L’indole della maestra continua a muovere l’azione politica del
Sindaco Mancini che è molto impegnata, come è sempre stato, in azioni dirette
alla scuola montegranarese, anche se, a dire il vero, le idee non sembrano
essere molto chiare. Dopo aver lavorato incessantemente, scontrandosi con il
manifesto volere popolare, contro il tempo prolungato, dopo aver cercato di
mettere le mani sui piani formativi, ora è la volta di proporre grandi
movimenti spostando i ragazzi da un plesso all’altro anche con una certa
disinvoltura.
Abbiamo letto ieri della proposta di spostare la scuola materna presso
le scuole rosse. Contemporaneamente apprendiamo, per altre fonti, che la
Dirigente Scolastica avrebbe invece proposto di spostare, sempre alle scuole
rosse, le classi terze, quarte e quinte di San Liborio. A questo punto le
scuole rosse, da semivuote come sembravano, diventerebbero sovraffollate.
Stamane altra notizia: il Sindaco vorrebbe spostare i bambini del nido
dalla struttura attuale, invero con problemi strutturali noti e annosi, presso
il plesso dell’ex IPSIA di San Liborio, proprio a causa dei problemi dello
stabile attuale. A questo punto sorgono alcune domande:
- l’edificio ex IPSIA è di proprietà della Provincia di Fermo. Quanto
costerà di affitto?
- L’edificio ex IPSIA va messo a norma per ospitare un nido, che segue
una normativa particolare in termine di attrezzature e suppellettili. Quanto
costerà la messa a norma di un edificio che non è neanche di proprietà del Comune?
- Che fine farà l’edificio che ora ospita il nido? Sono stati
stanziati fondi per la sua ristrutturazione. Dopodichè? Tornerà a disposizione
del nido o sarà diversamente destinato? Non sarebbe più opportuno
ristrutturarlo il più velocemente possibile evitando di spendere ulteriori
soldi pubblici (tra affitto e lavori) all’IPSIA?
- Con le scuole rosse che si vuole fare? Si ha un progetto? Il Sindaco,
proprietario dello stabile, parla con la Dirigente?
- Come mai il Sindaco si assume ruoli non consoni alla sua figura
prendendo decisioni che toccano la didattica e invadendo le prerogative della
Dirigente Scolastica? Come mai la Dirigente lo accetta?
- il Consiglio di Istituto è stato consultato?
- Il CO.GE dell’Asilo Nido è stato consultato? A me risulta che sia
stato convocato una sola volta in due anni e che non sia mai stato ascoltato in
Consiglio Comunale per la relazione periodica prevista dal regolamento. Ora che
si decide addirittura uno spostamento di plesso, quantomeno sentire il Comitato
di Gestione dovrebbe essere prioritario.
Il Sindaco è un’insegnante e sono certo che è competente in fatto di
scuola. Ma al momento non è Dirigente Scolastico ma Sindaco e dovrebbe seguire
il suo ruolo interfacciandosi con quello del Dirigente senza prevaricarlo. Così
come dovrebbe, se non altro per la tanto sbandierata trasparenza e
partecipazione, relazionarsi con gli altri organismi della scuola, primo fra
tutti il Consiglio di Istituto e, nel caso specifico del Nido, con il Comitato
di Gestione. Al momento quello che si vede è che ci sono idee piuttosto confuse
sul da farsi e, come sempre, un sacco di chiacchiere.
Luca Craia