Visualizzazione post con etichetta medardo arduino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta medardo arduino. Mostra tutti i post

sabato 21 maggio 2016

Parte bene la Settimana della Cultura con Medardo Arduino e Arkeo



Sono ormai quattro anni che Arkeo ospita a Montegranaro Medardo Arduino e le sue teorie sulla storia delle Marche. Ogni volta è una garanzia, nel senso di passare una serata interessante, culturalmente edificante, stimolante e, perché no, anche divertente nel ripensare alla nostra storia in maniera diversa rispetto a quella ufficiale. Ieri sera Arduino non ha deluso le aspettative davanti a una quarantina di spettatori, la maggior parte provenienti da fuori Montegranaro, che hanno assistito alla presentazione del suo nuovo lavoro letterario, Le Marche.
L’evento era organizzato da tempo ma, quando siamo stati contattati per la Settimana della Cultura, abbiamo deciso di inserirlo nel novero degli eventi legati alla manifestazione, soprattutto perché la prima volta di Medardo Arduino a Montegranaro, nel 2012, fu tenuta a battesimo proprio da quell’Enzo Conti al quale la Settimana della Cultura è dedicata. Così la serata di ieri sera è stata vissuta anche nel suo ricordo.
Giacomo Beverati, Assessore alla Cultura del Comune di Montegranaro, ha aperto ufficialmente la quindici giorni di eventi culturali montegranarese, recuperando lo svarione comunicativo dei giorni scorsi con il quale la paternità della Settimana della Cultura montegranarese non era stata data a Enzo Conti, che l’ha sempre organizzata (negli ultimi anni insieme a me) ma a Giuseppe Buondonno che c’entrava poco o niente. Pare si sia trattato di un difetto di comunicazione tra assessore e addetto stampa. Mettiamoci una pietra sopra.
Quindi da oggi ci sarà un ricco cartellone di eventi che si chiuderà domenica 5 giugno, proprio in biblioteca, con la rappresentazione Pasolini Pensando del duo Baccifava-Salvatelli. Ancora un impegno corale delle associazioni montegranaresi (nella Settimana della Cultura sono al lavoro nove sodalizi), questa volta con l’egida effettiva del Comune e senza polemiche. Questa è la dimostrazione che, con atteggiamenti meno bellicosi, la collaborazione è possibile. E dimostra anche, ancora una volta, come se ve ne fosse ancora bisogno, che la cultura a Montegranaro la fanno le associazioni. E, normalmente, la fanno anche bene.

Luca Craia

giovedì 19 maggio 2016

Medardo Arduino a Montegranaro: Franchi, Piceni, Celti e la storia delle Marche rivista.



Torna a Montegranaro lo storico dell’architettura Medardo Arduino per un nuovo appuntamento con I Venerdì di Arkeo, il ciclo di incontri con studiosi e autori che, con cadenza mensile, ha dato a Montegranaro preziose occasioni di crescita e confronto culturale. Arduino è affezionato a Montegranaro e grande amico di Arkeo. Sono anni che viene sui nostri colli a illustrare gli ultimi sviluppi dei suoi studi storici sulle Marche. Stavolta presenterà il suo ultimo lavoro letterario, “Le Marche”, con un sottotitolo che già preannuncia argomentazioni molto stimolanti: “la terra dei Piceni e dei Salii, un patrimonio da rivalutare”.
Arduino parte dalle sue conoscenze professionali come architetto di caratura internazionale per muoversi all’interno della teoria, nata dalle intuizioni e gli studi di don Giovanni Carnevale, per poi orientarsi autonomamente e giungere a conclusioni diverse da quelle del Salesiano. Viene considerato, in seno a questa branca di studiosi che vede la presenza carolingia in suolo marchigiano molto più che probabile, uno dei pilastri. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni dove, con diversi espedienti letterari, non solo in modalità saggio, riesce a esplicare il suo pensiero in maniera chiara e precisa.
Il suo ultimo libro promette rivelazioni appetitose. Montegranaro è una delle prime sedi dove lo illustrerà, anche in virtù dell’amicizia che ci lega e che lo lega alla nostra associazione, Arkeo. Sarà quindi un’opportunità importante per gli amanti della storia locale, sia montegranaresi che non, per ascoltare una teoria originale e affascinante e potersi confrontare col suo autore.
L’appuntamento è per le 21,30 di venerdì 20 maggio all’Oratorio di San Giovanni Battista di Montegranaro. L’ingresso, come sempre, è gratuito.

Luca Craia

domenica 13 dicembre 2015

A che punto è l’UNICAM?


Don Giovanni Carnevale, grande dimenticato dall'Unicam, fondatore della teoria di Carlo Magno in Val di Chienti.

La domanda, giustamente, se la pone Medardo Arduino, lo storico dell’architettura nonché autore di una delle più interessanti interpretazioni della presenza carolingia nelle Marche: a un anno dalla famosa conferenza di Macerata, nella quale si annunciarono studi accademici approfonditi sulla questione “Carlo Magno in Val di Chienti”, e dopo nutriti finanziamenti pubblici per sostenere gli studi che il professor Gilberto Pambianchi e il suo staff si accingevano a svolgere per conto e col sostegno dell’Università di Camerino, a che punto siamo?
Medardo Arduino
Al di là del discorso soldi, che pure sono importanti, saremmo tutti interessati, almeno noi appassionati si storia, di sapere circa gli sviluppi o addirittura gli esiti di questa ricerca svolta da importanti accademici e con mezzi altrettanto importanti. Purtroppo da allora nulla abbiamo saputo. Abbiamo anche organizzato un convegno a Montegranaro per parlare della questione, dove sono intervenuti tutti i titolari delle varie branche della ricerca, fin qui svolta da studiosi locali con mezzi propri, compreso il fondatore della teoria e purtroppo ingratamente dimenticato dalla stessa Università, quel Giovanni Carnevale che, per primo, volenti o nolenti, ha formulato l’ipotesi di un Carlo Magno marchigiano; ma al convegno non si è visto nemmeno un eventuale osservatore dell’Unicam.
Credo sia giusto, dopo un anno, almeno informare, fare il punto. Perché, vedete, il silenzio non è così costruttivo, non è così trasparente e, soprattutto, potrebbe far nascere qualche sospetto che, magari, non si è giunti a nulla, che siamo ancora al palo. E questo sarebbe davvero un peccato, visti i proclami iniziali e, soprattutto, l’investimento profuso. Attendiamo con fiducia di essere edotti.

Luca Craia