Le elezioni sono ormai un ricordo
lontano, così come lontano è il ricordo della campagna elettorale e dei tanti
impegni, delle tante promesse, dei tanti “farò” pronunciati in quei mesi
infuocati di lotta politica per conquistare il voto delle elezioni. Una
campagna elettorale, quella montegranarese, in cui sono stati spesi tanti
soldi, almeno da quello che si è visto, e dei quali, su queste pagine,
chiedemmo conto. Credo, infatti, che sia un diritto e un dovere di ogni
cittadino elettore sapere quanto costa una campagna elettorale e, soprattutto,
chi la finanzia.
Fermo restando, infatti, che sia
legittimo che ogni cittadino possa liberamente elargire denaro a questo o quel
candidato sia perche vi si ripone fiducia sia perché si è convinte che, se
eletto, tutelerà gli interessi propri o della propria categoria, ritengo che
questo debba essere reso noto pubblicamente, in modo tale che l’elettore sappia
chi ha finanziato il tal candidato e di chi questi farà gli interessi. Sarebbe
opportuno che queste informazioni vengano date prima del voto ma, in mancanza
di meglio, possiamo accontentarci anche di averle a posteriori.
Molti candidati, dietro gli
interrogativi sollecitati dall’Ape, si impegnarono a fornire il dettaglio delle
spese e delle entrate. Ad oggi, però, ancora nulla sappiamo su quanti soldi
siano stati spesi per vele, feste, porchette e compagnia bella né, tantomeno,
sappiamo da dove questi soldi siano arrivati. Auguriamoci di saperlo almeno
prima delle prossime elezioni, in modo tale da potersi regolare di conseguenza.
L’Ape continuerà a chiederne conto, su questo si può contare.
Luca Craia