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venerdì 20 novembre 2015

I Cinque Stelle prendono una posizione non richiesta e non schierandosi si schierano



Non era necessaria la presa di posizione del Movimento 5 Stelle sulle elezioni scolastiche. È vero che sono stati tirati “per la giacchetta” (termine che piace molto anche al vicesindaco), ma forse il silenzio sarebbe stato più elegante. E politicamente più corretto. Perché la nota diffusa oggi (alla vigilia delle elezioni) sulla pagina Facebook e sul blog pentastellati, nel suo prendere distanze da tutti si schiera in maniera piuttosto chiara a favore della lista numero 1. Dicendo che un Cinquestelle non sommerebbe mai due cariche, pur non facendo nomi, indicano in maniera piuttosto inequivocabile la figura di Gismondi che è stato contemporaneamente Sindaco e Presidente del Consiglio di Istituto e ora si ripresenta pur essendo consigliere comunale.
È un’indicazione di voto velata e neanche tanto, considerando che, oltretutto, nella lista numero 1 è candidato anche il fratello del portavoce montegranarese del movimento. Ora, io non capisco se queste sono ingenuità oppure manovre ben studiate, fatto sta che il comportamento appare molto “democristiano” e questo non è affatto nello stile 5 Stelle. Speriamo, quindi, che si tratti di ingenuità, appunto.

Luca Craia

martedì 17 novembre 2015

Troppo nervosi per il solo bene degli studenti



Il clima politico a Montegranaro è teso, direi avvelenato, fin da pochi mesi dopo l’elezione della nuova amministrazione. La reazione cattiva alle critiche e la vendicatività dell’Amministrazione Comunale ha portato un’esasperazione dei toni nel dibattito politico (se così ancora possiamo definirlo) che ha portato e porterà danni a lungo termine nei rapporti interpersonali anche al di fuori della politica, ferendo in maniera grave la vita della nostra comunità.
Pensavo, anzi, speravo che questa tensione potesse rimanere confinata all’interno dell’ambito strettamente politico. Pensavo che, in altre frange della società civile, la dialettica potesse essere più pacata per quanto lo scontro sulle singole questione potesse essere pesante. Evidentemente sbagliavo e a vedere come si sta conducendo la campagna elettorale (che tale non dovrebbe essere) per l’elezione del Consiglio di Istituto viene da pensare o a un contagio o a una contaminazione della politica in spazi dove la politica non dovrebbe entrare.
La presenza di due liste è una fatto positivo, sintomo di vitalità e propositività. Ma la seconda lista (che poi è la numero 1) dichiaratamente nasce in pura contrapposizione all’altra. Nel volantino che presto raggiungerà le famiglie degli allievi delle scuole montegranaresi (fatto piuttosto inusuale per un'elezione scolastica, sintomo di un impegno forse un po' fuori misura), si legge, infatti, che la lista è nata non per un progetto comune dei genitori che vi si sono candidati ma per “l’assenza di trasparenza nel gruppo di genitori che ci ha rappresentato nell’ultimo triennio”. È un’accusa grave verso il vecchio Consiglio ma ci potrebbe stare. Poi, però, a voler cercare bene, non vediamo alcuna proposta concreta. Quindi l’unico motivo per cui questo gruppo di persone si è messo insieme è quello di sostituirsi a chi ha retto il Consiglio fino a oggi.
Poi c’è l’accusa di politicizzazione nei confronti della lista nr. 2, che è quella espressa dal Consglio uscente. Un’accusa comprensibile, visto che in questa lista, tra gli altri, figura anche l’ex Sindaco Gismondi che è anche l’ex Presidente. Ma l’accusa viene da una lista dove le personalità impegnate in politica abbondano, per quanto, come hanno tenuto a precisare, non ricoprono incarichi. Francamente non capisco perché il non ricoprire incarichi possa assolvere da ogni accusa di politicizzazione ma è questo che ci si vuole far credere.
E tutto questo andrebbe anche bene, non fosse per i toni aspri, il guardarsi in cagnesco, il clima da guerra civile. Io stesso sono stato minacciato di una fantomatica denuncia solo per aver pubblicato l’elenco dei nomi dei candidati. Io credo che, non solo abbiamo toccato il fondo, ma che stiamo raschiando il barile. C’è un limite alla tensione politica e lo abbiamo superato da un pezzo. E la cosa più grave che questo clima accompagna l’elezione di un organo che dovrebbe concorrere alle scelte sull’educazione dei nostri giovani per la quale ritengo sia auspicabile una maggiore serenità. Credo che tuTti si debba fare una riflessione, abbassare i toni e concentrarsi sui temi concreti. Lasciando davvero fuori la politica, le sponsorizzazioni e i “mi piace” feisbucchiani di incattivite personalità istituzionali.

Luca Craia

venerdì 6 marzo 2015

Come faccio a farmi dare un incarico dal Comune?



Premesso che non ho alcun interesse a ricevere incarichi professionali dal Comune, mi pongo e pongo al paziente lettore di queste pagine, nonchè a eventuali amministratori o rappresentanti dell'opposizione che incappino su queste righe, una domanda: come si fa a ricevere un incarico professionale dal Comune di Montegranaro? Non voglio fare polemica, solo chiarezza. Apprendo, infatti, dai giornali che il Comune ha conferito tre incarichi di collaborazione autonoma e occasionale per svolgere mansioni all’interno dei propri uffici.
Non posso sindacare sul fatto che, tra il personale assunto regolarmente con pubblico concorso vi possano essere o non essere professionalità adatte allo scopo, e nemmeno se, tra il suddetto personale, qualcuno possa ritagliare dal proprio tempo di lavoro un po’ di tempo da dedicare a questi incarichi, facendo risparmiare soldi alla collettività. Nemmeno intendo lamentare alcunché di illecito, in quanto gli incarichi conferiti sono remunerati con cifre al di sotto del limite di legge  di € 12.000 e, quindi, conferibili direttamente e senza bandi.
La domanda (anzi, le domande) che mi pongo, in conclusione, è questa: come si fa a ricevere un incarico di questo tipo dal Comune? C’è una domanda da compilare? Una lista di persone incaricabili? Se sì, compilata secondo quali principi? C’è un legame con le liste di disoccupazione? Leggendo le delibere relative a tali conferimenti non trovo alcun riferimento a queste cose nè sul sito istituzionale del Comune e, quindi, mi domando cosa debba fare un giovane o un professionista per approfittare di possibilità come queste senza scavalcare nessuno, senza prevaricare nessuno, senza ledere i diritti di nessuno.

Luca Craia

lunedì 28 aprile 2014

Cattivissimi Stranamore!



Cattivi cattivi, quelli di Ediana Mancini. Non si fa così. Non si può mica presentare la lista proprio il giorno in cui la Sutor gioca al Palasavelli! Eccheccavolo! Parola di esperto. Il solito giornalista online che ad ogni occasione fa campagna elettorale per il suo amico ex sindaco non si fa sfuggire nemmeno questa e critica aspramente “chi ha preferito presentare la propria lista piuttosto che comprare, almeno, cento biglietti per vedere la partita e aumentare l’incasso destinato ai giocatori”. Certo, non è stato affatto carino da parte della lista Montegranaro Riparti presentare la lista proprio di domenica, proprio a ridosso dell’ufficializzazione dei candidati, proprio nel weekend lungo del 25 Aprile e, soprattutto, proprio la domenica in cui la Sutor gioca in casa e ha bisogno di incassi. Di gente, in verità, allo stadio di Montegranaro ce n’era parecchia. Difficile dire se tutti fossero tifosi di basket ma, anche la metà fosse stata appassionata di pallacanestro, il danno stimato dal nostro amico giornalista sarebbe ben superiore ai cento biglietti persi.
Si arrabbia molto, il giornalista, contro Stranamore, ma anche contro gli esponenti della provincia di Fermo che, invece di stare a preparare armi e bagagli in conseguenza del decreto Delrio, avrebbero dovuto andare alla partita a sostenere la Sutor. Così come è cattivissimo il Commissario Ianieri che avrebbe in mente di eliminare il contributo che il Comune, per mano della giunta Gismondi, in questi anni ha dato per sostenere la Sutor. Tutti cattivi, tutti contro la Sutor, tutti eccetto quel galantuomo del suo amico ex sindaco al quale, ancora una volta, il giornalista favorisce un pochettino la campagna elettorale. Come a dire: se non votate per lui siete contro la Sutor.

Luca Craia

domenica 27 aprile 2014

Presentate le liste. Le proposte sembrano più chiare. Ma non tanto.



Che Basso non vinca le elezioni mi pare piuttosto chiaro, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche dello stesso. Però va detto che è riuscito a mettere insieme una lista di tutto rispetto, con nomi importanti e stimati che sicuramente riusciranno a compensare i voti che si perderanno per la scarsa presentabilità di altri personaggi noti agli elettori per la loro azione politica a dir poco discutibile. È comunque stupefacente come il plurisindaco astrale riesca ancora a meritare tanta credibilità da riuscire a convincere persone più che rispettabili e spendere il proprio nome per lui.
Oggi credere a Basso equivale a credere a Gismondi. Non sono due facce della stessa medaglia, sono la stessa faccia, cangiante a seconda di come inclini la superficie, in una sorta di caleidoscopio politico che cambia colori e forme ma la sostanza rimane immutata da anni. Eppure entrambi gli schieramenti riescono a raccogliere candidature importanti e ad acquisire, in questo modo, quella credibilità persa nell’agire. È evidente che si punta tutto su questo (e sulla politica classica dell’interesse particolare, del voto di ringraziamento) e certamente non su una proposta politica attendibile, visti i risultati ottenuti negli ultimi quindici anni di governo del paese.
In fatto di proposta politica, invece, conosciamo abbastanza bene quelle del Movimento 5 Stelle e di Guardiamo Avanti. Sono proposte interessanti, in molto ricalcano suggerimenti venuti dalla società civile e, senza falsa modestia, anche da queste pagine. Il risultato elettorale è tutto da vedere, entrambi i rappresentanti delle liste si dicono fiduciosi ma appare piuttosto evidente come la partita sarà giocata su due fronti: Gastone contro Ediana.
Ed è proprio quest’ultima proposta, quella che a me (e ormai non solo a me) piace chiamare “Lista Stranamore”, che ancora lascia perplessi. Il programma è ambizioso ma cangiante, nel senso che dalle prime illustrazioni alle ultime l’interesse si è spostato da priorità a priorità. Sono state accolte proposte esterne, molte anche della mia associazione, ma le si è fatte proprie senza neanche un grazie tante. E soprattutto si è creata una squadra che da l’impressione di basarsi più su equilibri politici interni all’alleanza (equilibri che, fin da subito, sono parsi a forte rischio stabilità) piuttosto che su criteri oggettivi e su qualità umane da spendere, senza nulla togliere alla serietà dei candidati. E questo preoccupa, perché se già da ora si deve porre attenzione a non urtare questa o quella sensibilità, cinque anni di governo insieme sembrano davvero lunghi. Si tranquillizzi l’elettore, in qualche maniera.

Luca Craia

lunedì 14 aprile 2014

La squadra di Gismondi



Squadra notevole quella di Gismondi: bei nomi nuovi, tutti rispettabili, molte novità interessanti. È una squadra che può vincere, anche perché la strategia appare molto chiara: non si fa leva sulla proposta (che, da quel che è trapelato, sembra molto debole) ma sul peso sociale. Infatti molti nomi sono rampolli di personaggi noti, altri provengono dal mondo dell’associazionismo e possono giovarsi della notorietà ottenuta in questo campo. Sulla qualità umana non posso parlare perché ne conosco solo alcuni; la vedremo, se vinceranno.
Sui nomi degli ex amministratori riproposti, nei quali figura riconfermata tutta la vecchia squadra di governo, qualche perplessità mi viene da esprimerla. Anche qui non sulla qualità umana (ad esempio stimo tantissimo La Porta, con il quale ho avuto modo di collaborare proficuamente), ma sull’idea di continuità di un’azione che non ha prodotto risultati apprezzabili.
Un’ultima considerazione: Gastone è per me un amico e una persona che apprezzo molto, non l’ho mai nascosto e non ho cambiato idea nei suoi confronti. Ha un grande difetto, che gli ho sempre rimproverato: non è accorto nella scelta di chi gli sta vicino. Alcuni personaggi, elettoralmente parlando, possono portare apparentemente vantaggi che vengono annullati dal loro modo di agire e di rapportarsi con gli altri, in particolare con chi manifesta idee diverse.

Luca Craia

domenica 13 aprile 2014

Le buone idee di Gas


Caspita! Ne hanno davvero tante di idee gli uomini del Gas: riqualificazioni, risistemazioni, completamenti di incompiute. Bello! Ci mancavano delle buone idee. Mi piace molto, ad esempio, il progetto di far diventare l’ortobotanico della Croce una piscina (un po’ lo è già, per via delle enormi pozzanghere), una palestra e, sul tetto, attività commerciali (ovviamente da portare via dal centro città, si capisce). Mi piace l’idea del velodromo, che ci toglierà dalle strade quegli importuni ciclisti. Mi piace quella della pista da skateboard, viste le migliaia di appassionati montegranaresi di questo particolare mezzo di locomozione. Fantastica la proposta di venderci Palazzo Francescani, magari per farlo abbattere e costruire un centro commerciale o, chissà, un hangar per l’astronave di Basso. Poi coi soldi ci aggiustiamo il Comune. Meno male. Tante, tante buone idee. La domanda, però, per quanto sciocca, viene da sé: come mai non vi sono venute prima? C’eravate voi a governare fino a sei mesi fa….

Luca Craia

mercoledì 15 gennaio 2014

In attesa della venuta dei Fantastici Quattro



Era da un po’ che non avevo notizie dal gruppo dei “dissidenti” e quasi mi stavo preoccupando. Mi mancavano in particolare le esternazioni del portavoce dei Fantastici Quattro, sempre così puntuali e precise. E stamattina, sorpresa delle sorprese, meraviglia delle meraviglie, eccolo qua, l’amico Mirko Giacobbi, come sempre a parlare sul giornale per tutti e quattro (cinque, contando anche Basso? Secondo Giacobbi, questi ha da fare altro in questo periodo. Ma mai dire mai) e a rendicontarci circa il fatto che non stanno certo con le mani in mano, loro, anche se così parrebbe. 
Stanno lavorando sulle priorità cittadine e, una volta stabilito quali siano, taneranno tutti gli altri che, nel frattempo, si arrabattano in incontri pubblici, comunicati, iniziative di vario genere. Del resto capire cosa sia necessario per Montegranaro potrebbe sembrare lapalissiano ma, viste le dichiarazioni ultime di alcuni personaggi impegnati in campagna elettorale, le priorità di Montegranaro tutto sono meno che evidenti. Almeno per loro. Così fanno bene Giacobbi e i suoi sodali a rifletterci su ancora un po’. Hai visto mai che venga loro qualche buona illuminazione?

Non perde l’occasione, l’ex assessore ai lavori pubblici della giunta Gismondi, per sparare ancora qualche buona bordata all’amico ex sindaco, nella migliore tradizione dei fratelli coltelli. Lo accusa, non senza ragioni, del fallimento del suo governo sulla città. Peccato che, a questo fallimento, nonostante tutto l’impegno che i Quattro Dellavemaria ci stanno mettendo per farcelo dimenticare, hanno contribuito anche loro, e non poco.
È possibilista, Giacobbi, circa la confluenza in altre liste piuttosto che farne una che vinca, sì, ma con una “maggioranza risicata”. Anche se, va detto, ammesso che con quattro liste in lizza si potrà vincere con pochissimi voti e si sarebbe, in questo caso, maggioranza di governo e minoranza nella città, con la legge elettorale in vigore chi vince la maggioranza ce l’ha. Punto. Ma il ragionamento fila ed è responsabile: invece di fare tante liste si potrebbe trovare una convergenza e unirsi. Ma mi pongo una domanda: dopo il cosiddetto tradimento, chi vuoi che si fidi di Bruto e dei congiurati?
Fa bene Basso, alla fine, a starsene a casetta sua a scrivere libri e a elucubrare teorie spaziali. Ma se Montegranaro avrà bisogno di lui, vedrai che tornerà.

Luca Craia