Superati i limiti della decenza in maniera abbondante a Civitanova
Marche, e per farlo ci volevano i Cinesi. Il nuovo centro commerciale tutto
made in China, nato sui ruderi del Civita Center abbandonato per il nuovo
commercial-monster del Cuore Adriatico, è stato aperto per tutte le feste di
Natale, compreso il 25. Tutto legale, certamente, e tutto regolare anche per i
sindacati per i quali i diritti dei dipendenti dei Cinesi valgono molto meno di
un incontro per far finta di fare incontrare culture diverse o di fare valere i
diritti di qualche nullafacente tesserato.
È sconcertante soprattutto leggere i commenti della gente, scorrendo
sui social network, alla notizia. La considerazione più comune è più o meno
questa: almeno loro hanno lavoro. Ecco, questo è il punto. Oggi, pur di
lavorare, siamo disposti anche a renderci schiavi e a giustificare che sfrutta
queste nuove forme di schiavitù, benedette dallo Stato e dai sindacati di cui
sopra. E così se ne vadano le nostre tradizioni, se ne vada la dignità dei
lavoratori. Ma se ne vada anche il centro di Civitanova sempre più
desertificato, se ne vadano in malora i piccoli commercianti che non potranno
mai competere tenendo aperte tutti i giorni le loro attività. È tutto legale,
signori, fatevene una ragione.
Luca Craia