Ultimo punto
all’ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro del
30 novembre era la discussione di una mozione del Movimento 5 Stelle diretta al
divieto di installazione di impianti di
incenerimento di rifiuti sul territorio comunale. Si tratta di una
prerogativa dei Comuni, quella di poter legiferare su questa materia all’interno
del proprio territorio, anche se la riforma costituzionale che voteremo
domenica prossima contiene una norma che, se vincesse il Sì, abolirebbe questo
potere, lasciando la possibilità di installare impianti di questo genere nelle
sole mani del Governo centrale.
Era chiaro
che la maggioranza, in particolare la componente PD della maggioranza, erano in
forte imbarazzo di fronte a questa mozione che, in linea di principio, avrebbe
dovuto essere condivisa da tutti. L’imbarazzo
del PD era dato da due fattori: il referendum costituzionale che potrebbe
togliere il potere decisionale ai comuni annullando ogni effetto dell’approvazione
della mozione stessa, e la bocciatura di una mozione di circa due anni fa,
sempre del Movimento 5 Stelle, in cui si chiedeva di assumere una posizione
contraria all’articolo 35 del Decreto Sblocca-Italia che, appunto, attribuisce
tale potere. Nella mozione di ieri sera, in effetti, c’era un richiamo
esplicito a questo articolo ed è stata una scena memorabile assistere all’arrampicata
sugli specchi, con annessa la solita
bugia, di Aronne Perugini e Roberto Basso che chiedevano, per togliersi
dall’imbarazzo di cui sopra, lo stralcio della parte, appunto, inerente questo
articolo adducendo la motivazione che tale articolo era stato stralciato da
tutti i comuni del territorio. Solo che non è vero: Fermo ha approvato in toto
una mozione analoga e stamattina sul giornale appare la notizia che la stessa
cosa ha fatto Monte Urano, paese governato da una compagine di stampo PD.
Quindi bugie su bugie.
A voto, la mozione
passa con un voto quasi unanime. Quasi perché c’è una sorpresa: nonostante le perplessità
approvano la mozione anche Perugini e Roberto Basso e tutta la maggioranza ma il Sindaco si astiene. Avete letto
bene: il Sindaco di Montegranaro, di fronte alla possibilità di impedire la
costruzione potenziale di un inceneritore per rifiuti, altamente pericoloso per
la salute pubblica, non è d’accordo e si astiene. L’astensione non è un voto
negativo, è un fregarsene. Al Sindaco di Montegranaro, quindi, non importa se
verrà costruito in inceneritore nel nostro Comune. Prendiamone atto.
Come si
spiega questa posizione della Mancini? Sappiamo che è orientata per votare Sì
al referendum costituzionale, quindi magari vorrebbe dimostrare una certa
coerenza. Ma la coerenza non c’è in quanto la
ricordiamo, la dottoressa Ediana Mancini, sulle barricate contro la centrale a
biomasse di Villa Luciani, e ora non alza un dito, col potere attribuitole
dalla legge in qualità di Sindaco, per impedire la costruzione di un ecomostro
ben più pericoloso. SI astiene.
Il sospetto,
però, è che siamo di fronte al solito
dispetto della nostra maestra. La mozione è stata presentata da Endrio
Pavoni, quello stesso Pavoni che, come membro della commissione mensa ha reso noto, tramite una relazione scritta inviata ai colleghi Consiglieri Comunali, quanto
ha riscontrato nel suo sopralluogo nelle cucine. Una relazione preoccupante che
non è piaciuta al Sindaco che ha rimproverato Pavoni per il suo operato,
dicendo che si sarebbe aspettata che la questione fosse discussa solo tra Il Sindaco
stesso e Pavoni, senza il coinvolgimento dei Consiglieri Comunali. Strano concetto di democrazia. Stesso
strano concetto di democrazia esposto poco prima da Cristiana Strappa a proposito dell’appena eletta commessione per l’asilo
nido, commissione mai riunita in passato e che, secondo la Strappa, non sarebbe
necessario che si riunisca in futuro.
Insomma, un
Consiglio Comunale scoppiettante e surreale che ha molto divertito chi ha
seguito, eccetto forse la noiosissima relazione di Ubaldi sul bilancio che
sembra studiata a tavolino per scacciare cittadini annoiati. Per il resto ne
abbiamo viste delle belle, partendo dalla questione del Presidente del
Consiglio Comunale che mi riprometto di trattare a parte.
Luca
Craia