Ricorderete
che ieri ho dato spazio al caso di un imprenditore montegranarese che, sul profilo
Facebook di Endrio Ubaldi, vicesindaco di Montegranaro, sfogava il suo
disappunto per essere stato multato dalla Polizia Municipale per un’insegna
pubblicitaria non in regola. L’imprenditore, nella sua onestà, riconosceva di
aver violato una regola, seppure in buona fede, ma indicava il comportamento
tenuto dai tutori dell’ordine come poco collaborativo e, soprattutto, inverso
alle dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale che, contemporaneamente,
dichiarava vicinanza agli imprenditori in difficoltà. Il nostro si chiedeva se
non fosse stato più opportuno e costruttivo essere invitato a mettersi in
regola in un ragionevole lasso di tempo, trascorso il quale, nell’inadempienza,
essere multato. Anche in questo modo si aiutano le aziende nostrane.
Il
vicesindaco ci ha pensato un po’ prima di rispondere, circa cinque ore, cosa
insolita per lui che è molto presente su Facebook, e poi ha scritto quanto
segue:
“a me dispiace molto e ne vengo a conoscenza leggendo il tuo post. Non
conosco la situazione nello specifico. Da come scrivi desumo che probabilmente
vi è stata una violazione. Siamo uno dei comuni con il più basso indice fra
sanzioni amministrative fatte dai vigili e numero di abitanti. Cosicché ti
assicuro che mai l'amministrazione comunale ha dato disposizioni vessatorie e
penalizzanti verso i nostri cittadini ed i nostri imprenditori. Per ogni
chiarimento ed approfondimento possiamo andare insieme dai vigili e vedere come
sono effettivamente andate le cose”.
C’è tutto il pensiero di
questa Amministrazione Comunale in queste parole. La contraddizione del dire di
avere un basso numero di sanzioni contro quella elevata contro l’imprenditore,
per esempio, che testimonia come tali sanzioni non siano sistematiche e
uniformi, o l’assicurazione del fatto che l’amministrazione non abbia mai “dato
disposizione vessatorie”, come a dire che, comunque, la cosa non è impossibile
e disdicevole come dovrebbe. Ma il punto più sconvolgente è l’invito ad
personam di recarsi insieme dai vigili per vedere come sono andate
effettivamente le cose. Insomma: se ti lamenti puoi risolvere il tuo caso,
grazie alla magnanima disponibilità del politico che si fa garante per te. Ma
se preferisci, magari per quieto vivere o per quella sorta di ignavia che
affligge la nostra società, tenerti la multa e tacere, il principio di equità e
uguaglianza che verrebbe applicato all’imprenditore che accogliesse l’invito
del vicesindaco di recarsi insieme dai vigili per te non varrebbe. Che dire:
complimenti.
Luca Craia