Vorrei tanto occuparmi d’altro ma il nostro vicesindaco è una fonte
inesauribile di spunti e non posso esimermi dal coglierli. Questo non perché abbia
una sorta di infatuazione per questo nostro politico, tutto sommato, non così
interessante. Solo che i suoi comportamenti stigmatizzano la mentalità generale
del governo della città e, quindi, vanno analizzati, se non altro, per capire
certi meccanismi. Così quando si picca per la sua caricatura pinocchiesca e poi
esce sul giornale per smentire se stesso bisogna per forza
parlarne, come si fa?
Dunque vediamo: c’erano degli invisibili che raccontavano storie
inesistenti, secondo il nostro vicesindaco, e io (e non solo io) ho pensato che
si riferisse al fatto di essere stato sgamato nell’ingenuo invio di sms
elettorali contro Gismondi proprio la domenica del voto, documentato su queste
pagine il giorno stesso. Per un attimo ho anche pensato di essere stato
informato male. Poi stamattina leggo il giornale e il nostro, candidamente,
ammette di avere inviato il messaggino. Quindi, quando affermava che si
raccontavano storie inesistenti, non si riferiva al messaggio ma a qualcos’altro.
Sarebbe interessante sapere cosa. Oppure si riferiva al messaggio per poi
cambiare versione una volta capito che nessuno gli avrebbe creduto. A
proposito: il testo integrale del messaggio io ce l’ho e so cosa c’era scritto.
Non so, non so spiegare né mi pare rilevante, tutto sommato. In realtà
quello che conta è questo comportamento mai chiaro, questo modo di parlare con
frasi sibilline, questo dire e non dire, questo continuo uso di minacce velate
e sottointesi, questo riferirsi sempre a qualcuno senza mai nominarlo, sputando
veleno a ventaglio. E, a proposito si sputare veleno, anche oggi (e
immotivatamente) torna ad attaccare l’ex sindaco sul giornale. A che pro non si
sa. È come se il vicesindaco facesse opposizione all’opposizione. Con tutto l’astio
possibile.
Credo (e l’ho detto più di una volta) che Ubaldi abbia difficoltà nell’uso
dei moderni mezzi di comunicazione. Ciononostante ama molto usarli e questo,
mentre danneggia lui stesso, dà a noi la possibilità di capire l’uomo-vicesindaco,
evidenziandone i lati caratteriali e la reale capacità politica. E questa è cosa
buona e giusta.
Luca Craia