Montegranaro Riparti: abbiamo visto Montegranaro
ripartire? Più che altro l’abbiamo vista continuare a fare quello che ha fatto
sempre, ossia arrangiarsi da sola. Facciamo l’esempio della grande estate
sportiva e culturale, tanto sbandierata dal Vicesindaco, specialista nella
medaglia altrui, che è frutto del lavoro e dell’impegno di associazioni e
privati cittadini che, per passione o per amore per la propria città, si danno
da fare per organizzare qualcosa di buono, e poco o niente del lavoro del
Comune, nella fattispecie dell’assessorato specifico del Vicesindaco stesso o
di quello alla cultura. Il Vicesindaco è bravissimo a farsi immortalare, l’assessore
alla cultura non lo vediamo nemmeno nelle foto.
Facendo un piccolo passo indietro nel tempo, però,
vediamo un caso anomalo dove l’Amministrazione Comunale più opportunista della
storia non ha applicato la sua innata capacità di prendersi il merito altrui:
il caso dell’antenna Vodafone. Lo ricorderete: il colosso della telefonia
internazionale aveva spostato un ripetitore piazzando un palo altissimo a pochi
metri da case e palazzi. Molti cittadini si erano preoccupati e alcuni di erano
rivolti a me perché ne parlassi nel blog. Oltre a parlarne, organizzai un’assemblea
pubblica presso l’Acli di San Liborio, coadiuvato dalle opposizioni che subito
avevano capito la gravità del problema. All’assemblea, molto partecipata dai
cittadini, vennero anche Sindaco e assessori e fecero una figura barbina perché
la responsabilità dell’installazione dell’antenna a ridosso dell’abitato era
esclusivamente loro.
Da quel momento partì una forte spinta da parte
delle forze di minoranza che portarono l’Amministrazione Comunale a prendere
decisioni che, altrimenti, non avrebbe probabilmente mai preso, decisioni che
potevano essere state prese prima che la gente si accorgesse dell’antenna ma
inspiegabilmente tutto era scorso nel più totale silenzio. In conclusione, la
Vodafone smontò il palo e oggi a Montegranaro c’è un’antenna in meno, un pericolo
per la salute in meno, e chi usa Vodafone come me, tutto sommato, sa che il
servizio non ne ha risentito più di tanto. Una grande vittoria. Per chi?
L’opportunismo genetico di questa Amministrazione
avrebbe indotto un comportamento analogo a quello del Vicesindaco per le
partite di pallone, che vengono giocate da altri ma vinte da lui. In questo
caso, invece, c’è solo il silenzio. Come mai? Semplice: la faccenda va
dimenticata in fretta. Ci sono troppe cose da spiegare, troppi silenzi da
riempire, troppe responsabilità rimaste sospese. Credo non interessi nessuno
fare processi mediatici e decapitazioni virtuali, ma bisognerebbe ricordare
bene cosa è accaduto in quei mesi in cui il quartiere San Liborio ha rischiato
di farsi fare le lastre quotidianamente col benedicente silenzio dell’Amministrazione
Comunale. La memoria va coltivata, non solo con le medaglie di latta.
Luca Craia