Scusatemi ma sbotto. Non si riesce a leggere una tale sequela di
stupidaggini (e ho faticato per non usare termini più turpi e, allo stesso
tempo, idonei). “Al centro di tutto ci sarà il malato. E chi lo accompagna avrà un
ambiente di qualità” dicono e Quattro dell’Ave Maria (che chi li vede se scappa
via), che oggi hanno presentato un plastico di come sarà il nuovo ospedale di
Fermo, ossia di come sperpereranno, come minimo, 70 milioni dei nostri euro. Fanno
le previsioni, perché non si capisce come si possa evincere da un progetto
edilizio il tipo di sanità che vi verrà applicato. Un sacco di cretinate sull’attenzione
alla persona, al malato e ai familiari. Primari, professionalità, una
rivoluzione, insomma. Tutto questo lo vedono da un plastico e ce lo vengono
pure a dire. C’è da chiedersi cosa ci hanno messo nel buffet.
No,
perché il punto è che le professionalità saranno le stesse che ci sono oggi.
Magari qualcuna in più, ma non è che se le metti da un’altra parte diventano
improvvisamente migliori. Non è che l’impresa che si aggiudicherà l’appalto,
insieme ai mattoni e ai pilastri, ci metterà dentro anche i primari e i
capisala. Non ci metterà i macchinari. E non è che automaticamente, con un
nuovo palazzo, per quanto avveniristico, per farsi una tac ci vorrà meno che
adesso. Non è che spenderemo meno per farci un’ecografia.
Sono
politici, si sa. Sono abituati a raccontarci favole. E questa è una bella
favoletta ma… chi ci crede? Quello che è certo è che andremo a costruire un
nuovo colosso di cemento armato, magari faremo pure qualche strada intorno
tutta nuova. Spenderemo un sacco di soldi e tutto sarà bellissimo per un po’ e
poi deperirà come deperisce tutto il resto. Perché se la Regione, la Provincia,
il Comune fanno fatica a trovare i soldi per l’ordinaria manutenzione di quello
che c’è, voglio vedere dove troveranno i soldi per mantenere anche tutta questa
bellissima roba nuova. E intanto gli ospedali vecchi marciranno.
Dicono
che il progetto favorirà l’economia. Certo, per favorire l’economia tu che fai?
Sprechi una settantina di milioni. Se va bene, perché lo vediamo in questi
giorni quello che sta venendo fuori sulla sanità marchigiana. Allora di che
vogliamo gioire? DI che vogliamo rallegrarci?
Luca Craia