Durante la conferenza stampa che si è tenuta stamane in piazza Mazzini
per presentare il Presepe Vivente, oltre alle informazioni che troverete poi
sui giornali e che non sto ad anticipare, c’è stato l’intervento dell’assessore
Giacomo Beverati che ha partecipato in rappresentanza del Sindaco, che non è
potuto venire per impegni improcrastinabili. Beverati ha finalmente adottato un
tono molto collaborativo, riconoscendo che, all’inizio, c’è stata qualche (più
di qualche) difficoltà da parte dell’Amministrazione Comunale a comprendere l’importanza
e la caratura dell’evento ma che ora esiste la consapevolezza anche da parte
dei nostri amministratori che siamo di fronte a un qualcosa di prezioso per
tutta Montegranaro, un qualcosa che travalica le beghe politiche e le piccole
ripicche di uomini piccoli.
Ho molto apprezzato l’intervento di Beverati, anche perché esce dai
canoni consueti dei nostri amministratori, fin qui sempre piuttosto bellicosi,
e si pone in un atteggiamento di apertura al quale, francamente, non siamo
abituati. Un’inversione di tendenza, forse, o forse solo l’idea del singolo,
fatto sta che, in un passaggio del suo intervento, Beverati arriva a
riconoscere che il clima è diventato insostenibile e che i rapporti si sono
deteriorati oltre ogni limite. Da qui l’appello a tornare a una dialettica più
pacata e rispettosa, appello pienamente condivisibile.
Il punto è, però, che questo clima è stato generato proprio da
numerosi e continui atteggiamenti aggressivi da parte di componenti la giunta
Mancini e che è da loro che arrivano costantemente bordate e attacchi alle
persone. Il diritto di critica nei confronti di chi governa non può essere
messo in discussione e se chi riceve la critica, in questo caso alcuni membri
della giunta Mancini, anziché ribattere e dibattere mantenendo la discussione
sul piano della normale dialettica politica, reagisce andando costantemente a
colpire la persona, non si può certo pensare ad un abbassamento dei toni.
Pertanto sono pienamente d’accordo con Beverati, ma il primo passo va
compiuto da parte dell’amministrazione Mancini e, in particolare, dai suoi
vertici, così come anche Mauro Lucentini ha affermato subito dopo le parole
dell’assessore. Va da sé che, da parte mia, c’è piena disponibilità. Mi è
facile perché le persone, io, non le ho mai attaccate. Attacco i fatti, le
azioni, ma mai la dignità di chi le compie. Cominciassero anche da piazza
Mazzini a fare lo stesso e il clima si distenderebbe di conseguenza, fermi
restando i danni nei rapporti personali ormai compiuti e che difficilmente
potranno sanarsi. Se questa è la nuova
volontà della maggioranza di governo ben venga, se invece, come temo, è solo il
pensiero di Giacomo Beverati, è bene ricordare che le tregue unilaterali non
tengono. Vedremo.
Luca Craia