Siamo
stati educati ad essere rispettosi, tolleranti, umani ma ogni giorno assistiamo
a qualcosa che va contro tutte queste belle parole e non importa in che ambito,
purtroppo è così.
Non si
rispettano i diritti dei lavoratori (almeno di quelle poche persone che un
lavoro lo possiedono ancora). Si è capaci solo di fare la gara per togliere
loro ciò che in molti anni di scioperi, manifestazioni, discussioni si era
cercato di difendere e di mantenere ancora.
Non si
tollera minimamente chi la vede in modo differente da noi, che sia nell’ambito
politico (anche se la politica non esiste davvero più, lo spettacolo a cui
assistiamo quotidianamente tutto si può chiamare tranne che politica) che
nell’ambito sociale, nella religione ed anche per quanto riguarda i gusti o le
preferenze sessuali.
Dell’umanità
poi non parliamone proprio, non c’è rispetto per le donne, brutalmente
macellate, anche decapitate, ma tutto passa in sordina. Come sempre, tanto
erano “solo” delle donne infondo. Nulla di che, come se esistesse una morte di
serie A ed una di serie B.
Ora
anche questo “spettacolino” delle sentinelle in piedi, che serve forse a
qualcuno per sviare l’attenzione (che è già molto poca) dalle malefatte di chi
“dovrebbe” dare una giusta direzione a questo Paese zoppo, ferito e bistrattato
nei modi peggiori.
Ci si
ritrova in piedi, sentinelle di chi e di cosa poi? Mai richieste queste figure
che dovrebbero avere alla base l’amore cristiano e non sono capaci neanche di
prendersi per mano fra loro, sempre lì a giudicare, a puntare l’indice contro
chi ha qualcosa di “differente” da loro, anche se in questo caso si differisce
solo nel modo di intendere la sessualità non di certo nell’aspetto infondo.
Tutte
creature di Dio, di questo Dio che ama, tollera, rispetta, educa, che è morto
affinchè ognuno fosse libero, potesse dire la sua, non perdesse la speranza,
continuasse a vivere sempre nell’amore, in nome di questo amore con cui spesso
ci si riempie solo la bocca e basta. Eh sì, perché amare ed impegnarsi
realmente per farlo è tutt’altra cosa!
Non
penso che i gay, le lesbiche, i transgender abbiano bisogno di essere difesi da
me, sto scrivendo perché mi vergogno di pensare a quanto siano ancora insiti
nelle persone sentimenti di non tolleranza come questo.
E’
sacrosanto che ci siano visioni della vita differenti, che si abbia la libertà
di poterlo fare da entrambe le parti ma alla fine di cosa stiamo parlando però?
Mi chiedo
come mai le sentinelle non si mettano in piedi tutte e così coese quando si
tratta di stipendi e posti di lavoro rubati.
Mi
domando perché le sentinelle non si mettano in piedi quando ci sono i diritti
delle donne e dei bambini da difendere.
Mi
domando come mai non si mettano in piedi quando vedono persone che hanno
stuprato, rubato o ucciso essere poi rilasciate e magari con tanto di posto di
lavoro assegnatogli alla faccia di chi ha studiato una vita, ha svolto i lavori
più umili per arrivare dove è arrivato e molti non c’è l’hanno nemmeno fatta.
Mi domando perché non scattino in piedi quando si
vedono lavoratori, imprenditori che si arrendono e si danno fuoco, si gettano
da cavalcavia o dai loro balconi di casa o si impiccano all’interno della loro
aziende che una volta erano floride e produttive.
Mi
domando perché non si mettano in piedi davanti a chi snobba e deruba oppure
uccide i “barboni ”nelle strade, senza pietà, a bastonate, senza ritegno, senza
rispetto, così, quasi per gioco.
Mi domando perché non parlino laddove bisognerebbe
parlare e di cose da dire ve ne sarebbero un’infinità. No, sanno solo guardare
con sospetto, temere, tacere, voltarsi dall’altra parte, scrollare le spalle e
dire che ciò che sta accadendo non è per colpa loro ma intanto non muovono un
dito, niente di niente, silenzio ed indifferenza, solo questo.
Mi
domando perché non scattino in piedi quando dopo i mercati, nei bidoni della
spazzatura vedono le persone che potrebbero avere l’età dei loro nonni cercare
di mettere insieme il pranzo e la cena prelevando rifiuti e scarti pur di
mangiare qualcosa.
Mi
domando perché non scattino in piedi davanti ai contenitori della Caritas e
permettano che gli indumenti smessi vengano prelevati e vengano venduti da
qualcuno ai mercatini così che una buona azione fatta per aiutare qualcuno in
difficoltà diventi fonte di speculazione e di guadagno per altri.
Mi domando dove siano tutte queste partecipanti
figure quando assistono allo spettacolo che molti “preti” offrono ai danni di
minori e di indifesi senza per questo ricevere discredito durante le loro
funzioni/finzioni religiose.
Mi
domando dove stia tutta questa attenzione, dove risieda questo senso di
giustizia e di rispetto, di fratellanza di umanità quando intorno continuano ad
accadere indisturbate queste cose ,quando ghettizzano anche chi fra loro decide
di separarsi o di divorziare non ritenendolo più neanche degno di accostarsi
all’eucarestia.
Non
possono comprendere oppure non vogliono, non possono parlare oppure vorrebbero,
non sono pronti oppure accampano scuse?
Il
problema qui sarebbe quello di vedere due persone dello stesso sesso che si
ama? Che vorrebbe potersi realizzare accanto all’oggetto del suo amore? Che
vorrebbe poter avere tanto amore da destinare a qualche bimbo che spesso viene
dimenticato in qualche istituto ma che se portato fuori non rappresenta più
fonte di guadagno?
Il
problema sarebbe questo? Per questo si scatta in piedi?
Onestamente
mi vergogno per loro, mi vergogno per questa indifferenza che ci circonda, mi
vergogno perché nessuno si ferma mai a riflettere due secondi e cerca di
pensare quanto sia difficile cercare di farsi accettare da questa società per
ciò che realmente si è ,mi vergogno per la pochezza che si sbandiera dietro a
frasi fatte ed a slogan che ormai suonano come dischi rotti, che promettono e
non mantengono.
Mi
vergogno per vivere in un mondo dove molte sono le persone con preferenze
sessuali differenti che si sono suicidate e comprendo bene che se si è ciechi
nei confronti di tutte le cose narrate sopra questa mia ultima affermazione
scivolerà sicuramente nel dimenticatoio dell’insensibilità.
Perdiamoci
dietro ai matrimoni di attori ,sviamo sempre i problemi che ci circondano,
dimentichiamoci di un paese con poco futuro ,diamo sempre il meglio di noi, che
non si sollevi mai la testa mi raccomando ,che si scatti in piedi ma si tenga
staccato il cervello ,volesse mai che se lo si aziona ci si rende conto dello
sconforto di vivere in un luogo così ,in un mondo che non è più un mondo, che
si provi la vergogna di vedere come questo mondo sia stato rovinato da
personaggi in giacca e cravatta e non di certo da persone con i tatuaggi ,che
cercano di colorarlo questo mondo e di avere il coraggio di sbatterci sul muso
quanto la “diversità” sia invece arricchimento e crescita ,ah già dimenticavo:
per comprendere questo dovreste avere anche il cervello che scatta in piedi e
quello è sdraiato fra mille favole in cui non credete più nemmeno voi. Che pena!