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lunedì 12 dicembre 2016

L’assessore chiede la presenza ma non la dà



È un curioso modo di promuovere le iniziative dell’assessorato alla cultura quello adottato dall’architetto Beverati: invita una ad una le associazioni culturali montegranaresi “a voler contribuire, con la loro presenza, alla riuscita della manifestazione”. Per carità, alla fine è cosa legittima, ma anche qui mi pare un modus operandi poco istituzionale e, soprattutto, poco coerente. La scarsa istituzionalità è evidente ma ci sta; ormai, su questo aspetto, abbiamo rotto gli argini. Sulla scarsa coerenza vorrei spiegarne il perché.
L’Assessore Beverati, così come i suoi colleghi di giunta, dovrebbero fare per primi quello che chiedono. Faccio un esempio? Il concerto dei FiorOscuro. Ve bene, l’organizzatore fisico ero io ed è evidente che non posso essere loro troppo simpatico, ma dietro c’erano quasi tutte le associazioni montegranaresi e, soprattutto, c’era uno scopo benefico, di fronte al quale il resto dovrebbe passare in secondo piano. Invece non ci è visto nessuno. Né Sindaco, né vice, né tantomeno l’Assessore alla cultura Beverati che, però, ora chiede alle associazioni di contribuire.
Bene, io lo farò come ho sempre fatto. Se non avrò impegni più importanti sarò presente e darò il mio piccolo contributo. Beverati, invece, si faccia un esamino di coscienza che, ogni tanto, specie sotto Natale, fa bene.

Luca Craia

martedì 27 settembre 2016

Fortuna la Poderosa.



A me l’idea dei mercatini in piazza piace. L’ho sempre detto e continuo a pensarlo: è un’idea su cui vale la pena insistere e puntare, perché la valorizzazione del centro storico passa attraverso questo tipo di iniziative, Fermo docet. Ma occorre un progetto che l’assessore Beverati sembra non avere. Non si può pensare di fare qualcosa di concreto con un’unica iniziativa azzeccata in un anno, sbagliando tutto il resto che, tra l’altro, è pure poco o niente.
Non si può pensare di investire 1534,15 Euro per un evento interessante e potenzialmente utile se questo non fa parte di una visione di insieme molto più ampia. E questa visione di insieme non c’è, lo possiamo affermare senza tema di smentita dopo due anni e mezzo di amministrazione in cui Beverati non ha voluto o potuto fare niente per il centro storico, eccetto qualche estemporaneo quanto evitabile proclama a mezzo stampa.
Ed è anche per questo che la cosa non funziona: a parte il fare un evento di sabato, che sembra avere già in mente la giustificazione per il fallimento (“non si poteva di domenica, c’era Clown & Clown a San Giusto”, mi pare di sentirlo), se non hai una proposta interessante e continuativa la gente non si abitua a venire a divertirsi in paese, va fuori.
Sabato scorso la piazza era piena, è vero, ma solo perché c’era la presentazione della Poderosa. Finita la parte sportiva è sparita la gente. Poi, che Montegranaro non recepisca quasi niente, che si preferisca sempre andare altrove piuttosto che vivere e far vivere il paese, è un dato di fatto. Ma se non c’è un progetto di largo respiro, che parte da lontano e vuole andare ancora più lontano, la gente non ti dà retta. E questo capita a Beverati: spende 1534,15 Euro ma la gente non gli dà retta.
Allora insistiamo sul mercatino, ottima iniziativa. Ma pensiamolo meglio e, soprattutto, facciamo che sia parte di una grande idea e non la sola unica idea buona.

Luca Craia