Il problema è antico ma si sta manifestando in tutta la sua gravità in
questo periodo: le scuole elementari capoluogo, quelle rosse, per capirsi,
stanno perdendo iscrizioni anno per anno e quest’anno si stanno avendo
difficoltà anche per organizzare una sola sezione di prima elementare. Ciò è
dovuto sia a un problema demografico, visto che il centro storico si sta
progressivamente spopolando che all’assenza, ormai da anni, della scuola
materna in centro. Infatti, con l’inagibilità e il successivo abbattimento
della struttura storica vicina al Campo dei Tigli, il centro di Montegranaro
non ha più avuto la materna, pur mantenendone la denominazione, e i bambini
attualmente frequentano la sezione “centro” che, però, ha sede nella struttura
di San Liborio. Questo ovviamente induce i genitori a mantenere l’iscrizione
presso la struttura di San Liborio al momento del passaggio dalla materna alle
primarie e ciò comporta lo svuotamento del plesso storico.
È un vero peccato, perché, andando così le cose, l’edificio sarà
presto vuoto e una parte importante della nostra storia andrà a morire. Questo non
può che nuocere ulteriormente alla vitalità del centro storico, aggiungendo un
altro motivo di degrado e abbandono. Eppure nel plesso del capoluogo lavorano
insegnanti tra le migliori, tanto che, dati alla mano, alle medie i ragazzi
provenienti dal centro sono mediamente più preparati.
Sarebbe quindi auspicabile che si prendano iniziative, a livello
scolastico, per incentivare le iscrizioni presso il capoluogo. Ma sarebbe anche
necessario che la scuola materna torni in centro, magari dandole sede proprio
nell’edificio dell’ospedale vecchio, così da creare nuovo movimento nel centro
storico e sostenere la scuola più antica di Montegranaro. Le scuole rosse vanno
salvate, sono una parte importante della nostra memoria storica.
Luca Craia