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sabato 21 maggio 2016

DEFINITIVO - Chiusa la raccolta firme per la legge sulla legittima difesa.



Non so come giudicare il dato che scaturisce dalla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge sull’inviolabilità del domicilio e il diritto alla difesa a Montegranaro. Un paese di 13.000 abitanti, un paese ancora ricco nonostante tutto, un paese legittimante preoccupato per la sicurezza, un paese che subisce quotidianamente furti e atti criminali, non ritiene, secondo i numeri delle firme, che aumentare la possibilità di autodifendersi all’interno della proprietà privata sia importante.
Solo 637 Montegranaresi hanno posto la loro firma sul modulo depositato all’Ufficio Anagrafe. Sono pochi, inutile girarci intorno. Inutile dire che la gente è impegnata, non è così. Inutile dire che c’è disincanto per le questioni che riguardano la politica: questa interessa direttamente il cittadino. Inutile dire che il clima è avvelenato e che la gente ha paura a esporsi in qualsiasi modo. Inutile dire che il Comune non ha fatto nulla per informare i cittadini di questa possibilità. Inutile dire che nessun giornale ne ha mai fatto parola. Non c’è giustificazione. Credo che tutti o quasi abbiano saputo che si potesse firmare e credo che migliaia di Montegranaresi non l’abbiano fatto semplicemente perché sono indifferenti a tutto. Così come sono indifferenti gli Italiani. E i risultati li vediamo.

Luca Craia

venerdì 20 maggio 2016

Proposta di legge inviolabilità del domicilio, le firme sfondano quota 600



Alla chiusura degli uffici oggi le firme raccolte per la proposta di legge sull’inviolabilità del domicilio (legittima difesa in casa) a Montegranaro hanno di poco superato le 600 unità. Un dato che si conferma non entusiasmante ma che sta nelle cose. Montegranaro è paese apatico, immobile, indifferente, per cui, tutto sommato, poteva andare peggio. C’è comunque tempo anche domani mattina, per cui chi volesse firmare e non lo ha ancora fatto approfitti delle ultime ore. Si firma presso l’Ufficio Anagrafe.


Luca Craia

martedì 17 maggio 2016

Tutela del domicilio: Montegranaro non firma. 513


Paese strano il nostro: tutti preoccupati per la sicurezza e la criminalità ma quando c’è da fare qualcosa, anche semplice, che richieda poco sforzo, a muoversi sono pochi. A meno di una settimana dal termine sono solo 513 le firme raccolte a Montegranaro per la promozione della proposta di legge sulla tutela del domicilio, una proposta che è tutt’altro che liberticida, come qualcuno ha voluto far passare, ma che si pone l’unico obiettivo di tutelare maggiormente la proprietà privata aumentando il diritto ad autodifendersi.
I dati di paesi vicini al nostro sono ben altri, con numeri totali di firme raccolte lungamente superiore al nostro. Solo il 3,92% della popolazione ha sentito il problema e ha fatto la sua piccola parte andando all’Ufficio Anagrafe del Comune per firmare. Il resto della popolazione, evidentemente, non crede di correre rischi, forse vive in fortilizi inespugnabili o ha qualcuna delle miracolose telecamere del vicesindaco puntate addosso.
C’è ancora un po’ di tempo: si chiude sabato 21 maggio e il plico con le firme raccolte sarà ritirato e spedito lunedì 23 maggio. Speriamo che altrove la gente sia stata un po’ più partecipe e attenta e che la legge riesca a raggiungere il minimo di firme necessario.


Luca Craia

venerdì 6 maggio 2016

Il punto sulle firme per la proposta di legge sulla legittima difesa.



Facciamo il punto su come procede a Montegranaro la raccolta delle firme per presentare la legge di riforma sulla legittima difesa. A oggi sono state superate le 400 firme. È un buon risultato ma da un paese di 13.000 persone e con un certo grado di benessere ci si potrebbe aspettare molto di più. Conoscendo però l’apatia e l’indifferenza tipica dei Montegranaresi, che si agitano solo quando vengono colpiti direttamente, ci si può accontentare. Ricordo che si può firmare presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Montegranaro (e in quello di tutti i Comuni italiani) entro la fine di maggio.
Per chiarezza sotto trovate, ancora una volta, il testo della proposta:

Art. 1
(Modifiche all’articolo 614 del codice penale)
1. All’articolo 614 del codice penale sono apportate le seguenti modifiche:
a) Al primo comma le parole “da sei mesi a tre anni” sono sostituite dalle seguenti ”da uno a sei anni”;
b) Al terzo comma sono aggiunte le seguenti parole:”Ma si procede d’ufficio se il fatto è stato commesso per eseguire un delitto
perseguibile d’ufficio”:
c) Al quarto comma le parole “da uno a cinque anni” sono sostituite dalle seguenti “da due a sette anni”;
d) Dopo il quarto comma è inserito il seguente:
Colui che ha posto in essere una condotta prevista dai commi precedenti non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subìto in occasione della sua introduzione nei luoghi di cui al primo comma”.
Art. 2
(Modifiche all’articolo 55 del codice penale)
1. All’articolo 55 del codice penale, in fine, è aggiunto il seguente paragrafo: “
Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa
quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52”.


Luca Craia