Negli USA è cosa nota che le
lobby finanzino partiti e candidati e, una volta concluse le elezioni, poi
passino a “riscuotere”. In Italia, invece, assistiamo a campagne elettorali
sempre più roboanti e costose e non si sa con esattezza da dove escano i soldi
per finanziarle. A Montegranaro vediamo vele, manifesti giganti, merende,
porchette e chissà cos’altro avranno ancora in serbo per noi i numerosi
candidati sindaco da qui alla fine della campagna elettorale. Credo sia lecito
domandarsi chi paga tutto questo, perché tutto questo ha un costo. È lecito perché,
anche considerando legittimo, come lo è in America, che gruppi o persone
provenienti dal mondo economico possano finanziare questo o quel candidato per
poi trovarne vantaggio successivamente, è altrettanto legittimo, anzi, doveroso
che il cittadino ne sia informato preventivamente. Per questo propongo a tutti
i candidati montegranaresi di rendere pubblico un resoconto di come siano state finanziate le spese sostenute per la
campagna elettorale, magari omettendo i nomi dei finanziatori per rispetto
della privacy ma indicando la loro eventuale presenza come “donazione privata”.
Credo sia una forma di rispetto per il cittadino elettore dovuta e
apprezzabile.
Luca Craia