Il centro storico di Montegranaro
è sporco. Lo è sempre stato e la situazione non migliora certamente da sé. La
copiosa presenza di piccioni rende il problema ancora più acuto, tanto da
spostare la questione dal piano estetico a quello sanitario. Negli anni passati
si è cercato, in verità senza grande impegno, solo per rispondere alle ripetute
istanze dei cittadini residenti e di questo blog, di porre rimedio alla
questione. L’ex assessore all’ambiente predispose l’installazione di gabbie per
la cattura dei piccioni e questo provvedimento funzionò finche,
inspiegabilmente, le gabbie vennero rimosse e i piccioni, gradualmente,
tornarono. Inoltre, con cadenze piuttosto frequenti, alcuni incaricati
passavano a pulire gli escrementi per le strade con l’ausilio di una
idropulitrice piuttosto potente. Questo non avviene più da mesi.
Con l’avvento della nuova
amministrazione ci si aspettava un potenziamento degli interventi per la
pulizia del centro storico e la salvaguardia della salute dei suoi abitanti. Questo
perché in campagna elettorale si era data rassicurazione circa l’esistenza di
un preciso progetto per la riqualificazione del quartiere. Ad oggi, invece,
registriamo l’assenza di qualsiasi intervento e la mancanza anche di una minima
azione ordinaria di pulizia, nonostante ci sia un apposito assessore.
La questione non è risolvibile
con un colpo di scopa, come stanno facendo gli operai del Comune stamattina
dopo che il sottoscritto ha chiesto con veemenza che otre a pulire davanti al
palco dove ci sarà il concerto stasera si provveda anche dietro l’angolo, a
venti metri di distanza, dove non andrà nessuno degli ospiti di stasera ma dove
vivono cittadini montegranaresi il cui decoro, la cui qualità della vita e la
cui salute vale esattamente come quella di tutti gli altri e va tutelata da chi
ci amministra. Per risolvere il problema serve un progetto, che passi dall’eliminazione
della presenza dei volatili a un programma di pulizia specifico finchè la
situazione non si normalizzi e il centro storico possa essere considerato un
quartiere come tutti gli altri, dove fare pulizia come da tutte le altre parti.
Questo progetto, a quanto pare, non c’è o, se c’è, tarda a venire.
Occorre che l’assessore al centro
storico e quello all’ambiente si interfaccino e trovino un accordo su come
intervenire, perché il centro storico non può essere trattato, come si sta
facendo ora, come tutti gli altri quartieri. Altrimenti diventa del tutto
inutile fare manifestazioni culturali che portino gente in luoghi tirati a
lustro per l’occasione mentre a pochi metri c’è sporcizia, incuria, case
cadenti, rischi per la salute e la pubblica incolumità. Mettere la polvere
sotto il tappeto non pulisce casa.
Luca Craia