Sono ormai quattro anni che Arkeo ospita a Montegranaro Medardo
Arduino e le sue teorie sulla storia delle Marche. Ogni volta è una garanzia,
nel senso di passare una serata interessante, culturalmente edificante,
stimolante e, perché no, anche divertente nel ripensare alla nostra storia in
maniera diversa rispetto a quella ufficiale. Ieri sera Arduino non ha deluso le
aspettative davanti a una quarantina di spettatori, la maggior parte
provenienti da fuori Montegranaro, che hanno assistito alla presentazione del
suo nuovo lavoro letterario, Le Marche.
L’evento era organizzato da tempo ma, quando siamo stati contattati
per la Settimana della Cultura, abbiamo deciso di inserirlo nel novero degli
eventi legati alla manifestazione, soprattutto perché la prima volta di Medardo
Arduino a Montegranaro, nel 2012, fu tenuta a battesimo proprio da quell’Enzo
Conti al quale la Settimana della Cultura è dedicata. Così la serata di ieri sera
è stata vissuta anche nel suo ricordo.
Giacomo Beverati, Assessore alla Cultura del Comune di Montegranaro,
ha aperto ufficialmente la quindici giorni di eventi culturali montegranarese,
recuperando lo svarione comunicativo dei giorni scorsi con il quale la
paternità della Settimana della Cultura montegranarese non era stata data a
Enzo Conti, che l’ha sempre organizzata (negli ultimi anni insieme a me) ma a
Giuseppe Buondonno che c’entrava poco o niente. Pare si sia trattato di un difetto
di comunicazione tra assessore e addetto stampa. Mettiamoci una pietra sopra.
Quindi da oggi ci sarà un ricco cartellone di eventi che si chiuderà
domenica 5 giugno, proprio in biblioteca, con la rappresentazione Pasolini
Pensando del duo Baccifava-Salvatelli. Ancora un impegno corale delle
associazioni montegranaresi (nella Settimana della Cultura sono al lavoro nove
sodalizi), questa volta con l’egida effettiva del Comune e senza polemiche. Questa
è la dimostrazione che, con atteggiamenti meno bellicosi, la collaborazione è
possibile. E dimostra anche, ancora una volta, come se ve ne fosse ancora
bisogno, che la cultura a Montegranaro la fanno le associazioni. E,
normalmente, la fanno anche bene.
Luca Craia