Innanzitutto
ringrazio il blog “L’Ape Ronza” per lo spazio che mi concede nel commentare il
post che hai pubblicato dal titolo “che bel centrodestra a Montegranaro”.
Vorrei ( ti do del tu in quanto darti del lei mi sembrerebbe eccessivamente
asettico) farti i complimenti per le tue “riflessioni” che pubblichi nel blog
in quanto sono ben scritte e stimolano una valutazione interessante per chi
legge determinando discussioni e dibattiti utili sia per le tematiche inerenti
la città di montegranaro sia per tematiche di carattere generale. Sottolineo
che i miei complimenti non sono né pelosi né tantomeno una captatio
benevolentiae in quanto personalmente detesto l’ipocrisia in ogni sua forma
quindi ribadisco i sinceri complimenti per il tuo impegno nel dare spazio alle
vicende cittadine e non. Ho deciso di intervenire nel blog inserendo un
commento o meglio, una mia “riflessione sul microcosmo”, in quanto per circa 4
anni sono stato coordinatore comunale del PDL di Montegranaro ed attualmente ho
assunto un incarico politico all’interno della dirigenza provinciale e
regionale di “Forza Italia”. Sebbene non sia più segretario comunale del
partito avendo assunto un impegno politico per l’intero territorio ritengo di
sentirmi in qualche modo coinvolto dall’articolo da te pubblicato in cui metti
in risalto le tante contraddizioni del centrodestra veregrense. Le mie sono
riflessioni non partigiane in quanto sebbene io mi dichiari apertamente
politicizzato in quanto membro della dirigenza di un partito, mi riconosco una
onestà intellettuale tale da non consentirmi di avere il c.d. “prosciutto
davanti agli occhi”. E’ indubbiamente vero che il quadro politico cittadino è
estremamente frammentato con particolare riguardo all’area politica del
centrodestra, la quale si presenta frastagliata all’appuntamento elettorale
amministrativo e ciò, chiaramente dal mio punto di vista, non è positivo. Le
varie componenti politiche che si rifacevano alle esperienze delle precedenti
amministrazioni comunali si sono in qualche modo atomizzate scegliendo percorsi
diversi e spesso contraddittori. Di certo la parte politica che rappresento,
ovvero Forza Italia, guarda con una certa perplessità a ciò che stà succedendo
e non di meno ci interroghiamo sul perché di questo quadro politico a dir poco sfilacciato.
Consentimi di affermare che il centrodestra cittadino non è solo ciò che tu hai
rappresentato nell’articolo pubblicato poiché a tale schieramento fanno parte
altri soggetti, quali il sottoscritto ad esempio, che si impegnano per
costruire una visione politica moderna e non più ancorata a logiche
preistoriche e ciò sia per ragioni anagrafiche sia per una modalità di azione
politica più aperta mentalmente. Nello specifico dell’articolo non nascondo di
concordare con parte dei contenuti quali ad esempio la scarsamente
comprensibile iniziativa dei cosiddetti dissidenti. All’epoca della crisi
amministrativa della giunta del sindaco Gismondi mi attivai in qualità di
presidente dell’ allora PDL ovvero il maggior partito politico del centrodestra
cittadino , come tra l’altro ampiamente riportato dai locali organi di stampa,
affinchè si intavolasse un confronto tra i vari protagonisti della crisi
amministrativa ed ascoltai le motivazioni degli uni e degli altri ritenendo che
si potesse arrivare ad una sintesi delle varie istanze politiche consentendo un
termine naturale della sindacatura Gismondi. A tal proposito invitai i
cosiddetti dissidenti ad avanzare proposte migliorative rispetto all’andamento
della giunta o perlomeno ad avviare un dialogo in cui le legittime rimostranze
potessero essere risolte mettendo in campo un rilancio dell’azione
programmatica per i successivi ultimi mesi ma non ci fu nulla da fare. A mio
modesto avviso vi fu un certo grado di presunzione politica da parte dei sempre
cosiddetti dissidenti , i quali non hanno all’epoca considerato le conseguenze
vere e proprie di una sfiducia al sindaco a soli 7/8 mesi dalle elezioni da
parte di chi aveva condiviso con lui circa 4 anni di convivenza politica con
posizioni anche importanti all’interno della giunta comunale. Attualmente
ritengo si stia compiendo da parte loro un ulteriore errore politico in quanto
trovo poco sensato proporre una convergenza politica iniziando con una
conventio ad excludendum. Io non mi considero un Kissinger della politica ma di
solito le alleanze si propongono con un confronto, volendo anche aspro, sui
temi e sui programmi da eseguire nel corso della amministrazione e non sul “ Ci
sto io se lui non c’è”. Tutto ciò lo trovo perlomeno politicamente sbagliato e
spero che il dialogo, se proprio si potrà riavviare, si faccia sulla visione
che ciascuno dei soggetti in questione ha del futuro di Montegranaro e non sui
nomi in quanto la trovo una prassi politica palesemente vecchio stile. Alla
fine del tuo intervento sostieni che laddove il centrodestra si ricompattasse
ne vedremo delle belle e sarebbe divertente: di certo personalmente mi auguro
che un giorno le varie anime del centrodestra cittadino si possano ricompattare
ma sui temi generali ed intorno ad una visione condivisa del futuro della città
superando finalmente veti personali e protagonismi vari. In ordine a quanto tu
affermi circa l’avvio di campagna elettorale, prendendo spunto dal termine
“Lista Stranamore” , dato che anche io amo il regista stanley kubrik come penso
te dato il titolo che hai dato a quella lista, condivido la preoccupazione che
la campagna elettorale si trasformi in una orrenda “Arancia Meccanica” di tutti
contro tutti. Sottolineo che nella mia visione la partecipazione democratica
alla vita politica è sacrosanta e quindi il fatto che vi siano più liste e
quindi più cittadini che si impegnano in politica è sicuramente un bene.
Tuttavia l’inizio di questa campagna elettorale appare non consono ad un sano
dialogo democratico tra avversari politici portatori di diverse visioni
amministrative: la ex opposizione si è scagliata in maniera frontale contro
Gismondi definendo in maniera eccessiva il suo operato come una sorta di
sciagura biblica per la città e da par suo Gismondi reagisce in maniera talvolta
troppo muscolare. Non intendo scendere nel merito delle tematiche da te toccate
circa la polemica politica tra schieramenti ma consentimi di non essere
d’accordo con una tua certa analisi politica che posso anche rispettare ma non
condivido. In particolare , seppur risulti evidente che come tu affermi
l’opposizione debba essere opposizione ritengo del pari vero che siamo entrati
in una fase di campagna elettorale e, dal mio punto di vista, ritengo
politicamente non condivisibile che lo schieramento che fa capo alla candidata
Ediana Mancini, persona indubbiamente perbene, si stia attualmente comportando
come se ancora fosse all’opposizione. La lista “Montegranaro Riparti” è
espressione di forze politiche che si sono legittimamente candidate al governo
della città per cui personalmente nutro politicamente un rispetto che va al di
là delle differenti visioni e trovo sia interessante sapere ciò che loro
intendono fare per la città laddove vincessero le elezioni piuttosto che
leggere quotidianamente sui giornali una opposizione all’operato della
precedente amministrazione tra l’altro fatta fuori tempo massimo. Senza
riferirmi a fatti specifici ciò non toglie evidentemente che la dialettica
politica debba essere impostata su toni decisi in quanto oltre l’ipocrisia odio
il buonismo in stile “volemose bene”, ma ritengo che tra avversari politici si
imponga un pieno riconoscimento reciproco ed un rispetto delle opinioni altrui
con conseguente esclusione di attacchi ad personam in quanto deve prevalere
l’interesse generale ovvero cosa si vuole fare per Montegranaro o meglio, quale
Montegranaro si intende proiettare in un futuro prossimo a maggior ragione
quando il presente si prospetta pieno di incognite. Infine mi dispiace che il
movimento 5 stelle cittadino denunci la paura di ripercussioni come causa di
una difficoltà a coinvolgere cittadini nel loro movimento politico: nel
solidarizzare con loro al di là delle differenti visioni politiche e pur non
conoscendo i fatti in specifico ritengo che questo non sia un bel segno e
purtroppo ritengo che ciò sia conseguenza di un nefasto clima da guerra civile
che sembra esserci al momento fatto di attacchi personali e toni verbali
esacerbati in stile guelfi contro ghibellini, il tutto tra il comprensibile
sconcerto dei cittadini. Purtroppo anche Forza Italia, al di là dell’opinione
che ciascuno può avere di quel partito, sebbene raccolga a Montegranaro un
largo consenso elettorale, incontra notevoli difficoltà a coinvolgere cittadini
nella politica attiva e questo è un dato che deve far riflettere tutti coloro
che a vario titolo si interessano alla cosiddetta vita pubblica perché, lo
voglio ripetere a costo di risultare stucchevole, l’impegno politico a mio
avviso è comunque un bene ed una risorsa per la città. Posso solo concludere
questa mia “riflessione” augurandomi che si ristabilisca un dialogo sereno tra
le forze politiche cittadine tale da rendere vivace ma corretto il confronto
politico e che sempre più cittadini si avvicinino alla politica perché credo
che, sebbene la politica nazionale abbia spesso dato un cattivo esempio ed
abbia contribuito ad allontanare i cittadini dalla partecipazione attiva,
l’impegno politico resta l’espressione di un senso civico per la collettività.
Scusandomi per essermi dilungato ti ringrazio e ti saluto cordialmente.
Gianluca
Franceschetti