Che vi devo
dire: secondo me fa più ridere del famoso film di Lino Banfi, la situazione che
si è creata a Montegranaro intorno al comitato per il no al referendum
costituzionale, una situazione paradossale, pirandelliana, che distingue sempre
di più il nostro paese per originalità e unicità ma anche per un
particolarissimo modo di fare politica, sempre più distante dalla realtà, quasi
che il mondo politico montegranarese fosse entrato in una delle porte
dimensionali tanto amate dal Sindaco di sempre.
Nasce il
comitato per il no e stop, nient’altro. La data del referendum si avvicina ma
non è stata ancora predisposta alcuna iniziativa, nessun incontro, nessun
dibattito, nessuno strumento di propaganda. Eppure a quello dovrebbe servire il
comitato: fare propaganda. Ma, a quanto pare, non serviva a questo. Sarei
davvero curioso di sentire i membri, Demis Ranalli, Fabrizio Zallocco, Paolo
Petrelli, Jonata Pagliaricci, Anna Porfiri, Niccolò Venanzi e Rodolfo Petracci,
come pensano di portare avanti la loro azione ora che manca poco più di un mese
al voto. Certo che l’azione fin qui proposta è stata piuttosto evanescente,
anzi, proprio invisibile e viene il sospetto che tutto questo avvantaggi il sì.
Già, perché essendoci
già un autodichiaratosi comitato per il no, si fa fatica a costituirne uno
nuovo, magari un po’ più operativo, che non sembri in contrapposizione, tanto
più che, quello già esistente, è nato sotto l’egida di Forza Italia e, quindi,
i forzisti superstiti di Montegranaro non ci pensano nemmeno a mettersi contro
il potentissimo Ceroni che, nelle Marche, dentro Forza Italia pesa piuttosto e
anzichennò. Quindi a destra silenzio, il comitato c’è anche se non c’è e con la
coscienza siamo tutti a posto.
A muovere un
po’ le acque ci hanno pensato i pentastellati suonando una sveglia inascoltata
e usufruendo della fiera di San Serafino per provare, almeno loro, a spiegare
le ragioni del no. Ma senza comitato. E anche loro non ci pensano nemmeno a
creare un controcomitato, toccherebbe mettersi d’accordo con qualcun altro e la
cosa non riesce benissimo al Movimento 5 Stelle. Privati cittadini che si
muovano in autonomia? A Montegranaro? Ma scherziamo? Poi c’è chi si offende,
chi si arrabbia, chi fa telefonate… lasciamo stare e campiamo tranquilli, tanto
qualcuno di penserà.
Luca
Craia