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sabato 16 gennaio 2016

Alessandrini se ne va e non se ne va


L'ingegner Alessandrini durante un sopralluogo al piano primo del Municipio effettuato con Arkeo tre anni fa.

Può un paese di 13.000 anime, industrializzato e con problematiche pesanti come quelle di una città più grande, rimanere senza responsabile dei lavori pubblici all’ufficio tecnico? No. Quindi, dal momento che l’Ingegnere Fabio Alessandrini si è fatto trasferire presso il Comune di Porto Sant’Elpidio (chissà perché), Montegranaro ha un bel problema. Come lo risolviamo? Con l’istituto del comando. In sostanza si obbliga il dipendente a prestare servizio part time presso l’ente. Quindi Fabio Alessandrini, con delibera della Giunta Municipale numero 4 dell’11 gennaio 2016, è obbligato a prestare servizio, oltre che a Porto Sant’Elpidio, anche a Montegranaro per 18 ore complessive, applicate in due giornate di servizio presso il nostro Comune previste al martedì e al giovedì. Montegranaro avrà, fino al 31 marzo (non per un paio di settimane, per tre mesi), uno dei ruoli chiave dell’Ufficio Tecnico espletato due giorni alla settimana. Progrediamo.

Luca Craia

giovedì 5 giugno 2014

Noi Marche. E Montegranaro dov’è?





C’è un buco nel manifesto di Noi Marche Beach, l’evento previsto a Porto Sant’Elpidio dove le pro loco dei comuni aderenti al progetto “Noi Marche” si ritrovano per offrire un pomeriggio a turisti e residenti. È un buco che non si vede ma si nota. È il buco relativo alla presenza di Montegranaro. Montegranaro non c’è. E qui mi pongo degli interrogativi, ognuno dei quali ha una risposta che non mi piace.
Ma prima definiamo cos’è Noi Marche. È un progetto nato “per difendere, abbracciare, salutare e arridere ai viandanti che nasce NOI MARCHE. 14 Comuni che difendono e valorizzano il territorio, che accolgono il visitatore con l’abbraccio del confort delle loro strutture, che arridono al turista con il piacere del cibo e le iniziative di svago e di cultura. Tutto questo è NOI MARCHE....UNITI PER OSPITARVI”. Così recita l’incipit del volantino che viene distribuito nelle strutture ricettive, nelle agenzie e in tutti i luoghi dove si possano intercettare turisti e viaggiatori interessati a scoprire la nostra regione. Montegranaro è uno dei comuni fondatori di questa associazione, un’operazione fortemente voluta dall’allora assessore al turismo Salvatore La Porta, un’iniziativa lodevolissima che l’anno scorso portò diversi visitatori a Montegranaro, visitatori poi accompagnati e serviti da Arkeo.
Perché Montegranaro non c’è in questa iniziativa? Non fa più parte del progetto Noi Marche? Se sì, perché? Fa ancora parte ma non è stato invitato? Forse per via del commissariamento? Ci sarà pur stato un referente in comune. C’è pur sempre la Pro Loco. Perché la Pro Loco di Montegranaro fa una festa al parco fluviale proprio nel giorno in cui Noi Marche fa festa a Porto Sant’Elpidio? Non ne sapeva nulla? Non se ne è interessata? Si è messa in contrapposizione?
Le risposte agli interrogativi posti sopra le tralascio. Ma faccio un’unica triste considerazione: Montegranaro continua nella sua autarchia suicida, si chiude dentro le proprie mura e vuole fare da sola. Non comunica, non si interfaccia, non si mette in rete con gli altri. Così rischiamo di rimanere fuori dai giochi. Gli altri si attrezzano per il turismo e noi rimaniamo al palo. Gli altri creano una nuova economia e noi restiamo fermi a fare solo scarpe. Gli altri si evolvono culturalmente, noi, con centinaia di associazioni culturali, nonostante un’attività forte in ambito associativo, non riusciamo a decollare. Così è tutto sterile, anche gli sforzi che Arkeo sta facendo per portare turisti a Montegranaro. Non ci crediamo? Non capiamo quanto questo sia importante? Sono errori gravissimi che pagheremo cari in futuro. Svegliamoci.

Luca Craia