Riconosco
che la favola “lo strano amore tra i tre galli e la faraona” è una divertente
quando graffiante esempio di satira politica. Non condivido l'impianto
principale della storia, rimarcata dall'unico spiritoso commentatore, che a
dividerci è il colore del piumaggio, richiamo di appartenenza, ma vi è qualcosa
di più importate “i fatti”. Perchè se fosse solo il piumaggio non saprei
spiegarmi come mai i galli rosso sbiadito non si pongano il problema che la
loro lista ha preso quasi 2900 voti alle Europee, mentre tutto il pollaio ha
vinto per soli 3158 voti, forse gli altri undici valgono poco, o la base di
quel simbolo non si riconosce nei suoi candidati?
Guardando
a ritroso non possiamo dimenticare che qualcuno della nostra compagine ha
votato a favore dello scempio del Campo Boario, mentre altri come me si è
opposto raccogliendo firme e agendo sugli enti istituzionali per la difesa
dell'ambiente. Non posso dimenticare che ho presentato una mozione per abrogare
la mini-imu e alcuni della nostra attuale compagine non hanno votato a favore. Per
cui io non mi riconosco in nessun colore di piumaggio, perchè alla mia età non
devo fare carriera politica per cui non devo rendere conto a nessuna segreteria
politica, ma ora devo agire solo nel rispetto del “programma elettorale” per
cui i cittadini ci hanno dato il loro voto consentendoci di vincere.
La
mia azione è e sarà in sintonia con il programma quindi mi impegnerò nei limiti
della mia carica, nella sfida per recuperare il centro storico, per un
regolamento ambientale che renda impossibile l'insediamento a Montegranaro di
centrali a biomasse o altre fonti inquinanti, per migliorare la scarsa offerta
di prestazioni in Sanità, ottenere una nuova convenzione con l'Asur per
garantire spazi alla Croce Gialla, Avis ed altre associazioni, i per tutti gli
altri punti del programma per i quali mi sono impegnato con i cittadini in
campagna elettorale.
Se
qualche gallo non rispetterà quello che ci ha unito “il programma” si assumerà
le conseguenze politiche della propria posizione, se poi in modo irriverente
qualcuno si sentirà il re del pollaio potrebbe finire per diventare un cappone
che tutti sappiamo come finiscono a Natale.
Walter Antonelli