posso che ringraziare Gismondi e il gruppo di Viviamo Montegranaro per l’attenzione che hanno dimostrato verso quanto contenuto nella petizione e per essersi fatti carico dell’istanza dei firmatari della stessa. Ora si spera che, finalmente, venga data una risposta, sia essa di accoglimento o rigetto, che dimostri il giusto rispetto dei cittadini e delle norme stesse che regolano la vita pubblica montegranarese. Le regole vanno rispettate, prima di tutto da chi amministra e governa e, soprattutto, dal Sindaco.

Luca Craia

Il testo della petizione:

Come noto il centro storico di Montegranaro versa in uno stato di degrado e abbandono gravissimo. La situazione va avanti da anni e si aggrava sempre più in mancanza di interventi per risolverla. Da anni sono state emesse delle ordinanze di messa in sicurezza per alcuni stabili fatiscenti e pericolanti ma tali ordinanze permangono a tutt’oggi disattese. Nel frattempo altri fabbricati hanno iniziato a mostrare preoccupanti segni di decadimento tanto che, nei giorni scorsi, a causa del maltempo, lo stesso camminare per le vie del centro storico è apparso particolarmente pericoloso.
Fino ad oggi, alle richieste di intervenire per porre rimedio alla situazione, costringendo i proprietari di tali stabili a intervenire rispettando le ordinanze oppure espropriandoli e intervenendo direttamente come Comune, la risposta è sempre stata il diniego motivato dalla mancanza di fondi. Oggi, però, sappiamo che il Comune di Montegranaro dispone di cifre importanti che, però, sembra siano destinate a interventi di altra natura, come quello del riordino di viale Gramsci.
Reputando che il problema del centro storico debba essere prioritario rispetto ad altri interventi in quanto coinvolge la pubblica incolumità, siamo a richiedere che i fondi destinati al riordino di viale Gramsci vengano invece utilizzati per rendere efficaci le ordinanze di messa in sicurezza nel centro storico e per intervenire su quegli stabili che costituiscono un reale pericolo per i cittadini, ritenendo che le somme a disposizione siano più che sufficienti per risolvere la questione.

mercoledì 9 marzo 2016

Marzia Malaigia più vicina a Montegranaro dei Montegranaresi



Desidero ringraziare Marzia Malaigia, vice-presidente del Consiglio Regionale delle Marche, per la battaglia che sta conducendo su un tema che è partito l’anno scorso proprio da queste pagine ma che, purtroppo, non ha avuto alcun riscontro da parte della politica locale: il costo del trasporto scolastico. Vorrei fugare dubbi di partigianeria: le mie posizioni sono sempre state piuttosto distanti da quelle della partito della dottoressa Malaigia, la Lega Nord, anche se, ultimamente, registro molti punti con cui concordo con loro. Ciononostante non mi si può accusare di stare facendo una marchetta politica anche se certamente ci sarà chi lo farà. Sopravviverò.
La scorsa estate l’amico Mauro Raparo mi ha segnalato la questione della quale si stava occupando e sulla quale aveva già mosso diversi passi per fare chiarezza: si tratta di un calcolo molto probabilmente sbagliato e basato su parametri obsoleti e opinabili che vengono utilizzati per computare il costo della tratta scolastica Montegranaro-Fermo. Questo comporta un aggravio di spesa notevole sui biglietti e gli abbonamenti. Sollevai la questione sul blog sperando che qualcuno, nelle alte sfere montegranaresi, prendesse in mano il problema a livello politico ma il silenzio riecheggiò per mesi. È bene sapere e ricordare che il Comune di Montegranaro è uno dei principali azionisti della STEAT, la società che gestisce i trasporti.  Ciononostante nessuno se ne occupò.
Ci ha pensato, invece, l’esponente leghista che ha fatto un’interrogazione in Consiglio e ora sta conducendo una battaglia per avere chiarezza, visto che la risposta dell’assessore competente è stata del tutto insoddisfacente. Ringrazio quindi la dottoressa Malaigia per l’impegno profuso a favore delle famiglie montegranaresi e, nel contempo, mi sento di criticare aspramente l’atteggiamento dei nostri amministratori, che sarebbero anche di sinistra, forse, e quindi vicini ai bisogni delle classi più deboli, forse. Infatti le istituzioni del nostro paese sono state sorde, finora, e non sembra siano in procinto di essere miracolate e riacquistare l’udito. Evidentemente la questione non tocca loro né il loro elettorato. Forse.

Luca Craia

martedì 1 dicembre 2015

E Beverati smentisce Perugini



Il Consiglio di ieri sera è stato un tale guazzabuglio di argomenti che non riesco a focalizzarli tutti e tutti insieme, per cui ci scrivo a rate. È singolare la contraddizione palese, ma che in quel marasma può essere passata inosservata, tra quanto affermato da Perugini in risposta al Movimento 5 Stelle sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche e quanto poi detto da Beverati. Entrambi sono competenti in materia in quanto il primo ha la delega per lavori pubblici e urbanistica e il secondo quella per il centro storico.
Che ha detto Perugini? Che al momento non c’è un PEBA e nemmeno si pensa di adottarne uno. Però si sta programmando entro l’anno (quale? Il 2016?) la ristrutturazione del Municipio. Quindi le barriere architettoniche relative agli uffici comunali verranno rimosse in tempi brevi durante questo intervento.
Solo che poco dopo parla Beverati e, tra le tante cose, dice anche che, per ristrutturare il Municipio occorrerà intercettare dei fondi europei, altrimenti non c’è trippa per gatti. E allora? Le barriere architettoniche che spariranno a breve? La non necessità nell’immediato dell’adozione del PEBA? Chi dei due ci sta raccontando frottole?

Luca Craia