È un curioso
modo di promuovere le iniziative dell’assessorato alla cultura quello adottato
dall’architetto Beverati: invita una ad una le associazioni culturali
montegranaresi “a
voler contribuire, con la loro presenza, alla riuscita della manifestazione”.
Per carità, alla fine è cosa legittima, ma anche qui mi pare un modus operandi
poco istituzionale e, soprattutto, poco coerente. La scarsa istituzionalità è
evidente ma ci sta; ormai, su questo aspetto, abbiamo rotto gli argini. Sulla
scarsa coerenza vorrei spiegarne il perché.
L’Assessore Beverati, così come i
suoi colleghi di giunta, dovrebbero fare per primi quello che chiedono. Faccio
un esempio? Il concerto dei FiorOscuro. Ve bene, l’organizzatore fisico ero io
ed è evidente che non posso essere loro troppo simpatico, ma dietro c’erano
quasi tutte le associazioni montegranaresi e, soprattutto, c’era uno scopo
benefico, di fronte al quale il resto dovrebbe passare in secondo piano. Invece
non ci è visto nessuno. Né Sindaco, né vice, né tantomeno l’Assessore alla
cultura Beverati che, però, ora chiede alle associazioni di contribuire.
Bene, io lo farò come ho sempre
fatto. Se non avrò impegni più importanti sarò presente e darò il mio piccolo
contributo. Beverati, invece, si faccia un esamino di coscienza che, ogni
tanto, specie sotto Natale, fa bene.
Luca
Craia