A me la cosa
che sconcerta di più di tutta la vicenda dell’antenna di San Liborio è il
silenzio. Un silenzio colpevole, secondo me, di chi pensava di farla passare
via così, come niente fosse. Un silenzio stupido di chi pensava che nessuno si
accorgesse di un’antenna alta decine di metri venuta su in una notte o poco
più. Un silenzio omertoso, di chi confida nel quieto vivere e nell’intimidazione
sistematica strisciante. Un silenzio arrogante di chi considera il popolo
prono.
Finchè la cosa non mi è stata segnalata ed è finita
su questo blog, pare che dell’antenna non sapesse niente nessuno. Eppure i
residenti si stavano già mobilitando, c’era già in corso una petizione. Ma non
c’era una riga sui giornali e, soprattutto, nei tanti comunicati dell’Istituto
Luce Comunale. Eppure in campagna elettorale mi era parso di sentire
ripetutamente parlare di trasparenza e partecipazione. Eppure, durante il
precedente quinquennio amministrativo, l’allora opposizione che oggi governa Montegranaro
si mobilitò pesantemente contro un caso analogo, quello della centrale a
biomasse di Villa Luciani.
Stavolta, invece, silenzio. C’è un residente che
sulla pagina Facebook del Comune dice: “non era
meglio fare una riunione di quartiere prima? Al proprietario del terreno o alla
giunta comunale che gliene frega tanto non ci abitano vicino…”. Ecco, questo è quello che la cittadinanza si
sarebbe aspettata. Perché non conta niente che i due soggetti privati stiano
agendo nella completa legalità. Conta la salute delle gente e su questa non si
scherza. La salute della gente non può essere barattata con la compiacenza
verso qualche amico o con l’omertosa copertura di una profonda negligenza,
quella di non aver approvato il piano antenne per tempo. Poi da lì a pensare
male è un attimo.
Luca Craia