Non si tratta con i delinquenti,
soprattutto a livello istituzionale. Berlusconi è stato condannato in via
definitiva, è quindi un delinquente conclamato e, in quanto tale, non può
essere interlocutore istituzionale per stabilire il futuro dell’Italia. Non è
una questione di democrazia: se un certo numero di Italiani ancora indica come
proprio leader un criminale vuole soltanto dire che quel certo numero di
Italiani considera condivisibili le azioni criminali da lui commesse. Non si
tratta con il boss della camorra perché quando viene arrestato ci sono metà
degli abitanti dei quartieri spagnoli in rivolta contro la polizia.
I
delinquenti debbono scontare la loro pena e, nel caso specifico, la pena
prevede anche l’interdizione dai pubblici uffici. Lo stesso portavoce di Berlusconi, Denis Verdini,
col quale Renzi parla per poter essere ricevuto dal capo supremo della banda
Forza Italia, ha già ottenutoun rinvio a giudizio e risulta ancora indagato per
truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta e finanziamento
illecito ai partiti.
Insomma, Renzi tratta volentieri con i criminali o con i presunti tali. E lo fa
per questioni importanti come la legge elettorale. Questo sarebbe il nuovo che
avanza. Andiamo bene.trattare con
Berlusconi, contravviene alle disposizioni del giudice, perché va a stabilire
una questione vitale per il Paese con un delinquente, uno che è stato
condannato a non potersi più occupare nemmeno di un comune di 50 persone,
figuriamoci di tutta l’Italia.
Luca Craia