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sabato 12 novembre 2016

Cade un ramo e danneggia due auto. Chi controlla gli alberi?


Foto di repertorio

È successo nel tardo pomeriggio di ieri in una traversa di via Gandhi a Montegranaro. A causa delle condizioni atmosferiche, che ieri registravano pioggia battente accompagnata di un forte vento, un grosso ramo di un albero laterale alla strada si è spezzato ed è precipitato sulla pubblica via proprio sopra due vetture parcheggiate appartenenti a due dipendenti di una nota ditta che distribuisce caffè e bevande e ha sede in quella zona. Sono intervenuti gli uomini del Comune di Montegranaro per ripristinare l’ordine ma il danno pare sia piuttosto serio. Per fortuna non ci sono feriti.
Il punto è proprio questo: se in quel momento ci fosse stata una persona anziché soltanto le macchine oggi avremmo da raccontare una tragedia. Il patrimonio arboreo comunale va controllato periodicamente in modo di poter scongiurare eventi di questo tipo, anche in considerazione dei cambiamenti climatici in atto che rendono le precipitazioni e gli eventi atmosferici in genere più violenti di quanto fossimo abituati in passato. Sarebbe opportuno istituire un servizio apposito che controlli e intervenga laddove si presentino situazioni a rischio prima che queste degenerino.

Luca Craia

mercoledì 8 giugno 2016

Molini di Fermo, strada invasa dal fango da cinque giorni. Incidente ma il fango resta.



Con le piogge di sabato scorso, come capita quasi sempre quando piove un po’ più del normale (anche se il normale, ormai, è difficile da stabilire), in contrada Molini di Fermo, sulla Strada Provinciale 239, è scivolata una discreta quantità di fango dalla scarpata. Ovviamente nessuno l’ha rimossa e questa lunedì era ancora lì, a invadere la carreggiata per diversi centimetri. Diversi centimetri che non dovrebbero rappresentare un grosso problema per la circolazione ma, dato che quella strada è notoriamente molto, troppo stretta, anche questo piccolo spazio diventa un pericolo.
Infatti già lunedì mattina sul presto, verso le 8,00, è capitato l’incidente. Una Fiat Bravo ha messo le ruote sul fango, ha perso il controllo e si è rovesciata sul fianco. Non sembra ci siano state conseguenze gravi per gli occupanti dell’auto. Il punto, però, è che oggi, mercoledì, a cinque giorni dal giorno in cui la scarpata è colata sull’asfalto, ancora nessuno della Provincia di Fermo si è preso il disturbo di andare a pulire la strada. Eppure qualcuno che lavora in Provincia, in primis il Presidente, che arriva a Fermo da Montegranaro e quindi, presumibilmente, passa per di lì, se ne dovrebbe essere accorto.

Luca Craia

mercoledì 23 marzo 2016

Maltempo: va bene l’allarme ma… prima?



Il Comune, molto opportunamente, utilizza la propria pagina Facebook per informare la cittadinanza dell’allarme maltempo lanciato dalla Protezione Civile e per tenere aggiornati i cittadini circa lo stato delle strade. È un utilizzo giusto e lodevole del mezzo che va incoraggiato ed elogiato. Ma le notizie che giungono sono piuttosto preoccupanti: strade allagate, frane, pericolosità di tratti piuttosto estesi della rete viaria comunale e provinciale. A me giungono segnalazioni di situazioni piuttosto gravi, e non solo per quanto riguarda la viabilità: per esempio l’asilo nido comunale, senza corrente e senza riscaldamento, con il tetto che fa acqua da tutte le parti e i bambini piccoli dentro. Situazioni poco edificanti.
Per cui bene informare, ma prevenire? Non possiamo ogni volta che piove lanciare gli allarmi se poi, tra una pioggia e l’altra (e sono passati mesi) non si è fatta alcuna opera di prevenzione. Si è controllato che i canali di scolo fossero liberi? Che le caditoie non fossero ostruite? Che i letti dei torrenti fossero liberi da alberi e rami che potrebbero ostruire le campate dei ponti? E i ponti? Mi riferiscono del ponte sulla provinciale Boncore che mostra crepe molto preoccupanti con l’acqua sottostante che ha raggiunto livelli allarmanti. Perché non si interviene prima anziché limitarsi a lanciare l’allarme? Forse l’allarme sarebbe meno allarmante se si fosse lavorato di prevenzione.

Luca Craia