Piazza del Popolo a Fermo |
È stato un
grande sforzo, quello compiuto dalle città principali dell’alto Piceno, in
particolare Civitanova Marche e Fermo, per realizzare uno scenario per le Feste
di fine anno. Uno sforzo di maggior valore perché viene compiuto in un periodo
molto difficile, sia per la situazione economica generale che per quella
generatasi a seguito del terremoto. Uno sforzo necessario perché il nostro
territorio è a netta vocazione turistica, anche se non lo sappiamo, e la sua
promozione attraverso la visibilità mediatica è fondamentale. Per questo hanno
fatto benissimo le amministrazioni comunali di Fermo e Civitanova a investire
soldi e risorse in un progetto che tutto è meno che velleitario.
Fermo in
questi giorni è bellissima, piena di luci, colori, attrattive ma, soprattutto,
piena di gente. Già l’anno scorso si era lavorato alacremente per questo e si
erano raggiunti risultati ragguardevoli e quest’anno si è bissato e rinforzato
il successo, creando uno scenario splendido e attrattivo e dando modo all’economia
del centro storico, che davamo tutti per morta, di ricominciare a vivere. Certo
non ci si può aspettare che un centro storico condannato a morte da anni di
brutta politica possa risorgere da un momento all’altro, ma siamo sulla strada
buona. E la capitale dell’Alto Piceno sta risorgendo in questo modo.
Piazza XX Settembre a Civitanova Marche |
Civitanova
ha lavorato molto sull’atmosfera, riuscendo a creare una cornice meravigliosa
per l’evento principale che doveva essere ed è stato lo spettacolo televisivo
di San Silvestro. Gli addobbi luminosi erano spettacolari e il concerto di Gigi
D’Alessio, seppur non riscuotendo il successo di pubblico locale che ci si
aspettava, ha funzionato. Del resto lo scopo era dare visibilità mediatica alla
città e al suo territorio e l’obiettivo è stato raggiunto. Civitanova deve
necessariamente ridare linfa vitale al suo centro città, in grande difficoltà a
causa della predominanza dei centri commerciali e delle politiche sbagliate che
li hanno consentiti e fatti rafforzare. Questo tipo di investimento va elogiato
e perseguito anche per il futuro.
Piazza Mazzini a Montegranaro |
Una parola,
invece, negativa per i piccoli centri dell’entroterra. Ovunque poche iniziative
e città spente. C’è rassegnazione, una rassegnazione pericolosa che porta all’inattività
a cui consegue potenzialmente la morte sociale dei paesi. Le iniziative non
possono essere solo quelle promosse da privati e associazioni, occorre uno
sforzo delle amministrazioni pubbliche. Questo sforzo mi pare che non ci sia
stato e se c’è stato è andato in direzioni sbagliate, sprecando risorse e scoraggiando
ulteriormente nuove iniziative.
Un
territorio a due velocità, quindi, che dovrebbe invece uniformarsi e lavorare
insieme. L’unica strada per promuovere il Piceno e la creazione di una rete tra
i centri grandi e piccoli. Solo così potremo sfruttare appieno le enormi
potenzialità che abbiamo e ancora non riusciamo a esprimere.
Luca Craia